Wierer: "Con gli uomini allenamenti durissimi per vincere a Pechino"
Le scelte sempre in controtendenza della donna d’oro del biathlon. Dorothea Wierer, tricampionessa mondiale e 2 Coppe assolute vinte, sta preparando i Giochi di Pechino insieme a un quartetto di uomini che Windisch, uno dei 4, definisce i “Doro body guards”. Gi altre azzurri sono Lukas Hofer, Tommaso Giacomel e Didier Bionaz. Per una volta bisogna dire: Doro beata tra gli uomini. La regina del biathlon si racconta a 40 giorni dal debutto stagionale.
Doro, alla compagna-rivale Lisa Vittozzi ha preferito il gruppo maschile. Come sta andando l’esperienza nuova?
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"Molto bene: abbiamo lavorato tanto in estate. Sono l’unica ragazza del gruppo: soprattutto i giovani del 2000 (Bionaz e Giacomel, ndr) sono un grande stimolo. Loro vedono noi che abbiamo vinto, e vogliono raggiungere qualcosa, si impegnano tantissimo e non si tirano mai indietro. Questo mi aiuta ad andare forte. Ogni giorno anche se c’¨¨ qualcuno che magari non ¨¨ motivato, spinge nei doppi allenamenti. Mi trasmettono tutti una grande carica".
Una svolta per l'anno decisivo?
"Credo che la cosa importante fosse divertirmi a lavorare, gi¨¤ con Hofer e Windisch, i pi¨´ esperti, mi ero confrontata. Mi alleno bene e tanto ma poi nel biathlon devono coincidere tante cose. Magari sei in forma, ma le altre lo sono di pi¨´".
Il solito realismo di Doro?
"Ai Giochi non sono stata abbastanza forte e fortunata, mi sono anche ammalata, sono salita sul podio solo nelle staffette".
Cos¨¬ ha allungato la carriera?
"Tutti si aspettano qualcosa di importante. Vincere l'oro? Magari... sarebbe qualcosa di grande. Tutti si aspettano qualcosa di importante, io sono tranquilla".
L’approccio allora dovr¨¤ essere come per i Mondiali 2020?
"La medaglia olimpica individuale mi manca. Anche ad Anterselva pensavo di non fare medaglia se qualcuno mi avesse chiesto giorni prima. Se dovesse andare bene meglio per me, se dovesse andare meno bene, pazienza. Servir¨¤ anche la fortuna. Perch¨¦ so che ho dato tutto. Son realista e so che ¨¨ molto difficile vincere sempre nel momento giusto".
Le sue vacanze?
"Casa e famiglia. Qualche spritz, cioccolato, cioccolato, cioccolato: ¨¨ nella mia dieta".
Lei ha oltre 600 mila follower su Instagram: la sua popolarit¨¤ ¨¨ senza confini.
"Sono pi¨´ conosciuta all’estero: mi arrivano tanti messaggi dalla Russia, anche in cirillico... ? una cosa bella, vuol dire che sei apprezzata. Adesso puntiamo sull’Italia... Io icona? Mi fa piacere che ora alle gare di Coppa Italia ci siano pi¨´ ragazze che ragazzi".
Le medaglie estive di Tokyo quanto condizionano i campioni azzurri della neve?
"Gli sport estivi sono un grande esempio, ci hanno trasmesso tante emozioni, entusiasmo e pressione. Gli ori dell’atletica ma anche i tempi sono stati da brividi. Non si parlava d’altro. Ora tutti si aspettano qualcosa di simile. Si vedr¨¤. Io penso al meteo: s¨¬, la mia paura sono le condizioni meteo che troveremo l¨¬. I cinesi a volte non escono in pista per settimane. Io dar¨° il massimo: ci¨° che verr¨¤ fuori puoi solo sognarlo adesso. Serve la perfezione, e lo sport a volte ¨¨ crudele".
Ancora solo col pubblico locale per altri Giochi in Oriente: le toccher¨¤ gareggiare fino a Milano-Cortina 2026... Che esperienza si porter¨¤ dal 2018?
"Il sonno, il freddo e il vento di PyeongChang. Dopo due Olimpiadi non tanto invernali, avremo la nostra: tutti ci invidiano le montagne, la cultura. Sar¨¤ un’Olimpiade perfetta".
E l'Italia non potr¨¤ fare a meno della sua regina: ma dipender¨¤ dai risultati del 2022 o dalla sua voglia di maternit¨¤?
"Se fosse cos¨¬ facile l’oro olimpico... ma tutto deve andare alla perfezione. Il biathlon ¨¨ uno sport complesso. Adesso io non so ancora cosa voglio fare: nel 2026 ci sar¨° in un modo o nell’altro, ma non voglio sprecare energie su ci¨° che sar¨¤ tra un anno o due, penso solo al presente".
Ai Giochi di Sochi si distraeva con l'uncinetto: lo fa ancora?
"In quel periodo lo facevano tutte, finch¨¦ mi ¨¨ venuta un’infiammazione alla mano e mi sono dovuta fermare".
L¨¬ cominci¨° il boom recente del biathlon azzurro?
"Sono stati anni di costante crescita, anche per me: dal 2013 sono davvero professionista, prima me la godevo di pi¨´, magari avrei vinto di pi¨´, ma sono contenta di quanto ho fatto e ho vissuto".
Ha gi¨¤ incrociato le rivali?
"Le avversarie saranno sempre le stesse, la Eckhoff, la Oeberg, la Chevalier, ma poi ogni anno saltano sempre fuori giovani che vanno fortissimo, ¨¨ il bello del biathlon non sapere mai cosa puoi aspettarti".
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