scenari
Renault: Geely potrebbe entrare al 50% sulle termiche
La separazione in due entit¨¤ distinte, la prima dedicata alla produzione di veicoli con motorizzazione tradizionale e una seconda destinata solo alla mobilit¨¤ elettrica e avviata alla quotazione alla Borsa di Parigi nel 2023, con una offerta pubblica iniziale di collocamento dal valore stimato di 10 miliardi di euro. Queste sono le anticipazioni che riguardano Renault, pronta ad affrontare la settimana forse pi¨´ promettente e complessa della sua storia, con un appuntamento fissato per marted¨¬ 8 novembre alle 9 del mattino. In un Capital Market Day destinato agli investitori Luca de Meo illustrer¨¤ ufficialmente la sua strategia, gi¨¤ ampiamente anticipata dalla stampa e sulla quale l'autorevole testata Automotive News aggiunge indiscrezioni piuttosto significative, che scaldano la vigilia.
una nuova missione
¡ª ?Come gi¨¤ anticipato il 1¡ã settembre anche da Gazzetta Motori, il gruppo Renault sembra destinato a dividersi in due aziende separate, una mossa ritenuta necessaria per concentrare gli investimenti sulla svolta dell'auto elettrica e una gamma di modelli totalmente ad impatto zero entro il 2023. A questa missione dovrebbe dedicarsi una nuova societ¨¤ che, ancora secondo Automotive News, sembra destinata anche ad un ingresso in Borsa per una offerta iniziale stimata in 10 miliardi di euro che per¨° significativamente supera l'attuale valore complessivo del gruppo francese, valutato 9 miliardi. In questa nuova entit¨¤ ¨¨ previsto poi l'ingresso anche di Nissan, con un investimento compreso tra 500 e 700 milioni di euro, ma inteso come parte di una pi¨´ ampia ridefinizione dei termini del'Alleanza costituita nel 1999 con Renault, e che la casa giapponese intende bilanciare ora in modo differente. Attualmente il marchio nipponico possiede il 15% della casa della losanga, ma senza diritto di voto, mentre Renault detiene il 44% del capitale di Nissan. Proprio quest'ultima vorrebbe ridurre la partecipazione transalpina in maniera decisa. Secondo le indiscrezioni raccolte in questo caso dal Financial Times, scendendo addirittura al 15%. Inoltre per Nissan sembra sorgere un problema ulteriore, perch¨¦ Nissan si ¨¨ data il termine del 15 novembre per completare le trattative e ricevere le necessarie assicurazioni il rispetto dei brevetti e della propriet¨¤ intellettuale sulle tecnologie sviluppate all'interno dell'Alleanza. Una forma di difesa necessaria, perch¨¦ nella nuova divisione elettrica si preannunciano collaborazioni piuttosto strette con il marchio cinese Geely, gi¨¤ coinvolto a pieno titolo altrove.
Cina al 50%
¡ª ?L'operazione di separazione dell'attuale Gruppo Renault apre infatti la strada anche alla creazione di una seconda entit¨¤, a cui andrebbe anche il marchio Dacia e tutti gli stabilimenti in Spagna, Portogallo, Romania, Turchia e America Latina. Nella divisione responsabile della produzione di vetture con motorizzazione tradizionale e ibrida non confluirebbero solo competenze francesi, ma soprattutto capitali ed aziende estere. Renault avrebbe intenzione di liquidare la sua partecipazione diretta, cedendo un totale del 50% delle azioni ad un nuovo partner, che secondo Automotive News sarebbe il gruppo cinese Geely, per altro gi¨¤ inserita nell'auto europea che conta con la propriet¨¤ del marchio Volvo e di Lotus, oltre alle rilevante quota di controllo in Mercedes-Benz e il 50% di Smart. Fonti citate da Automotive News aggiungono poi che a questo primo ingresso dovrebbe seguirne uno ulteriore da parte di attori differenti, che gi¨¤ nello scorso settembre il quotidiano francese Le Monde aveva individuato nel colosso petrolifero saudita Aramco, ovvero la societ¨¤ con maggiore capitalizzazione al mondo, corrispondente a 2.200 miliardi di dollari.
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