Verstappen e Perez corrono un altro campionato e gi¨¤ ricordano la McLaren del 1988. Per i Cavallino ci vuole una buona dose di fede per sperare in un miracolo di ritrovata competitivit¨¤
Due indizi fanno una prova, ma ad essere sinceri ne bastava e avanzava uno solo. Al primo GP dell¡¯anno, in Bahrain, la Red Bull aveva fornito una dimostrazione di forza spaventosa, al punto da far dire a molti che il gioco era finito ancor prima di iniziare. Qualche anima candida, per il bene della F.1, si era illusa che in Arabia Saudita ¨C su una pista diversa da quella di Sakhir per conformazione e asfalto ¨C la situazione non si rivelasse cos¨¬ amara per i rivali della scuderia iridata. Ieri anche il pi¨´ ottimista (e fantasioso...) tra chi sperava in una stagione un minimo combattuta ¨¨ stato costretto ad arrendersi: Verstappen e Perez corrono un campionato a parte rispetto a tutti gli altri.?
come nel 1988?
¡ª ?Ci attende un Mondiale che pu¨° replicare quello del 1988, quando la McLaren-Honda (che aveva in squadra Senna e Prost) vinse 15 gare su 16. L¡¯unica la manc¨° perch¨¦ un doppiato sped¨¬ il brasiliano fuori pista a Monza a pochi giri dal termine, regalando il successo alle rosse di Berger e Alboreto tre settimane dopo la scomparsa di Enzo Ferrari. A tener svegli i tifosi davanti al video, 35 anni fa, fu la sfida anche umana tra due giganti: l¨¬ nacque la rivalit¨¤ tra Alain e Ayrton, che pass¨° poi alla storia per i due titoli decisi in modo cruento a Suzuka. Qui, nonostante la magnifica prestazione di Perez a Jeddah, un duello cos¨¬ intenso ¨¨ da escludere. ¡°Checo¡± ha vinto con velocit¨¤ e intelligenza, ma non dobbiamo dimenticare che Max partiva 15¡ã per il guaio che ha appiedato la sua RB19 in qualifica. Fosse scattato in pole avremmo visto una allegra scampagnata di coppia dall¡¯inizio alla fine. Che ¨¨ il timore di tutti, uomini Red Bull a parte, per il futuro. Nessuno sembra in grado di disturbare l¡¯astronave progettata da Newey. E, se dovessimo giudicare da quanto visto ieri, la meno indiziata a riuscirci tra le squadre di vertice ¨¨ la Ferrari. Un fine settimana iniziato con l¡¯annuncio della penalit¨¤ di 10 posizioni in griglia a Leclerc per la sostituzione della centralina, ¨¨ proseguito con il cambio precauzionale di entrambe le power unit il venerd¨¬ e si ¨¨ concluso con un sesto e settimo posto finale la domenica, a distanza siderale da Perez.?
pessimismo rosso
¡ª ?L¡¯unica consolazione - e si viene assaliti dalla tristezza al solo pensarlo - ¨¨ data dal fatto che le due SF-23 hanno concluso la corsa. A Maranello non ne erano poi cos¨¬ sicuri. Il resto induce al pessimismo: a Sakhir era mancata l¡¯aerodinamica, qui la trazione. Sainz non ¨¨ mai andato forte, Leclerc ha fatto un po¡¯ meglio con le gomme soft ma appena arrivato alle spalle del compagno nella seconda parte di gara si ¨¨ ¡°piantato¡±. Ci vuole una dose di fede molto grande per ¡°intravedere¡± un miracolo che possa rendere il Cavallino di nuovo protagonista. Intanto i tifosi sembrano gi¨¤ rassegnati. E i piloti, Leclerc soprattutto, hanno la faccia di chi vorrebbe svegliarsi da un incubo.
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