CONCEPT
Cyclone RA9 concept, la supernaked di Zhongshen ha un cuore Aprilia
Allo stand di al Cima 2021, oltre alla nuova RX850 motorizzata con un bicilindrico di derivazione Norton, il marchio cinese ha presentato un prototipo molto interessante, il concept di una naked spiccatamente sportiva denominato. La moto, una show bike caratterizzata da forme volutamente appariscenti ed estreme, nasconde alcune componenti ¡°celebri¡±, su tutti un V2 di 90 gradi che deriva direttamente dai bicilindrici Aprilia.
IL LEGAME CON PIAGGIO
¡ª ?Ormai i brand cinesi stanno inesorabilmente colmando il gap tecnologico con i costruttori europei, talvolta anche beneficiando della partnership con i marchi di casa nostra. In questo senso la Cyclone RA9 non ¨¨ solo l¡¯ennesima dimostrazione dei passi avanti compiuti dai colossi con gli occhio a mandorla, ma anche delle ricadute positive che le partnership sino-europee hanno sull¡¯industria motociclistica della Repubblica Popolare Cinese : la sportivissima nuda vista a Chongqing ¨¨ stata infatti realizzata in collaborazione con Piaggio, un gruppo gi¨¤ da tempo coltiva i legami con Zhongshen Motorycle e che ha dato il suo energico contributo tecnico nella nascita di questa concept.
SINO-VENETA
¡ª ?Basta un'occhiata per rendersi infatti conto che il bicilindrico della RA9 presenta fattezze conosciute: sostanzialmente un propulsore Aprilia, il V2 di 90 gradi ¨¨ strettamente derivato da quello montato in passato da Shiver e Dorsoduro, due moto ormai non pi¨´ presenti nel listino della casa di Noale. Maggiorata fino a 987 cc, la versione montata sulla Zhongshen eroga 113 Cv a 9.500 giri/min, in luogo dei 95 Cv sprigionati dall¡¯896 cc delle cugine venete. Anche il telaio in cui ¨¨ incastonato, a ben guardare, ¨¨ lo stesso chassis misto condiviso dalle Aprilia sopracitate, sebbene la casa dichiari un peso inferiore alle ¡°antenate¡±: 215 kg contro 218 kg, a favore della cinese.
LA COMPONENTISTICA
¡ª ?Modifiche importanti a livello ciclistico riguardano il retrotreno, che in questo caso sfoggia uno scultoreo forcellone monobraccio laddove Shiver e Dorsoduro condividevano invece un pi¨´ classico doppio braccio. Imponente e molto scenografico lo scarico sottocoda, che come il mastodontico cerchio posteriore da 240 mm che difficilmente potr¨¤ venire confermato su un eventuale modello di produzione. La sospensione anteriore ¨¨ invece una pi¨´ consueta forcella a steli rovesciati Kayaba, mentre i freni sono firmati dalla spagnola J.Juan.
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