A 30 anni dalla sua presentazione ufficiale il graphic designer Filippo Ubertino ha provato ad immaginare un restyling della celebre icona della casa di Borgo Panigale. Una naked tutto muscoli che si ricarica con la spina
? un po' la mamma di tutte le naked moderne, almeno per come oggi concepiamo le nude sportive a manubrio alto. Un'icona vera, del design motociclistico e dell'industria tricolore a due ruote, alla pari della 916, della Mv Agusta F4 o della primissima Brutale. Non serve essere dei super appassionati di moto per capire che stiamo parlando della Ducati Monster, il "mostro" bolognese che, a quasi 30 anni dalla sua entrata in produzione (la presentazione ufficiale risale al 1993), si ¨¨ rinnovato completamente nel 2021: nuovo telaio front frame in alluminio, design stravolto, motore raffreddato a liquido, frizione a bagno d'olio. Insomma, della nuda originale uscita dalla matita di Miguel Galluzzi ¨¨ rimasto poco, il che non ha mancato di generare polemiche tra i ducatisti pi¨´ integralisti. Ma cosa accadrebbe se, in un futuro non troppo lontano, la naked di Borgo Panigale fosse "costretta" ad abbandonare il motore endotermico? Come si configurerebbe la Monster elettrica di domani? Fra i molti che si sono posti questa domanda c'¨¨ anche?Filippo Ubertino, senior concept artist presso Cd Project Red gi¨¤ noto per le sue realizzazioni a tema motociclistico (come la Arch Nazar¨¦ del videogioco Cypberpunk 2077).?In questo caso, peraltro, il noto graphic designer ¨¨ anche riuscito a darsi una risposta.
un "MOSTRO" ELETTRICO
¡ª ?Una moto elettrica tutta muscoli che,?nonostante la rinuncia al "pompone" bolognese, tiene alto il nome della celebre nuda di casa Ducati. Cos¨¬ Filippo Ubertino si ¨¨ immaginato una nuova versione della Monster.?Masse concentrate verso l'avantreno, codino corto, in grado di esaltare lo scultoreo forcellone monobraccio, faro anteriore a sviluppo verticale carenato in maniera generosa, quasi ad accennare un embrione di cupolino, pi¨´ puntale e convogliatori laterali sdoppiati: sono pochi ma ben studiati, come da tradizione Monster, gli elementi stilistici di questo render virtuale, "costruito" attorno ad un telaio a doppio trave in alluminio e un propulsore a zero emissioni. La resa estetica ¨¨, peraltro, ancora maggiore grazie alla rimozione di frecce, specchietti e portatarga, ma anche delle tubazioni dei freni, una licenza che il designer si ¨¨ preso per rendere ancora pi¨´ pulita la sua creazione (anche la sella, a dire il vero, appare un po' troppo striminzita per essere reale). Siamo sicuri che l'arrivo di una Monster elettrica farebbe gridare allo scandalo un gran numero di appassionati, ma bisogna ammettere che a questa interpretazione di Ubertino il fascino non manca di certo. E forse sarebbe anche il caso di abituarsi all'idea, visto che la stessa Ducati sta dimostrando un certo interesse nei confronti di un settore in grandissima espansione.
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