La Yamaha Ténéré 700 Extreme Edition morde gli sterrati come nessun'altra bicilindrica

Nessun compromesso: sella alta a 910 mm, corsa delle sospensioni maggiorata e una spiccata indole off-road per andare alle gare di Italiano Motorally o per farci del fuoristrada serio

Offrire qualcosa di specifico, già pronto per le gare o per il fuoristrada impegnativo con modifiche di serie: va in questa direzione la Yamaha Ténéré 700 Extreme Edition, una variante della T7 standard orientata fortemente all’off-road e disponibile da aprile a un prezzo di 11.899 euro f.c. Colei che ha lanciato (o meglio, rilanciato) il segmento delle enduro bicilindriche poco prima della pandemia, ora è “responsabile” del fatto che altri costruttori stiano seguendo e martellando in questo segmento. E grazie anche a iniziative come il Ténéré Challenge nel Campionato Italiano Motorally, la voglia di mixare adventouring e percorsi in fuoristrada più impegnativi ha spinto molti motociclisti ad apportare modifiche alla propria Ténéré, per renderla ancor più specifica all’utilizzo lontano dall’asfalto. Yamaha, che nel frattempo non è rimasta a guardare, offre ora un prodotto specifico: la Extreme Edition gode di tutto il necessario per caricare la moto sul carrello e presentarsi al via di una gara. O comunque di andare a fare del fuoristrada serio. Manca solo un treno di pneumatici artigliati a dovere e il pacchetto è poi completo: di serie ci sono le Pirelli Scorpion Rally Str, ottimo compromesso strada-fuoristrada.

Yamaha Ténéré 700 Extreme Edition: come è fatta

Detto delle "calzature", la Extreme Edition si differenzia da una Ténéré 700 standard per via dell’aumento della corsa delle sospensioni. La forcella – una Kayaba da 43 mm di diametro a steli rovesciati e regolabile in compressione, estensione e precarico – ha un’escursione di 230 mm, 20 in più rispetto alla base. E il monoammortizzatore posteriore, completamente regolabile, ha subìto lo stesso trattamento: +20 mm di escursione per 220 mm complessivi. Da ciò deriva una luce a terra maggiorata e a ciò si aggiunge una sella piatta dedicata a un’altezza di 910 mm (+35 mm dalla T7 base). Optional una sella rialzata con la quale si può arrivare fino a 930 mm, altezze da enduro specialistica. Parafango anteriore stile motocross, protezione in alluminio per il radiatore, pedane in titanio e cruscotto con Tft a colori in verticale e doppio trip stile Rally fanno della Extreme Edition una moto pronto-gara. Tanto più che il peso (205 kg in ordine di marcia) rimane invariato. Due le colorazioni: Icon Blue (blu) e Tech Kamo (nera).

Yamaha Ténéré 700 Extreme Edition: la tecnica

Nulla si innova sul fronte del propulsore: il bicilindrico parallelo frontemarcia CP2 Euro 5 da 689 cc, 73,4 Cv a 9.000 giri/min e 68 Nm di coppia a 6.500 giri/min è confermato sulla Extreme Edition. Assenti il ride by wire e il quickshifter, quest'ultimo disponibile (solo in innesto) sulla sorella Explore Edition, orientata ai viaggi. L’Extreme presenta dunque un cambio tradizionale a 6 marce. Il telaio doppia culla in acciaio lavora in sinergia con il forcellone oscillante a leveraggi progressivi, mentre il serbatoio (da 16 litri) è quello singolo della Ténéré 700, non quello doppio (da 23 litri complessivi) della World Raid. Doppio disco anteriore da 282 mm, disco singolo al posteriore da 245 mm.

Yamaha Ténéré 700 Extreme Edition: come va

Una trentina di km di sterrati nella zona del Lago Maggiore sono il banco di prova di questo primo assaggio della Yamaha Ténéré 700 Extreme Edition. Pronti via e si nota subito l’altezza della sella. Se la moto standard ha già una seduta di per sé alta, qui è estremizzata dalla sella piatta a 910 mm. Ai semafori, agli incroci e in tutti i momenti in cui si deve svoltare bisogna tener conto dell’altezza della sella se non si è alti almeno 185 cm, spostandosi con il sedere per toccare bene con un piede per terra e lasciando l’altra gamba penzolare dalla sella. Il baricentro della moto rimane piuttosto alto, confermando le sensazioni della Ténéré base e accentuandole con una luce a terra maggiore e delle sospensioni con 20 mm di corsa in più. Ma una volta innescata la seconda marcia, i problemi d’altezza spariscono e ci si gode la guida. La triangolazione sella-pedane-manubrio è probabilmente la migliore della categoria per la guida in piedi. Semplicemente non avremmo desiderato di spostare di un millimetro alcun componente – a differenza di qualche concorrente – tanto è azzeccata. Permette di guidare all’attacco o di passeggiare guardandosi attorno, ma tutto con le giuste distanze e proporzioni tra le articolazioni. Gran lavoro anche da parte delle sospensioni Kayaba: la moto risulta essere super stabile sul veloce, là dove con una bicilindrica si tende a chiudere il gas. Il motore, infine, non nasconde alcun segreto: il conosciuto CP2 si conferma tanto dolce quanto facile. In fuoristrada si ha a disposizione tutta la potenza necessaria, con un’erogazione fluida e molto amichevole ai bassi e medi regimi, senza mettere in difficoltà i neofiti agli alti regimi.

Yamaha Ténéré 700 Extreme Edition: in sintesi

La combinazione tra le modifiche apportate da Yamaha – volte a rendere ancor più estrema e pronta ad affrontare sterrati impegnativi la Ténéré Extreme Edition – e l’ergonomia in sella rendono questa nuova variante l’enduro stradale bicilindrica più vicina a una specialistica monocilindrica. Un ottimo compromesso tra elevate prestazioni in off-road, fruibilità quotidiana (con le Pirelli Scorpion Rally Str di serie, s’intende) e intervalli di manutenzione non così tanto frequenti come su di una specialistica. Insomma, è la declinazione più fuoristradistica che si possa trovare tra le enduro stradali, pensata per chi vuole correre o semplicemente sfidare se stesso con percorsi un po’ impegnativi. Lodevole la posizione in sella da in piedi, di facile interpretazione il motore, ma l’altezza della sella può mettere in difficoltà i piloti più bassi o chi è alle prime armi nel fuoristrada.

Yamaha Ténéré 700 Extreme Edition: pregi e difetti

Di seguito pregi e difetti della Yamaha Ténéré 700 Extreme Edition.

Piace

• Posizione di guida: in piedi è, ergonomicamente parlando, perfetta. In questo non la batte nessuno
• Sospensioni: la corsa maggiorata di forcella e mono, con relativa taratura, rendono la moto perfettamente stabile e gestibile anche quando le velocità si fanno importanti
• Prezzo: con 11.899 euro si ha una moto pronta alle gare e/o al fuoristrada serio, senza dover spendere quei 2-3-4 mila euro necessari per adattare una T7 classica

Non piace

• Altezza sella: 910 mm sono altezze da enduro specialistica o quasi. Per domarla nel lento servono equilibrio, tecnica e forza. Oppure essere alti minimo 185 cm