Completato a Reggio Emilia il restauro di un esemplare del capolavoro del made in Italy, simbolo dei trionfi di Agostini. Coster¨¤ circa 150mila euro
(Ndr: l¡¯intervista nel video di questa pagina ¨¨ stata realizzata precedentemente al manifestarsi dell¡¯epidemia di coronavirus). ? un¡¯icona del Made in Italy a due ruote, la MV Agusta 750 Sport, che ha segnato la storia delle moto stradali negli anni Settanta. A Reggio Emilia ¨¨ appena terminato il restauro di uno dei primi esemplari meglio conservati, una MV Agusta 750 S del 1972 . ¡°Un restauro conservativo - ci racconta Morris Pellizzoni, Responsabile Moto di Ruote da Sogno - ¨¨ stata usata pochissimo, abbiamo riverniciato il telaio ma parti fondamentali come il serbatoio erano integre¡±. Sono gli anni delle grandi battaglie in pista fra costruttori come Ducati, Moto Guzzi, Triumph, Norton, Bmw, Laverda, con piloti del calibro di Spaggiari, Duscombe, Brambilla, Madracci, Findlay, Phil Read, Peter Williams, D?hne, Butenuch, Augusto Brettoni. Ma sono soprattutto gli anni di Giacomo Agostini, il recordman ancora oggi imbattuto, che con MV Agusta ha scritto l¡¯epopea delle corse a due ruote.
LEGGI ANCHE
il motore e le performance
¡ª ?La MV Agusta 750 Sport viene prodotta in due serie dal 1970 al 1974, in poco pi¨´ di 1000 esemplari: bella e raffinata nella filosofia costruttiva ma meno performante rispetto ad altre moto di pari cilindrata di quel periodo, doveva essere nelle intenzioni del conte Domenico Agusta un simbolo dell¡¯esclusivit¨¤ delle moto italiane nel mondo. Monta un motore 4 tempi, 4 cilindri, da 69 CV a 7.900 giri/min, con testa e cilindri in lega leggera e canne in ghisa riportate, e velocit¨¤ massima di 220 km orari circa. La trasmissione ad albero cardanico era stata decisa dal Conte Agusta, e molti gli contestarono che non fosse proprio la pi¨´ adatta su una moto del genere, forse pi¨´ utile su una potente gran turismo che su una sportiva. La distribuzione era a due valvole in testa per cilindro e il propulsore bialbero ad ingranaggi era direttamente derivato da quello delle MV da Gran Premio.
cala il sipario sulla 750S
¡ª ?Dopo la morte del Conte Agusta nel 1971 iniziano le prime difficolt¨¤ economiche del costruttore, e il prezzo da pagare per l¡¯accordo del 1973 fra l¡¯Agusta e l¡¯EFIM -Ente Finanziamento Industria Manifatturiera - per risollevare le sorti dell¡¯azienda ¨¨ il disimpegno di Agusta dal settore motociclistico per tornare a concentrarsi sugli elicotteri. Nel frattempo, nel 1974, la 750 Sport lascia il posto all¡¯ultima evoluzione della quattro cilindri, la 750 S America pi¨´ performante e aggiornata esteticamente, nata su richiesta dell¡¯importatore americano prima dell¡¯epilogo pi¨´ triste al Salone di Milano del 1977, quando lo stand MV viene lasciato vuoto.
LEGGI ANCHE
il restauro e il prezzo
¡ª ?¡°Questa MV Agusta 750 S ¨¨ una delle moto italiane pi¨´ ricercate sul mercato dai collezionisti - spiega lo specialista Morris Pellizzoni - non solo perch¨¦ rappresenta gli ultimi anni della pi¨´ gloriosa casa motociclistica europea (75 titoli iridati dal 1952 al 1974) ma anche perch¨¦ ¨¨ arrivata ai giorni nostri praticamente intatta¡±. E non a caso la quotazione si aggira sui 150.000 euro.
? RIPRODUZIONE RISERVATA