Tecnologia amica
Quando i componenti auto parlano tra loro: il plug&play di Tuc
L¡¯auto di oggi ¨¨ ¡°definita¡±, quella di domani ¨¨ ¡°definibile¡±. Con queste parole il co-fondatore, amministratore ed inventore di Tuc Ludovico Campana spiega il senso di quella che potrebbe essere la base per costruire l¡¯auto del futuro. Presentata con un evento online, a causa delle restrizioni imposte dal Covid-19, Tuc.technology ¨¨ l¡¯applicazione del concetto di plug&play alla piattaforma modulare Meb di Volkswagen, la stessa sulla quale il gruppo di Wolfsburg gi¨¤ costruisce la ID.3 e sulla quale costruir¨¤ decine di altri modelli nei prossimi dieci anni.
PLUG
¡ª ?La modularit¨¤ ¨¨ alla base di Tuc.technology: questa piattaforma evoluta nasce sulla Modulare Elektrifizierungsbaukasten tedesca, che la modularit¨¤ ce l¡¯ha gi¨¤ nel nome, e vi aggiunge l¡¯idea geniale di un connettore universale, un ¡°plug¡± che oltre a garantire l¡¯aggancio meccanico dei componenti interni include anche un cavo elettrico per l¡¯alimentazione e una fibra ottica per lo scambio dati. ? cos¨¬ possibile agganciare agli alloggiamenti presenti sul fondo dell¡¯abitacolo, sulla plancia e dietro i sedili posteriori, una gran quantit¨¤ di componenti e di accessori per espandere, o ridurre, le funzionalit¨¤ dell¡¯auto. L¡¯altra idea geniale di Tuc, che ha come secondo co-fondatore Sergio Pininfarina jr. (nipote del pi¨´ noto omonimo), ¨¨ di affidare a partner esterni la realizzazione di queste componenti.
PARTNER
¡ª ?Tra le cose che si possono agganciare al plug, ovviamente, ci sono i sedili: li ha realizzati l¡¯italiana Sabelt con un guscio monoscocca leggero e sagomato che integra al suo interno una luce ambientale, l¡¯impianto audio e un alloggiamento per la ricarica dello smartphone. Un altro tipo di sedile ¡°pluggabile¡± lo ha realizzato Adient ed ¨¨ completo di tutte le regolazioni elettriche. Ma c¡¯¨¨ anche un terzo possibile sedile: quello per persone con disabilit¨¤ realizzato da Guidosimplex. Il quarto sedile, infine, ¨¨ un seggiolino realizzato da Chicco. Alla plancia, invece, ¨¨ possibile collegare lo schermo da 12 pollici realizzato da Bosch, oppure una macchina Lavazza per fare il caff¨¨. Tra i partner tecnologici e ingegneristici, invece, Tuc vanta Italdesign-Giugiaro Spa, Amet, Intel, Cisco e Tim.
CONFIGURAZIONI
¡ª ?? chiaro, quindi, che sulla piattaforma Tuc.technology non pu¨° nascere una sola auto, ma mille. E se guardiamo ancora di pi¨´ al futuro, cio¨¨ alla guida autonoma, le configurazioni diventano infinite perch¨¦ il guidatore diventa passeggero. ? cos¨¬ possibile immaginare una configurazione vis a vis, in cui l¡¯auto guida da sola e due passeggeri dividono l¡¯abitacolo su due sedili contrapposti. Oppure una configurazione family, con due o tre sedili per gli adulti e un seggiolino per il bambino. Oppure, senza aspettare il futuro, una configurazione classica con un guidatore e tre passeggeri. L¡¯idea, quindi, ¨¨ quella di pensare l¡¯auto come uno smartphone sul quale chiunque pu¨° portare qualcosa, tramite un¡¯app.
PRE-INDUSTRIALIZZATA
¡ª ?La Tuc.technology ¨¨ una piattaforma ¡°pre-industrializzata¡±. Ci¨° vuol dire che non vedremo mai un¡¯auto con questo nome, ma potremo vederne molte con nomi diversi che nascono da questa soluzione tecnica. La piattaforma, d¡¯altronde, ¨¨ solo un foglio bianco, sul quale disegnare la propria auto: il numero di oggetti che ¨¨ possibile connettere al plug ¨¨ virtualmente infinito, mentre la stessa idea ¨¨ applicabile anche ad altre future varianti della Meb di Volkswagen. Se domani dovesse arrivare una Meb pi¨´ lunga, quindi, la sua versione ¡°plug&play¡± Tuc potrebbe essere usata per realizzare shuttle e navette. Se dovesse arrivare una piccola Meb, invece, la Tuc potrebbe diventare una piccola biposto, o addirittura monoposto, elettrica per la citt¨¤. Gi¨¤ da tempo, d¡¯altronde, Volkswagen ha aperto alla fornitura a terzi della Meb (ha gi¨¤ stretto un accordo con Ford) e l¡¯idea di Tuc potrebbe essere uno strumento per ottenere questo risultato.
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