Lo dice l¡¯ultimo rapporto dell¡¯Agenzia internazionale dell'energia (Iea): con la crescita nel 2019 ora sono 862.118 le unit¨¤ al mondo. La maggior parte in Cina, davanti a Europa e Usa
? sempre pi¨´ una mobilit¨¤ improntata all¡¯elettrico. E a sottolinearlo, oltre a ricerche e slogan delle grandi case automobilistiche internazionali, ¨¨ anche l¡¯ultimo rapporto dell¡¯Agenzia internazionale dell'energia (Iea). Il numero di punti di ricarica per veicoli elettrici (Ev) ¨¨ aumentato del 60% nel 2019, il pi¨´ grande aumento in tre anni. Nella sua pubblicazione annuale Global EV Outlook, l'agenzia ha dichiarato che le unit¨¤ nel mondo ora sono 862.118, con la Cina, il pi¨´ grande mercato delle quattro ruote, che ha una quota del 60 per cento. I caricabatterie veloci rappresentano il 31% del totale. Il Paese asiatico ¡°continua a guidare l'implementazione dei punti di ricarica accessibili al pubblico davanti a Europa e Stati Uniti - spiega il rapporto - In particolare punti di ricarica veloci, adatti alle sue fitte aree urbane, riducendo il consumo di quelli privati¡±. La Norvegia ¨¨ invece il leader mondiale in termini di quote di mercato di auto elettriche.
Politiche decisive
¡ª ?Sempre secondo Iea, nei vari Stati chi hanno un ruolo decisivo sono i politici. I Paesi leader della mobilit¨¤ elettrica usano diverse misure come risparmi di carburante abbinati a incentivi per i veicoli a emissioni zero o comunque basse: strumenti economici che aiutano a colmare il divario sul costo tra veicoli elettrici o convenzionali e il supporto alle infrastrutture di ricarica. Importantissimi anche i progressi della tecnologia, con uno sviluppo deciso sulla chimica delle batterie e sull¡¯espansione della capacit¨¤ produttiva negli impianti specializzati. Altre soluzioni includono la riprogettazione delle piattaforme di fabbricazione di veicoli che utilizzano un'architettura pi¨´ semplice e innovativa e l'applicazione dei big data a batterie di giusta dimensione.
Alcuni dati sul futuro
¡ª ?La risposta del settore privato a quello pubblico conferma lo slancio crescente per l'elettrificazione dei trasporti. Sono tanti ora gli annunci di case automobilistiche ambiziose con voglia di presentare sempre pi¨´ modelli elettrificati di auto e autobus. Iea d¨¤ anche alcuni dati: nel 2030 le vendite globali di auto elettriche raggiungeranno i 23 milioni e lo stock superer¨¤ i 130 milioni di veicoli (esclusi i veicoli a due/tre ruote). Con lo Scenario EVI EV30@30, cio¨¨ l¡¯impegno a raggiungere la quota di mercato del 30 per cento di veicoli elettrici entro il 2030 (escluse le due/tre ruote), le vendite raggiungerebbero i 43 milioni e lo stock sarebbe di pi¨´ di 250 milioni. Questo ridurrebbe la domanda di prodotti petroliferi, circa 127 milioni di tonnellate di petrolio in meno nel 2030 (2,5 milioni di barili al giorno). Con pi¨´ veicoli elettrici, sempre secondo lo Scenario EV30@30, la riduzione della domanda del greggio ¨¨ stimata in 4,3 mb/g. Si prevede cos¨¬ che la domanda di elettricit¨¤ per servire i veicoli elettrici raggiunger¨¤ quasi 640 terawatt/ora (TWh) nel 2030 e 1 110 TWh in EV30@30.
Le emissioni di gas serra ridotte
¡ª ?Le emissioni di gas serra (Ghg) nei veicoli elettrici continueranno a essere inferiori rispetto ai veicoli con motore a combustione interna. Con le nuove politiche, le emissioni di gas a effetto serra dei motori elettrici raggiungeranno quasi 230 milioni di tonnellate di biossido di carbonio (Mt CO2-eq) nel 2030, compensandone circa 220. La crescente diffusione di veicoli green potrebbe modificare la base delle entrate fiscali derivanti da tasse su veicoli e carburanti. L'aumento progressivo di questi ultimi con un¡¯alta intensit¨¤ di carbonio, combinato con l'uso di tariffe basate sulla distanza per localit¨¤, pu¨° cos¨¬ portare a lungo termine a una mobilit¨¤ con zero emissioni, mantenendo allo stesso tempo le entrate derivanti dalle tasse sui trasporti.
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