la prova
Ducati Diavel V4: la prova della muscle bike italiana da 168 Cv
Interasse lungo, maxi gommone posteriore, sella bassa e arretrata: la Diavel ha tutte le carte in regola per essere definita una normale cruiser ma, se consideriamo l'altra met¨¤ del mazzo (dove, tra l'altro, sono nascosti tutti i jolly e gli assi), chiamarla cos¨¬ sarebbe riduttivo. Nel Dna di questa muscle bike ci sono tutti i geni e il know how della casa di Borgo Panigale, che ha sviluppato la ciclistica, il motore e l'elettronica come sui modelli pi¨´ sportivi in gamma. Con questa ricetta 2.0, nella sua pi¨´ che decennale storia, la Diavel ¨¨ diventata un'icona a due ruote. Per il 2023, per¨°, sono stati aggiunti nuovi ingredienti per rafforzare il piatto, primo tra tutti il motore V4 ereditato dalla sorella Multistrada. Per toccare con mano questa novit¨¤ siamo volati negli Emirati Arabi, dove l'abbiamo messa alla frusta su una delle strade pi¨´ belle al mondo, la Jabel Hafeet che, in meno di 20 km, si arrampica fino ad oltre 1.000 metri di quota tra rocce color sabbia e vista mozzafiato sul deserto.
Indice
Ducati Diavel V4: carattere da vendere
¡ª ?Un look fuori dagli schemi per questa moto che anche per il nuovo anno punta su un design ricercatissimo e dettagli curati. Il profilo superiore riprende quello di una naked, il frontale muscoloso con il puntale aggressivo si ispira a quello di una sportiva e le due linee che dalla parte anteriore convergono verso la coda rimandano al mondo delle custom. Nella zona posteriore ¨¨ in bella mostra il seducente maxi gommone 240\45 marchiato Pirelli Rosso III, messo in risalto da un cerchio da 17" diamantato di chiara ispirazione automobilistica per rafforzare l¡¯immagine della V4. ? proprio sul retro che si concentrano le attenzioni: i quattro scarichi ravvicinati puntano il cielo e il codino ingloba un moderno e insolito faro composto da una matrice di Led molto riconoscibile anche di notte.
Ducati Diavel V4: nuova ergonomia
¡ª ?A differenza di una normale cruiser, in sella alla Diavel non si ¨¨ sdraiati. Le pedane abbastanza arretrate per la categoria e il manubrio pi¨´ vicino al pilota permettono di trovare una posizione dinamica e confortevole, pensata per accogliere i motociclisti pi¨´ spilungoni ma anche chi ¨¨ pi¨´ basso di statura, merito anche della sella posta a 790 mm dal suolo che permette di appoggiare molto facilmente i piedi a terra. La cover monoposto ¨¨ di serie e, oltre alla seduta per il passeggero, nasconde anche le pedane secondarie e la maniglia per aggrapparsi: bastano per¨° pochi secondi per fargli prendere forma e godersi piacevoli gite in coppia.
Ducati Diavel V4: motore da sportiva
¡ª ?Come in passato, il progetto Diavel ruota attorno al motore. Sul model year 2023 debutta il V4 Gran Turismo che raggiunge quota 168 Cv a 10.750 giri/min: una bella dose di cavalleria ammaestrata da un pacchetto elettronico raffinatissimo (con ben quattro riding mode, Traction control, anti impennata e Abs Cornering) e dalla nuova tecnologia di disattivazione dei cilindri posteriori a basse velocit¨¤. Soluzione molto intelligente per contenere i consumi e ridurre il calore percepito dal pilota, ma soprattutto ben affinata per non far sentire la transizione di accensione dei quattro cilindri. Sotto i 4.000 giri/min, a bassa andatura, il motore ha una fluidit¨¤ impeccabile e un sound cupo, unica caratteristica che permette di capire quando ¨¨ attivo il sistema. Esattamente come sulla Multistrada, questo blocco lascia da parte la distribuzione desmodromica per le classiche molle di richiamo delle valvole, scelta tecnica che, a parit¨¤ di prestazioni, si traduce in grande affidabilit¨¤ sul lungo chilometraggio. La manutenzione ordinaria, infatti, ¨¨ programmata ogni 15.000 km e il controllo del gioco valvole a 60.000 km, valori che sicuramente fanno stare pi¨´ tranquilli i macinachilometri su due ruote.
Ducati Diavel V4: come va/1
¡ª ?Che la Diavel fosse una moto fuori dagli schemi, era gi¨¤ abbastanza chiaro, ma basta mettersi in sella per capire quanto. Infatti, se da un lato l'impostazione di guida seduta e rilassata invoglia a godersi il panorama ad un ritmo tranquillo e piacevole, dall'altro la ciclistica da vera Ducati conquista per le reazioni e il potenziale paragonabile a quello di una naked. Nonostante il passo lungo e il gommone posteriore, tra le curve ¨¨ un vero cannone: l'anteriore solido, abbinato a un freno molto modulabile, crea subito una forte connessione con il mezzo per aggredire le curve con grande decisione e affrontare cambi di direzione in un fazzoletto, qualit¨¤ enfatizzate dall'albero motore controrotante di derivazione MotoGP. Il V4 ¨¨ esplosivo, ma al tempo stesso garantisce un'erogazione lineare che aiuta a proiettarsi fuori dalle curve come sparati da una fionda, conquistati da una voce piena e un allungo degno di una supersportiva.
Ducati Diavel V4: come va/2
¡ª ?La luce da terra ridotta non permette agli smanettoni di divertirsi a sfiorare l'asfalto con il ginocchio ma, se ci trova nella condizione di grattare le pedane, allora vuol dire che la Diavel sta squillando il campanello d'allarme per avvisare che si ¨¨ abbondantemente sopra i limiti di velocit¨¤. Tutte queste qualit¨¤ mettono in risalto il know how tra i cordoli del brand di Borgo Panigale, ma sotto quelle forme cos¨¬ aggressive e muscolose si nasconde anche un agnellino pronto coccolare il guidatore tra una curva e l'altra. In modalit¨¤ Touring l'acceleratore ¨¨ meno aggressivo e permette di gustarsi una moto facile e coinvolgente, che invoglia a dipingere traiettorie pulite e a godersi la strada anche in coppia. Merito anche della grande riduzione di peso rispetto alla passata generazione: ben 13 kg in meno per un peso a secco di 211 kg, un valore che gli amanti delle custom non vedono neanche nei sogni¡
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Ducati Diavel V4: in conclusione
¡ª ?Una moto piacevolissima da guidare a basse andature che, di fronte a una strada "da piega", si trasforma in un'arma affilata e precisa per chi vuole sentire l'adrenalina nelle vene. Nella sua storia, la Diavel non ¨¨ mai stata cos¨¬ completa e bilanciata, merito di un affinato lavoro su ciclistica ed elettronica per ammaestrare il nuovo e apprezzatissimo V4, un motore che esalta ancora di pi¨´ la presenza nel segmento premium di questo modello. Premium come il prezzo: infatti, per mettersi in box questo gioiello di Borgo Panigale servono 26.390 euro f.c. e tra gli accessori, oltre a un pacchetto turismo con borse morbide, c¡¯¨¨ uno scarico racing che aumenta la potenza di 12 Cv e abbassa il peso di altri 11 kg.
Ducati Diavel V4 2023: pregi e difetti
¡ª ?Ecco cosa ci ¨¨ piaciuto e cosa meno della nuova ammiraglia di Borgo Panigale.
- Piace: il motore ha un'erogazione fluidissima ma, quando si richiede grinta, tira fuori tutti i muscoli; tra le curve la reattivit¨¤ ¨¨ paragonabile a quella di una naked; l'elettronica ¨¨ completissima e c'¨¨ tutto per divertirsi nel massimo della sicurezza.
- Non piace: il prezzo ¨¨ impegnativo, anche se rispecchia i contenuti premium del modello; peccato ci siano solo due tinte a listino, e la nera costa 300 euro in pi¨´.
Scheda tecnica
Ducati Diavel V4 2023
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