La divisione del brand nipponico specializzata nello sviluppo e nella produzione di batterie destinate a Tesla vuole azzerare la propria dipendenza da Pechino. Al via un piano di crescita e di investimenti negli Stati Uniti
? il taglio delle forniture cinesi l'obiettivo primario annunciato dai vertici di Panasonic Energy, il dipartimento della multinazionale giapponese specializzato nello sviluppo e nella produzione di batterie agli ioni di litio destinate a Tesla, Lucid, Subaru e alle vetture elettriche di diversi marchi. Una conferma, in tal senso, ¨¨ arrivata da Allan Swan, presidente della divisione nordamericana dell'azienda, in occasione di un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa Reuters a margine del taglio del nastro del Ces di Las Vegas. Una decisione figlia anche dei provvedimenti anticipati da Donald Trump, il 47esimo presidente degli Stati Uniti atteso alla Casa Bianca il 20 gennaio 2025 per l'insediamento, che ha promesso di imporre dei dazi anche superiori al 60% sulle importazioni di prodotti provenienti dalla Cina.
panasonic-tesla: accordo e prospettive
¡ª ?La partnership fra la Panasonic Energy e Tesla ¨¨ di lunga data, con il primo accordo che risale al 2007. Una sinergia tra le parti nel segno della continuit¨¤ che ha saputo resistere anche ai cambiamenti repentini avvenuti nel quadro della politica internazionale. All'alba del 2025, per¨°, qualcosa sembra destinato a cambiare. "Man mano che andiamo avanti, abbiamo in programma di non avere pi¨´ alcuna fornitura proveniente dalla Cina" ha spiegato Swan ai microfoni della Reuters, sottolineando come le dichiarazioni rilasciate da Trump abbiano accelerato il processo. Al momento l'azienda?si occupa della lavorazione di materie prime per le batterie provenienti da fornitori esteri, tra cui alcuni canadesi.
panasonic energy: il piano di sviluppo negli usa
¡ª ?In occasione del Ces di Las Vegas, Panasonic Energy ha ribadito anche la propria strategia aziendale a lungo termine, con particolare riferimento al piano di sviluppo relativo agli Stati Uniti. Oltre a poter contare sulla gigafactory operativa in Nevada, infatti, la multinazionale ¨¨ pronta ad inaugurare (il taglio del nastro ¨¨ previsto in primavera) un secondo stabilimento in Kansas. Il tutto nell'ambito di un piano globale finalizzato alla realizzazione di una catena di approvvigionamento a chilometro zero composta sia da aziende americane sia da realt¨¤ coreane e giapponesi che intendono avviare o espandere la propria attivit¨¤ anche negli Stati Uniti.
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