Charge, piccola startup di Londra sta lavorando alla produzione di 500 Mustang degli Anni 60 in versione EV. Come primo prototipo ha usato una Gt500 Eleanor del 1967
Nell¡¯era dell¡¯elettrificazione esiste una nicchia di mercato tale da stimolare la nascita di aziende che si occupano di elettrificare vetture classiche, ovvero quei modelli che sono entrati maggiormente nei sogni degli appassionati. Troviamo la Mini Classic Electric, la Jaguar F-Type Zero e l¡¯Aston EV Db6 Volante; a loro per¨° va aggiunta anche un altro modello, che arriva da Charge, una piccola azienda di North Acton, quartiere di Londra: la Mustang Gt500 del 1967, Eleanor. Per ora si lavora su due prototipi ma l¡¯ambizione ¨¨ di realizzare una piccola serie.
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Storia di passione
¡ª ?Vadim Shagaleev ¨¨ il Ceo di Charge, ha una formazione manageriale in aziende al di fuori dell¡¯automotive e ha cominciato a guidare a 12 anni sulla Lada di suo padre a San Pietroburgo. La sua azienda ha il tipo di impostazione che ha fatto la fortuna di giganti come Tesla, Apple e Google. Per ora la struttura ha ¡°solo¡± 15 dipendenti, rubati a McLaren, Jaguar, Williams e altre aziende leader nel settore dell¡¯elettrico, anche se per fine anno si prevede che saranno 30, mentre il prossimo anno, quando si saranno spostati in un capannone da poco meno di 4.000 metri quadrati, dovrebbero arrivare a 70. Questa espansione ¨¨ giustificata dal successo che stanno riscuotendo con la loro attivit¨¤ che per ora si ¨¨ prefissa l¡¯obiettivo di costruire 499 Mustang degli Anni 60 elettrificate, per un prezzo di 300.000 sterline l¡¯una. Il numero non ¨¨ tondo perch¨¦ Eleanor ¨¨ solo un prototipo, frutto di lungo lavoro e ricerche. Tuttavia la storia di Charge ¨¨ pittoresca e ha origine nella passione per le automobili del Ceo di Arrival, altra azienda attiva nel settore dell¡¯elettrificazione. ¡°Questo mio amico aveva una Ferrari Dino che gli piaceva tanto guidare, ma aveva sempre problemi. Parallelamente la sua azienda ha cominciato a produrre componenti per le vetture elettriche, cos¨¬ ci ¨¨ voluto poco per unire le due cose - spiega Shagaleev -. Lui poi mi ha offerto il lavoro nel 2016, da l¨¬ poi abbiamo cominciato¡±.
Cinemaniaci
¡ª ?Il lavoro ¨¨ cominciato con la ricerca di una vettura che si prestasse bene all¡¯elettrificazione, cos¨¬ sono stati fatti vari test con vetture diverse, ma ogni volta c¡¯erano problemi. Poi un giorno Shagaleev, il cui film preferito ¨¨ Fuori in 60 secondi (del 2000, con Nicolas Cage regia di Dominic Sena), ha pensato di provare con la macchina cult del film, proprio Eleanor, la Mustang Gt500 del 1967. Questa vettura era perfetta sia perch¨¦ da collezione, sia perch¨¦ si prestava benissimo ai lavori necessari a elettrificarla, anche se il primo modello trovato era tutto arrugginito. Cos¨¬ Charge ha trovato R3 Performance, un¡¯azienda americana che ha la licenza per produrre repliche di scocche partendo da un modello. Da l¨¬ ha cominciato a prendere forma il primo esemplare, frutto dell¡¯unione del powertrain di Arrival e della scocca di R3 Performance.La vettura ha quattro motori elettrici montato uno per ruota, per un totale di pi¨´ di 250 Cv, pacco batterie agli ioni di litio, elettronica di potenza e interfaccia utente interna. Tuttavia non bisogna pensare a una vecchia macchina cui sono state imposte cose non sue. Eleanor ¨¨ curata nei minimi dettagli: all¡¯interno del cofano gli inverter sono lucidi e cromati, l¡¯abitacolo a due posti (i due dietro sono occupati dalle batterie) ¨¨ con stile e qualit¨¤ e la tecnologia di bordo rispecchia lo stile Tesla, con il grosso display centrale e il cruscotto dietro il volante.
Da guidare
¡ª ?Lo sviluppo dell¡¯auto p ancora in corso. Partendo dalla ¡°Eleanor fase I¡± c¡¯¨¨ ancora molto lavoro da fare: il motore ¨¨ ancora in una versione iniziale e lo sterzo va affinato; tuttavia le sospensioni indipendenti ad aria fanno s¨¬ che i 1.800 kg della scocca siano sempre precisi e controllabili e il motore, il cui suono ricorda il gemito della Vauxhall Monaro Supercharger, ha una grande coppia. Infine la vettura dispone di una burnout mode e si parla addirittura di un drift mode, tutto reso possibile dall¡¯erogazione del motore elettrico che ¨¨ ¡°d¨¤ tutto subito¡±.
Pronta la fase 2
¡ª ?? in lavorazione anche un altro esemplare di Mustang, che viene definito ¡°fase 2¡±; si tratta dell¡¯evoluzione del primo prototipo, da cui differisce per degli aspetti sostanziali: il pacco batterie ¨¨ alloggiato maggiormente nel fondo vettura anzich¨¦ nei sedili dietro, abbassando il baricentro della macchina e migliorandone la dinamica; la trasmissione monomarcia ¨¨ pi¨´ silenziosa, il software di controllo ¨¨ riscritto e le prestazioni del motore sono raddoppiate: 536 cv e quasi 1.200 Nm di coppia.
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