Wolfsburg fornir¨¤ al gruppo di Chennai il suo investimento pi¨´ strategico: la tecnologia per le batterie a cella unificata, destinata a creare pi¨´ facilmente intere gamme di veicoli elettrici
Volkswagen investe sull¡¯elettrico in India attraverso un accordo con il gruppo Mahindra, a cui andr¨¤ la fornitura di componenti elettrici sviluppati per la piattaforma modulare Meb dell¡¯azienda tedesca, ma soprattutto delle nuove batterie a cella unificata che rappresentano forse l¡¯investimento tecnologico pi¨´ prezioso per Wolfsburg. Saranno destinate anche alla piattaforma elettrica Inglo di Mahindra e dunque faranno da base ad un'ampia famiglia di auto e veicoli commerciali leggeri in un mercato in rapida crescita, che nel 2023 ha registrato vendite per oltre 5 milioni di unit¨¤.
Un nuovo ponte
¡ª ?Come noto, il gruppo Volkswagen si era aperto ad un accordo nel giugno 2020 con l¡¯americana Ford, a cui andava l¡¯utilizzo dell¡¯intera piattaforma Meb per consentire la nascita di una famiglia di veicoli elettrici, primo dei quali l¡¯Explorer, ottenendo come contropartita la disponibilit¨¤ del pianale destinato ai pick-up come Ranger, su cui ¨¨ stato realizzato il nuovo Volkswagen Amarok. La collaborazione non sembra avere ulteriori sbocchi, con Ford gi¨¤ impegnata a sviluppare in autonomia una sua piattaforma elettrica e Wolfsburg orientata verso partner strategici di maggiore respiro. Ecco quindi la chiamata verso Chennai. Mahindra e Volkswagen si riservano di ampliare ulteriormente la loro partnership che per¨°, gi¨¤ oggi, ¨¨ la prima a condividere la pi¨´ cruciale delle tecnologie su cui il gruppo tedesco sta lavorando ormai dal 2021. A Mahindra andr¨¤ la fornitura pluriennale di batterie a cella unificata per un corrispondente di circa 50 GWh.
Soluzione alla tedesca
¡ª ?Lo sviluppo di intere famiglie di vetture elettriche, dunque di gamme articolate per dimensioni e utilizzi piuttosto differenti, resta la sfida di tutti i costruttori automobilistici impegnati nella transizione verso l¡¯elettrico. Esiste un primo problema, cio¨¨ dotarsi di pi¨´ tipi di batterie dalla composizione chimica variabile, coprendo dalle esigenze di modelli dal basso costo fino a quelle di prodotti di alta fascia e prestazione. Tutto questo, affrontando un secondo problema, ovvero la forma fisica delle batterie e dunque l¡¯esigenza di non doverne realizzare infinite varianti corrispondenti alle vetture in gamma. Raggruppare forma e funzione ¨¨ l¡¯obiettivo del programma Unified cell di Volkswagen, annunciato il 15 marzo 2021. Ogni batteria sar¨¤ modulare, costruita cio¨¨ assemblando un numero variabile di celle di dimensioni standard, mattoni all¡¯interno dei quale potranno essere di volta in volta ospitate chimiche diverse. Ai veicoli di fascia inferiore, orientati al prezzo, sono destinate celle accumulatore Lfp al litio-ferro-fosfato, per quelle di media gamma arriver¨¤ la variante Hlm al litio con alto contenuto di manganese e senza l¡¯utilizzo di cobalto, mentre al top di gamma saranno destinate celle unificate con la chimica Nmc nickel-manganese-cobalto, tutto questo mantenendo un fattore di forma destinato ad ospitare in futuro anche accumulatori a stato solido. Il risultato pi¨´ chiaro che intende perseguire Volkswagen ¨¨ un'economia di scala che porti ad una riduzione del 50% del costo delle batterie entro i prossimi 5 anni.
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