Marcell Jacobs manda l’Italia dell’atletica in paradiso. Nell’albo d’oro dei 100 metri alle Olimpiadi, dopo le tre volte di Usain Bolt, c’¨¨ il suo nome. Sembra un sogno, non lo ¨¨. Meglio, non lo ¨¨ pi¨´. Certo lo ¨¨ stato, e per tanto tempo, nel senso che sin da piccolo questo ragazzo nato in Texas, cresciuto sul lago di Garda ed ¨¨ entrato in una dimensione diversa allenandosi in uno stadio davanti al Tevere, a Roma, una scena cos¨¬ se l’era forse immaginata da bambino. Jacobs non solo ha vinto, ma ha vinto alla grande: il 9”80 del nuovo primato europeo ¨¨ un tempo che lo legittima fra i grandissimi della velocit¨¤. Dalla batteria di ieri alla semifinale di oggi, l’azzurro ha dato tutte e tre le volte di essere il pi¨´ padrone della situazione. 9”80, pronunciatelo un momento questo tempo tanto per capire l’impresa. 9”80 vuol dire una velocit¨¤ media sui 100 metri di 38,4 km/h. La sua punta di velocit¨¤ ¨¨ stata di 43,3 km/h. Uno sballo. E mentre la felicit¨¤ di Jacobs si mischia a quella di Tamberi, si cerca nella memoria (senza trovarla) una giornata del genere per l’atletica italiana che torna all’oro tredici anni dopo la 50 chilometri di marcia di Alex Schwazer a Pechino. Jacobs (e Tamberi naturalmente) riescono in qualcosa di impensabile: riempire lo stadio vuoto. Per un attimo l’emozione travolge tutti, un po’ la musica, un po’ gli abbracci, la curva di atleti e tecnici che incita tutti e che ora, ovviamente, fa festa. Ah, aggiungete pure il dato del vento: praticamente nullo, + 0,1 m/s.
LA GARA
Pazzesco Jacobs: oro da leggenda!!! Vince la finale dei 100 metri in 9''80!
Marcell sbaraglia tutti e stravince la finalissima olimpica. ? lui l'uomo pi¨´ veloce del mondo
RILANCIO
¡ªDunque, dov’eravamo rimasti? A ieri, a quei tanti punti interrogativi con una certezza: Jacobs c’era, era in palla, aveva in tasca qualcosa che non era ancora stato tradotto. Insomma, quel 9”94 del record italiano in batteria non diceva tutto. Come non dicevano tutto forse pure i tempi degli altri, di Ronnie Baker, di Andre De Grasse. Ma la giornata di oggi ha cambiato molto, quasi tutto. Il quasi ¨¨ stato Marcell. In semifinale ha contenuto la sfuriata del cinese Su Bingtian, che con 9”83 ha piazzato un rilancio clamoroso (Baker secondo con lo stesso tempo). Jacobs ¨¨ arrivato a un solo centesimo travolgendo il record italiano ma anche l’europeo. Forse ha avuto un paio di secondi per riprendersi, per rendersi conto di quanto aveva combinato, ma anche di essere ormai arrivato al momento magico.
TUTTO VERO
¡ª Sono passate due ore e spiccioli. E lui ha recuperato calma e freddezza, come sempre qui a Tokyo non ha effettuato alcun riscaldamento, si ¨¨ semplicemente seduto davanti al blocco e ha pensato e visto qualcosa che sa solo lui. Poi c’¨¨ stata la falsa partenza: chiara, ineccepibile, di Hughes. E a quel punto Marcell s’¨¨ trovato il vuoto alla sua destra. E’ partito bene, ma non benissimo (il penultimo tempo di reazione), ma ha trovato subito l’assetto giusto, arrivando in testa gi¨¤ nei primi 30-40 metri: Kerley, autore di una super partenza, ¨¨ rimasto a quattro centesimi. Ma tutto questo ora conta poco. Forse non ci rendiamo conto della notizia: un italiano ha vinto i 100 metri alle Olimpiadi. Tutto vero.
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