Nei prossimi quattro anni Ford vorrebbe ¡°mettere la freccia¡± e guardare dallo specchietto il brand di Musk. Ma prima di farlo prepara il terreno: mette mano al portafogli, triplica la produzione di Bev e va a ¡°caccia di teste¡± nelle pi¨´ importanti aziende americane, Tesla compresa
Ford ha appena annunciato un piano industriale da 50 miliardi di dollari in quattro anni per triplicare la propria presenza nel segmento delle auto elettriche. Una comunicazione che non lascia molto spazio a dubbi: nel mirino della Ford, adesso, c¡¯¨¨ proprio il brand leader tra i modelli elettrici, Tesla.
TESLA, PRIMA E SECONDA
¡ª ?Un¡¯idea senz¡¯altro ambiziosa se consideriamo che nella top ten delle auto elettriche pi¨´ vendute al mondo nei primi mesi del 2022, la casa dell¡¯ovale blu non compare con alcun modello. Al contrario il podio ¨¨ occupato per due terzi da vetture prodotte da Mr. Musk, con la Model X al primo posto con quasi 190 mila unit¨¤ vendute, seguita dalla Tesla Model 3 attestata a quota 143 mila. Ma il mercato automobilistico cambia veloce come il vento e se stiamo alle dichiarazioni dell¡¯establishment Ford, l¡¯idea di mettersi in scia alla casa con sede ad Austin non ¨¨ poi cos¨¬ campata in aria. Per farlo, o quantomeno per provarci, Ford ha in mente di rinunciare ad un ampio portafoglio di veicoli. Meglio affidarsi a pochi modelli, di semplice realizzazione, cos¨¬ come fa Tesla. La casa di Dearborn si concentrer¨¤ in primis su quattro modelli per poi, successivamente ed eventualmente, entrare in una nuova fase di espansione. Modelli sulla carta interessanti: si va dal pick-up F-150 Lightning, appena lanciato negli Stati Uniti, al Suv rivolto al mercato globale firmato Mustang Mach-E. C¡¯¨¨ anche una proposta ¡°commerciale¡±, con il nuovo Transit elettrico, mentre resta top secret il quarto modello.
A CACCIA DI due MILIONI DI AUTO
¡ª ?A dare un¡¯idea del futuro Ford in fatto di vendite e sull¡¯ipotesi di tentare un sorpasso nei confronti di Tesla ci pensa John Lawler, direttore finanziario di Ford. Il dirigente della casa americana ha sottolineato l¡¯evidenza di Tesla come una delle aziende automotive pi¨´ redditizie al mondo. Un ¡°reddito¡± che arriva proprio dalla vendita di sole auto elettriche su larga scala e con margini di profitto in costante crescita. Lawler ha quindi snocciolato qualche numero sulle previsioni di vendita di auto elettriche per la propria azienda che, stando alle attuali proiezioni, parlano di 600 mila pezzi entro la fine del prossimo anno e di due milioni con la fine del 2026. Lawler resta quindi con i piedi per terra, concludendo che solo dopo aver conseguito questi due obiettivi si potr¨¤ ipotizzare un possibile sorpasso su Tesla.
MINORE SCELTA DI MODELLI
¡ª ?Gli fa eco Lisa Drake, alla vicepresidenza per quanto riguarda l¡¯industrializzazione dei veicoli elettrici in Ford. In questo caso Drake ha affermato come sia stata sottovalutata la potenza di fuoco dei mezzi elettrici della casa americana. Le Mustang Mach-E hanno avuto volumi maggiori di quanto previsto, stessa cosa per l¡¯F-150, mentre i Ford E-Transit attualmente sono considerati "esauriti". Arrivare a due milioni di esemplari in quattro anni non sembra quindi un¡¯ipotesi cos¨¬ velleitaria. Drake ha poi sottolineato quanto sia fondamentale attingere dall¡¯esperienza fatta fino ad oggi dai concorrenti della Tesla. I segreti per essere all'altezza in questo settore ipercompetitivo ¨¨ quindi realizzare veicoli a bassa complessit¨¤, massimizzando la struttura di assemblaggio e rendere la manodopera il pi¨´ possibile snella. E in questo l¡¯assenza di una ¡°panchina lunga¡± risulta la strategia vincente. Il cliente non ¨¨ pi¨´ a caccia di vetture troppo diversificate e si rivolge all¡¯auto con lo stesso atteggiamento di quando si approccia all¡¯acquisto di uno smartphone. Si vuole la tecnologia, tanta, ma in una rosa di poche opzioni.
LA CAMPAGNA ACQUISTI DI FORD
¡ª ?Tra gli altri aspetti che fanno riflettere c¡¯¨¨ la massiccia ¡°campagna acquisti¡± portata avanti da Ford per mettere in squadra le figure pi¨´ autorevoli nel campo della modernizzazione aziendale. Come Doug Field, tra i migliori ingegneri al mondo, passato prima da Tesla, Segway e Apple. Oppure Alan Clark, ingegnere capo di Tesla per oltre dieci anni e oggi in squadra con Ford nello sviluppo di veicoli elettrici. Persone che hanno nel proprio Dna il significato del lavorare in una grande azienda, ma allo stesso tempo abituate ad operare in qualcosa di molto simile ad una giovane startup.
? RIPRODUZIONE RISERVATA