La casa americana ha aperto la sua rete di ricarica Supercharger a tutti i possessori di elettriche non Tesla. Per adesso si parte da 10 localit¨¤ dei Paesi Bassi
I proprietari di unĄŻelettrica non Tesla dei Paesi Bassi saranno i primi a poter accedere ai Supercharger. LĄŻazieda di Elon Musk ha infatti deciso di partire da dieci localit¨¤ di questo paese per testare la risposta degli utenti possessori di un veicolo elettrico non della casa americana e per verificare lĄŻeventuale congestione delle stazione di ricarica, che, ricordiamolo, fino a qualche giorno fa erano esclusivo appannaggio dei Ą°TeslariĄą.
Il progetto pilota dei Paesi Bassi
ĄŞ ?La compagnia americana ha dichiarato che quello che riguarda i Paesi Bassi ¨¨ un vero e proprio progetto pilota che sar¨¤ propedeutico per lĄŻeventuale apertura delle stazioni anche in altre localit¨¤. Per il momento le tariffe che ha applicato la Tesla sono le seguenti: 0,57 euro al kWh (in alcune stazioni si pu¨° arrivare anche a 0,60 al kWh), e possibilit¨¤ di sottoscrivere un abbonamento mensile da 12,99 euro che far¨¤ scendere il prezzo a 0,24 euro al kWh. Per fare il rifornimento di energia ¨¨ semplicissimo: basta scaricare lĄŻapplicazione Tesla ed essere in possesso di una vettura con connettore Combined Charging System (CCS), che attualmente ¨¨ quello pi¨´ diffuso.
La strategia di Tesla
ĄŞ ?I Supercharger hanno rappresentato e rappresentano ancora oggi un vero e proprio punto di forza di Tesla. Attualmente sono circa 2mila i Supercharger sparsi in tutto il mondo, per complessivi 25mila punti di ricarica. Aprirli anche alla concorrenza consentir¨¤ a Tesla di beneficiare di ulteriori guadagni. Resta tuttavia lĄŻincognita dellĄŻeventuale congestione delle stazioni, problema che fino a oggi, salvo rari casi, non si ¨¨ mai presentato.
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