Sta per tornare la Suzuki Hayabusa, la moto icona della velocit¨¤ che costrinse le case giapponesi ad auto-limitare i propri bolidi a 300 km/h. La presentazione ¨¨ prevista per inizio febbraio
Falco Pellegrino, come il rapace pi¨´ veloce del Mondo, capace di abbattere il muro dei 300 km/h in picchiata e forse ¨C come ritengono alcuni studiosi ¨C di avvicinarsi addirittura a quota 400. O, se siete appassionati di aviazione, come il Nakajima Ki-43, un caccia giapponese della Seconda Guerra Mondiale che prima di lei si ¨¨ ispirato nel nome al letale falconide dal piumaggio maculato. Stiamo parlando della Regina della velocit¨¤, la moto che forse pi¨´ di ogni altra evoca negli appassionati l¡¯emozione dei trecento all¡¯ora: la Suzuki Hayabusa, bolide a quattro cilindri che la casa di Hamamatsu lanci¨° nel 1999 per battere Cbr 1100 SuperBlackbird e Ninja ZX-12R, la concorrenza firmata rispettivamente Honda e Kawasaki. Ora, a distanza di qualche anno dalla su uscita di scena, la ¡®Busa si prepara a tornare, per riprendersi lo scettro che le spetta. Quello di moto pi¨´ veloce del Mondo.
VELOCE COME IL VENTO
¡ª ?? quanto si intuisce dall¡¯ultimo video teaser pubblicato da Suzuki sui propri canali social, un brevissimo filmato che pur mostrando quasi nulla della nuova moto lascia pochi dubbi riguardo al prodotto in questione e alla sua destinazione. Nel video si sente il rumore di un quattro cilindri e si vede un missile a due ruote sfrecciare su un tracciato ad alta velocit¨¤. La sagoma ¨¨ la quella della Hayabusa, con il suo ampio cupolino anteriore dotato di faro singolo e il suo abbondante codone dalle forme sinuose e aerodinamiche. Il family feeling, dunque, sembra rispettato, anche se ovviamente ¨¨ passata tanta acqua sotto i ponti e anche lei ¨¨ stata costretta ad aggiornarsi.
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EVOLUTA
¡ª ?Arriva ovviamente un nuovo motore Euro 5, che avr¨¤ con grande probabilit¨¤ i ¡°canonici¡± quattro cilindri e non meno di 1.300 cc di cilindrata. Sui cavalli non ¨¨ il caso di sbilanciarsi, ma ¨¨ plausibile aspettarsi una potenza non inferiore a quella erogata dalle principali maxi-sportive da 1.000 cc, diciamo circa 200 cavalli. Rispetto alle sue progenitrici, la Gsx 1300 R originale e il suo restyling del 2008, la nuova Hayabusa sfogger¨¤ un¡¯elettronica di ultima generazione, forse addirittura pi¨´ evoluta di quella che attualmente pu¨° vantare l¡¯ammiraglia sportiva della Casa ¨C la Gsx-R 1000 R. Decisamente probabile la presenza di una piattaforma inerziale e di tutto il pacchetto di aiuti che ci vogliono per gestire potenze di questo calibro, come controllo di trazione, anti-impennata, cambio quickshifter e i soliti riding mode.
SPORT-TOURER DA SPARO
¡ª ?Oggi come allora non si tratter¨¤ di una sportiva pura, ma di una sorta di sport-tourer anabolizzata in grado di assicurare prestazioni da capogiro e un comfort adeguato anche alle altissime velocit¨¤. All¡¯epoca, a cavallo tra gli Anni Novanta e Duemila, assistemmo al boom delle turistiche ¡°da sparo¡±, una corsa al record che costrinse le case giapponesi a scendere a patti per limitare (almeno teoricamente) la velocit¨¤ massima dei propri bolidi, in un gentlemen¡¯s agreement che castr¨° i 312 km/h dell¡¯Hayabusa prima serie (il limite imposto fu, simbolicamente, di 299 km/h). Lanciata nel 1999, la prima ¡®Busa poteva contare su una raffinata aerodinamica e sui 175 cavalli del suo 1.3 litri, una potenza decisamente elevata per l¡¯epoca. Aggiornata dopo l¡¯accordo tra le Quattro Sorelle giapponesi, la Gsx 1300 R fu sottoposta ad un rinnovamento completo tra il 2007 e il 2008, e venne pensionata in seguito all¡¯introduzione delle normative antinquinamento Euro4. Ma ora il lontananza si sente gi¨¤ l¡¯urlo di un quattro-in-linea: non resta che aspettare il 5 febbraio, data prefissata per il grande ritorno del Falco.
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