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FB Mondial Piega 125: la prova della naked sportiva italiana
Le limitazioni in termini di potenza imposte ai 125 ormai pi¨´ di 20 anni fa hanno determinato un forte freno al segmento. Le moto devono rispettare i 15 Cv di potenza massima e, rafforzate le attenzioni per la salvaguardia dell¡¯ambiente, i motori a miscela sono scomparsi per far spazio a pi¨´ accessibili (ma anche meno affascinanti) quattro tempi. Le case motociclistiche non hanno per¨° trascurato la categoria delle ottavo di litro e nel corso degli anni sono stati presentati sempre nuovi modelli per far sognare i giovani motociclisti. Aprilia, Yamaha, Ktm, Kawasaki, Honda, Keeway, Fantic. Questi sono solo alcuni dei costruttori attivi nel segmento che offrono moto per tutti i gusti e tasche. La partita ¨¨ pi¨´ che aperta e per il 2022 si aggiunge una nuova sfidante, che riporta in alto un marchio e un nome leggendario. Stiamo parlando della FB Mondial Piega 125, una naked che conquista fin dal primo sguardo per l'aspetto maturo e affilato. E' stato possibile osservarla da vicino e guidarla per qualche chilometro cos¨¬ da scoprire cosa ha da offrire rispetto alle sue concorrenti questa nuda high-tech.
Indice
Come ¨¨ fatta
¡ª ?Per chi non lo sapesse, la Piega da cui questa naked 125 si ispira ¨¨ una supersportiva nata nei primissimi anni del XXI secolo. Una carenata raffinatissima con motore bicilindrico 1000 marchiato Honda e una ciclistica realizzata ¡°ad hoc¡± per un totale di poco pi¨´ di 150 esemplari prodotti. Oggi la Piega torna sotto i riflettori con una nuova veste, pi¨´ giovanile ma non meno affascinante. Disegnata da Rodolfo Frascoli e sviluppata nel centro stile e design di FB Mondial, questa novit¨¤ si fa notare per le forme taglienti e sinuose, che la fanno sembrare una moto di cubatura pi¨´ grande. All¡¯anteriore spicca un faro a Led inglobato in un cupolino compatto e, sotto ai fianchetti laterali, sono in bella mostra due alette aerodinamiche (pi¨´ sceniche che funzionali, ma comunque ben inglobate nel design generale). La ciclistica, invece, ¨¨ basata su una forcella a steli rovesciati e su un telaio che abbraccia il motore monocilindrico raffreddato a liquido da 14,2 Cv a 9.750 giri/min.
Come va
¡ª ?Compatta tra le gambe, la Piega 125 fa capire la sua indole sportiva non appena saliti in sella: nonostante il manubrio alto, l¡¯impostazione di guida ¨¨ abbastanza caricata sull¡¯avantreno, con la seduta rialzata (820 mm da terra), ma c¡¯¨¨ spazio per le ginocchia anche per i bikers pi¨´ spilungoni. Questa scelta esalta la guida tra le curve, dove si pu¨° apprezzare una dinamica reattiva e svelta. Infatti, la taratura delle sospensioni ¨¨ sostenuta, soprattutto al posteriore: quando ci si vuole divertire ¨¨ l¡¯ideale, ma di contro, in citt¨¤ bisogna avere un po¡¯ di riguardo su dossi e pav¨¦. La risposta dell¡¯acceleratore dolce mette a proprio agio anche chi ¨¨ alle prime armi con le due ruote e la spinta tonda non spaventa anche quando si ricerca il limitatore. Sotto al naso del guidatore svetta un grosso cruscotto Tft a colori, caratterizzato da una grafica molto moderna: l¡¯unica nota ¨¨ che all¡¯avvio sembra vada a scatti, probabilmente perch¨¦ il modello usato per il test era una pre serie in attesa di ultimi aggiornamenti prima del debutto ufficiale sul mercato.
In conclusione
¡ª ?La new entry italiana potrebbe rimescolare le carte in tavola nel segmento delle 125 sportive con il manubrio alto. Magari arriver¨¤ anche una versione carenata, anche se ¨¨ pi¨´ probabile aspettarsi una sorella maggiore per soddisfare l¡¯appetito di chi ha appena conquistato la patente A2. In ogni caso, la nuova Piega 125 ¨¨ un prodotto molto interessante, prima di tutto per la ricerca stilistica, ma anche per il prezzo di 4.190 euro f.c., esattamente in mezzo tra le giapponesi e le europee pi¨´ di successo e le cinesi low cost che stanno dominando il mercato. In pi¨´, questa nuda italiana si presenta in tre tinte molto suggestive, due delle quali basate sul classico blu che ha fatto la storia del marchio negli Anni ¡¯50.
Pregi e difetti
¡ª ?- Piace: design ricercato e completamente diverso dalla concorrenza; impostazione di guida e dinamica per gli amanti delle moto sportive; rapporto qualit¨¤-prezzo.?
- Non piace: il monoammortizzatore posteriore ha una taratura abbastanza sostenuta; il quadro Tft ¨¨ lento all¡¯avvio (in attesa della prova della versione definitiva di produzione).
Scheda tecnica
¡ª ?Motore: monocilindrico 4 tempi; 124 cc; raffreddato a liquido; quattro valvole; alesaggio x corsa 58 x 47 mm; potenza massima 14,2 Cv a 9.750 giri/min; coppia massima 10,5 Nm a 8.000 giri/min.
Trasmissione: cambio a sei velocit¨¤.
Sospensioni: anteriore forcella a steli rovesciati da 40 mm (escursione ruota 97 mm); posteriore monoammortizzatore (escursione ruota 120 mm).
Freni: anteriore disco singolo da 300 mm con pinza radiale a quattro pistoncini; posteriore disco singolo da 220 mm con pinza a singolo pistoncino.
Ruote: anteriore 110/70 ¨C 17¡± x 2.75; posteriore 140/70 ¨C 17¡± x 3.50.
Dimensioni: lunghezza 2.000 mm; larghezza 810 mm; altezza 1.070 mm; altezza sella 820 mm; interasse 1.340 mm; capacit¨¤ serbatoio carburante 9,5 litri.
Peso: 133 kg (in ordine di marcia).
Prezzo: da 4.190 euro f.c.
Abbigliamento
¡ª ?Casco: Kyt Kyt NF-R, colore Beam.
Giacca: Bering Batist.
Guanti: Alpinestars.
Pantaloni: Bering.
Scarpe: Tucano Urbano Marty.
Tester: altezza 1,81 m; peso 73 kg.
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