EICMA
MV Agusta Lucky Explorer 5.5, la nuova Elefant in formato mini: tutte le info
A Eicma 2021, nellĄŻambito del nuovo Lucky Explorer Project , MV Agusta non ha lanciato "solo" lĄŻannunciata tricilindrica 9.5. Al Salone di Milano il marchio di Schiranna ha dimostrato di voler entrare in grande stile nel segmento adventure, togliendo i veli anche ad un secondo modello dallĄŻimpostazione avventurosa: la 5.5, una moto che presentandosi come una sorta di sorella minore della sopracitata novemmezzo, che declina in formato "mini" lĄŻeredit¨¤ leggendaria della mitica Cagiva Elefant.
PARENTE DELLA TRK
ĄŞ ?Riguardo alla pi¨´ piccola delle due moto presentate, la 5.5, MV Agusta ¨¨ stata pi¨´ avara di informazioni. In quanto ad impostazione generale, il modello si presenta come una versione di cilindrata ridotta della 9.5, anche se il cerchio anteriore da 19 pollici e la scelta di pneumatici semi-tassellati giocano a favore di un utilizzo leggermente meno fuoristradistico. Sviluppata in stretta collaborazione con il partner cinese QJ, la "piccola" adventure di Schiranna ha nel suo Dna i geni della Benelli Trk 502, la vendutissima endurona che ha scalato le classifiche rilanciando furiosamente il marchio pesarese. Attenzione, per¨°, perch¨Ś elettronica, meccanica e ciclistica sono state sviluppate sulla base di specifiche ben precise: lo stesso propulsore ha visto crescere la cilindrata fino a 550 cc, un risultato ottenuto incrementando sia l'alesaggio (70.5 mm) che la corsa (71 mm), nellĄŻobiettivo di irrobustire ulteriormente la curva di coppia e garantire unĄŻerogazione piena e uniforme a tutti i regimi.
STILE E DOTAZIONE
ĄŞ ?Anche se sono numerosi gli elementi stilistici che accomunano i due modelli, la 5.5 rivendica una precisa autonomia rispetto alla sorella maggiore, anche in termini di design, a partire dai gruppi ottici con Drl a semicerchio ispirati chiaramente al doppio proiettore dellĄŻoriginale Elefant 900. Sul piano ciclistico, la "piccola" sfoggia un telaio misto in acciaio, una forcella anteriore a steli rovesciati e un mono ammortizzatore posteriore. La forza frenante ¨¨ invece affidata a due pinze radiali firmate da Brembo che mordono due dischi anteriori contenuti in un copridisco (ampiamente finestrato per garantire il flusso dĄŻaria necessario al raffreddamento). Come sulla 9.5, anche in questo caso il propulsore ¨¨ protetto da una robusta piastra para-motore che consente di affrontare a cuor leggero anche gli sterrati pi¨´ impegnativi.
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