Husqvarna Svartpilen 801, come va la naked

Avere a disposizione un gruppo che comprende diversi marchi ha indubbiamente il pregio di applicare quelle economie di scala che permettono di aumentare la produzione, con una conseguente riduzione del costo unitario. Tuttavia è evidente che questa strategia imponga un’attenta pianificazione per evitare che prodotti che condividono molti elementi in comune possano sovrapporsi e cannibalizzarsi. In campo motociclistico Ktm non è più il marchio solitario di un tempo, convive oggi con GasGas, Husqvarna e MV Agusta, che devono mantenere identità ben definite. In questa famiglia allargata a Husqvarna è stato attribuito il ruolo di sorella raffinata, non solo in termini di stile, e le ultime proposte vanno esattamente in questa direzione. Lo conferma la nuova Svartpilen 801 appena presentata alla stampa e pronta per raggiungere le concessionarie, che pur condividendo la meccanica “arancione” dimostra di avere un carattere distintivo.

Husqvarna Svartpilen 801: motore

Lo stile è l’evoluzione di quello introdotto dalle 401, una miscela tra design classico e modernità tipicamente nordica. La nuova 801 si propone come esemplare emblematico di questa filosofia, resa un po’ meno estrema al fine di renderla più comprensibile ai motociclisti dell’Europa mediterranea. Nonostante condivida molte caratteristiche con la Ktm 790 Duke, come il motore bicilindrico parallelo LC8c da 799 cc, che dispone di 105 Cv di potenza e 87 Nm di coppia, Husqvarna ha apportato modifiche significative che trasformano profondamente l’esperienza di guida, donando alla moto un temperamento meno aggressivo e più elegante.

Il telaio

Il motore bicilindrico parallelo è inserito in un telaio leggero e bilanciato, dotato di sospensioni di alta qualità WP Apex. La struttura in acciaio al cromo-molibdeno utilizza il motore come elemento portante per garantire un baricentro basso, consentendo contemporaneamente di ottenere la massima altezza da terra e una sella a 820 mm da terra. Il telaio è progettato per risultare compatto e leggero, con geometrie sviluppate per favorire la sportiva, ma comoda anche su lunghe distanze. L'ammortizzatore posteriore è inclinato per ridurre l'altezza della sella e la posizione del pilota è vicina alla ruota anteriore per migliorare sensibilità. Singolare è la scelta di realizzare la parte posteriore del telaio con una fusione in alluminio, completa di prese d'aria integrate sotto la sella, e con una finitura esteticamente gradevole, che non richiede la presenza di ulteriori elementi di carrozzeria. Il forcellone è a sua volta realizzato in alluminio leggero, progettato per garantire rigidità e stabilità.

Elettronica evoluta

Sul fronte della sicurezza, la Svartpilen 801 è equipaggiata con sistemi elettronici di ultima generazione che comprendono Abs cornering e controllo di trazione adattivo, mentre l’impianto frenante è realizzato con componenti J. Juan di alta qualità. La dotazione di serie comprende anche il cambio Easy Shift attivo in progressione come in scalata, e una frizione antisaltellamento. L'impianto di illuminazione è a Led, il faro anteriore circolare è ora più largo, sormontato da un piccolo deflettore che ospita gli strumenti, ed è dotato di una luce diurna perimetrale, firma luminosa delle Husky di ultima generazione. Per quanto riguarda la connettività, la 801 offre una unità di connessione che supporta la navigazione assistita da Gps, la gestione delle chiamate telefoniche e la selezione della musica tramite smartphone.

Come va la Husqvarna Svartpilen 801

La guida di questa Husqvarna è favorita da un’ergonomia non estrema: la sella è comoda anche dopo ore di guida, e la posizione di guida è naturale con il busto dritto e le braccia distese su un manubrio alto e ampio. Sulle strade intorno a Marsiglia, la Svartpilen 801 ha dimostrato che non è necessario attaccare ogni curva con aggressività, la sua ciclistica invita a una guida più rilassata, che può risultare comunque efficace e divertente. Le sospensioni WP a lunga escursione assorbono con efficacia le irregolarità del terreno, permettendo una guida fluida anche quando si affrontano le curve più impegnative. In tutte le situazioni il motore svolge un ruolo importante, perché è caratterizzato da un'erogazione vigorosa e continua. Pesa solo 52 kg ed è dotato di due contralberi che riducono al minimo le vibrazioni su manubrio e pedane. Tra gli elementi positivi della parte meccanica vanno aggiunti gli intervalli di manutenzione a 15.000 km e la garanzia di quattro anni.

Come va, sospensioni

Husqvarna ha scelto per le sospensioni elementi di buona qualità, con una forcella a steli rovesciati da 43 mm, alla quale è collegato un ammortizzatore di sterzo. Sulla parte superiore degli steli sono presenti i comandi che assicurano una regolazione differenziata, la compressione a sinistra e l’estensione a destra. Il suo fine corsa è più progressivo, con una valvola idraulica per un maggiore comfort. I 140 mm di escursione hanno l’obiettivo di sottolineare l’impostazione scrambler, e rendere possibile la guida su percorsi sterrati non particolarmente insidiosi. L'ammortizzatore è sempre Wp, è regolabile nel precarico e nell’idraulica. Anche questo è pensato per un utilizzo offroad non estremo; ha un’escursione di 150 mm ed è montato direttamente sul forcellone in alluminio pressofuso.

Come va, comfort

La sella minimalista, ma comunque confortevole, almeno per chi guida, è a 820 mm da terra. Un’altezza accessibile praticamente a tutti, soprattutto considerando la sezione stretta della moto. Le ginocchia si inseriscono senza ostacoli negli incavi ricavati sui lati del serbatoio da 14 litri di capacità, senza essere spinte verso l’esterno. Le pedane sono arretrate e non troppo alte, e contribuiscono a spingere il busto verso l’avantreno, per una postura naturale. Meno ergonomicamente felice è invece l’alloggiamento per un eventuale passeggero. Il minimalismo dell’estetica si estende al reparto comandi, che risulta essere privo di inutili complicazioni. Lo schermo Tft da 5 pollici ha una grafica pulita, e il software risulta tra i più intuitivi del mercato, gestibile dal nuovo comando multidirezionale sulla parte sinistra. Si gestisce con facilità e il suo utilizzo può essere ulteriormente semplificato visualizzando le funzioni preferite. Naturalmente è possibile collegare il proprio smartphone per la navigazione e per ricevere notifiche. La Svartpilen è leggera, il peso dichiarato è di 181 kg e le manovre risultano agevoli, ma le inversioni di marcia possono essere complicate dal raggio di sterzata un po' troppo ampio.

Husqvarna Svartpilen 801: prova in città

L’ergonomia rilassata e la posizione di guida eretta offrono una buona visibilità e un controllo intuitivo, elementi essenziali in ambiente urbano. Nonostante la sua potenza, il motore si dimostra gestibile a bassi regimi, permettendo di muoversi agilmente anche nel traffico senza che il motore risulti in difficoltà. L’erogazione è infatti fluida anche sotto la soglia dei 3.000 giri in quarta, o addirittura in quinta, soprattutto se si sceglie la modalità di guida Rain. Il cambio quickshifter risulta morbido e preciso anche ad andature cittadine, ma è evidente che è sopra i 6.000 giri che il bicilindrico si dimostra più energico, spingendosi verso gli 8.000 giri senza rallentare la progressione.

Prova su strade extraurbane

Come è facile prevedere, è sulle strade extraurbane che la Svartpilen 801 offre il meglio di sé. La ciclistica ben bilanciata e le sospensioni a lunga escursione assicurano una guida stabile e confortevole, anche a velocità sostenuta. Compatta, leggera, agile e muscolosa, rivela mostra le sue capacità dinamiche, riuscendo a sorprendere nei tratti più tortuosi, dove evidenzia una notevole vivacità della parte anteriore. La manovrabilità è talmente elevata da non offrire subito confidenza quando si affrontano i tornanti a velocità ridotte. Una volta presa la mano la 801 fa capire che l’agilità superiore alla media della categoria, combinata con l'ergonomia, conferisce questa moto una notevole disinvoltura, oltre a precisione e aderenza. Gli 87 Nm di coppia impongono un notevole lavoro all’elettronica di bordo, già quando si supera la soglia dei 4.000 giri e l’erogazione si fa vigorosa. Tra le quattro modalità di guida, la Sport è la più gestibile se si sceglie una guida dinamica, con accelerazioni vigorose, mentre la mappa Dynamic è più secca nelle risposte, un po’ troppo per una guida su strade aperte al traffico. Street e Rain sono molto differenziate, con la seconda che oltre a essere pensata per la guida su fondi sdrucciolevoli e la più indicata per un impiego metropolitano.

Come va in autostrada

In autostrada, la Svartpilen 801 mostra un temperamento a due facce. Da un lato, il comfort di guida e l'ergonomia consentono di affrontare lunghi tratti, ma dall'altro, la mancanza di una protezione aerodinamica significativa può rendere la guida a velocità elevate meno confortevole. In pratica c’è solo un piccolo accenno di spoiler sopra il faro, che obiettivamente ha una resa superiore alle attese. Alle andature autostradali le vibrazioni non sono fastidiose, si possono avvertire sulle pedane, nella zona del serbatoio e sugli specchietti che rendono meno nitida la vista di ciò che accade dietro di noi. L’elasticità del bicilindrico è tale da permettere di riprendere a 5.500 giri in sesta, anche se scalando una marcia si ottiene chiaramente una progressione ancora più entusiasmante. Il comfort della sella aiuta ad affrontare lunghi tratti a velocità costante, ma non è una ragione per scegliere la 801 come moto per i lunghi viaggi, perché ama le curve.

In fuoristrada

L’impostazione scrambler non deve trarre in inganno, perché un manubrio largo, sospensioni con un’escursione superiore alla media delle naked e pneumatici intermedi non bastano per spingersi su percorsi avventurosi. Il manubrio è un po' basso e impedisce di avere una posizione di guida in piedi sulle pedane corretta, inoltre bisogna considerare che le ruote da 17 pollici ne fanno una moto più che altro adatta all’asfalto. Bisogna però considerare che potrebbe trovarsi a proprio agio su un tracciato poco tecnico, magari su un anello sterrato in stile dirt track. Gli pneumatici Pirelli MT60 RS e le sospensioni regolabili si adattano bene a terreni poco impegnativi, permettendo di esplorare sentieri sterrati in sicurezza, visto che l’agilità e il peso sono elementi che favoriscono la versatilità.

Il prezzo

La Svartpilen 801 non è solo un tributo al design e alla tecnologia, ma è anche un'affascinante compagna di viaggio in ambienti diversi. Con una combinazione unica di stile, comfort e adrenalina, può conquistare chi cerca un'esperienza di guida diversa dal normale, in città come su strade tortuose. Design e meccanica soddisfano gli esteti che privilegiano eleganza e carattere, senza dimenticare l'efficacia dinamica che regala divertimento. Il prezzo di 11.530 euro posiziona la naked austro-svedese nella fascia più alta del segmento. Bisogna però considerare che rispetto alla Duke equipaggiata con lo stesso motore e alla Yamaha MT-09,? l’Husqvarna appare più curata e con una dotazione di serie piuttosto completa.