primo test
L'attesa ¨¨ finita, ecco come va la Bmw R 1300 GS
Dire che sia la moto pi¨´ attesa dell¡¯anno non ¨¨ azzardato, perch¨¦ inesorabilmente dalle scelte fatte da Bmw per la GS di ultima generazione dipender¨¤ l¡¯indirizzo nel futuro prossimo di molte delle sue rivali. Ha fatto parlare molto di s¨¦, e le immagini circolate in anticipo sui tempi previsti per il lancio hanno contribuito ad alimentare le discussioni su quelle che sono le linee guida di una moto che eredita un ruolo pesante, interpretato in chiave che per alcuni versi rappresenta un ritorno all¡¯antico, alla ricerca di compattezza e leggerezza, compatibilmente con quelle che sono le caratteristiche di una moto che da anni rappresenta il concetto ideale di viaggiatrice in grado di adattarsi a ogni occasione e a ogni tipo di terreno. Ma dopo tante chiacchiere ¨¨ finalmente arrivato il momento di salire in sella e cominciare a capire che cosa sia veramente cambiato, e quali saranno gli elementi che potrebbero prolungare nel tempo il ruolo di regina del mercato.
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la coda si evolve
¡ª ?Se la parte anteriore colpisce da punto di vista estetico per il nuovo gruppo ottico con una nuova e inconfondibile firma a X, ¨¨ la coda dove si ¨¨ concentrata buona parte del lavoro di sviluppo, anche se ¨¨ veramente difficile scegliere da dove cominciare a raccontare in che cosa sia cambiata la GS, oltre all¡¯incremento di cilindrata fino alla soglia dei 1.300 cc, ottenuto con un motore che risulta pi¨´ corto e pi¨´ leggero. Quel che ¨¨ certo ¨¨ che con le numerose opzioni che Bmw offre ai clienti per personalizzare i quattro allestimenti non facilitano certo la scelta. Perch¨¦ se fino a ieri le opportunit¨¤ per costruirsi una moto su misura erano ampie, oggi raggiungono livelli che non ¨¨ azzardato definire maniacali. Si pu¨° per esempio scegliere di avere il faro anteriore standard, con 21 led, oppure quello Pro che dispone di un numero pi¨´ che doppio, 47. Inoltre ci sono due opzioni di cupolino, Sport o alto, con o senza convogliatori, due diversi tipi di leva del freno posteriore e, naturalmente, quattro tipi di sella, con altezze comprese tra 820 e 870 mm da terra.
un invito a viaggiare
¡ª ?Come anticipato, ¨¨ la zona dietro a chi guida che assicura le maggiori possibilit¨¤ di adattare la GS a quelle che sono le esigenze in termini di comfort, peso e capacit¨¤ di carico. Le combinazioni sono davvero molte, perch¨¦ si va dalla coda sportiva per un uso in fuoristrada senza passeggero, a una coda da turistica di razza, con una porzione di sella decisamente accogliente per chi ¨¨ trasportato, e un set di borse che rivoluziona quelli che sono stati fino a oggi gli standard di borse e bauletti. Rimane, ma ¨¨ stato modificato, il sistema che consente di ampliare o ridurre la capacit¨¤ di carico, con un dispositivo che non si limita a due posizioni, ¨¨ continuo. Poi si aggiunge l¡¯elettrificazione attraverso contatti integrati nei sistemi di attacco, che portano in dote una luce di cortesia, prese Usb per la ricarica di ogni tipo di dispositivo elettronico, e soprattutto la chiusura centralizzata, che fino a oggi era una prerogativa delle K 1600 con borse integrate. Le capacit¨¤ di carico sono comprese tra 25 e 32 litri per la borsa sinistra, 24 e 30 per quella destra, e 28 e 36 per il top case, mentre per quanto riguarda il peso, le omologazioni consentono 10 kg per ogni borsa e 6 per il bauletto.
ruote a razze o a raggi
¡ª ?Il serbatoio da 19 litri ¨¨ in alluminio e mantiene un ruolo fondamentale nell¡¯estetica della GS. Sale pi¨´ dolcemente dall¡¯attacco con la sella e pu¨° essere rivestito nella parte superiore con una fascia di morbido materiale, lo stesso usato per il rivestimento della sella, una soluzione che idealmente ricorda lo stile delle moto offroad professionali, e ha il compito di preservare la verniciatura in una zona soggetta a sfregamenti e graffi. Determinante ¨¨ anche il compito delle ruote, sempre con dimensioni da 19 e 17 pollici, con cerchi a razze o a raggi a seconda degli allestimenti: i primi sono una caratteristica delle GS standard e della versione Triple Black, i secondi fanno invece parte della dotazione base delle pi¨´ avventurose Trophy e Tramuntana.
dall'esa al dsa
¡ª ?Un altro aspetto sul quale Bmw ha concentrato gli sforzi per dare vita a una moto che fosse realmente di nuova generazione ¨¨ il reparto sospensioni. Gi¨¤ in passato le GS potevano disporre della regolazione elettronica Esa, che oggi si ¨¨ evoluto e trasformato in Dsa, con funzioni ancora pi¨´ sofisticate. Anche in tema di sospensioni la GS 1300 assicura un numero di opzioni che non semplifica certo la scelta: si pu¨° infatti avere un equipaggiamento standard, sfruttare il dispositivo Dsa, preferire l¡¯impostazione Sport, o ancora la soluzione Adaptive, non nuova in assoluto ma comunque pratica e interessante, che varia automaticamente di 30 millimetri l¡¯altezza della moto in funzione della velocit¨¤. L¡¯obiettivo ¨¨ chiaramente quello di rendere pi¨´ agevole, tramite la variazione del rapporto del passo delle molle delle sospensioni, il contatto con il terreno da fermi o a bassa velocit¨¤. Mentre sopra i 50 km/h raggiunge l¡¯altezza maggiore, per consentire di sfruttare tutta l¡¯escursione disponibile.
cura dimagrante
¡ª ?I tedeschi sottolineano che il motore non ¨¨ semplicemente cresciuto di cilindrata, ¨¨ stato reso anche pi¨´ compatto, al fine di rendere meglio sfruttabile l¡¯incremento di prestazioni grazie a una moto pi¨´ agile e meglio bilanciata. Se il collaudato sistema di raffreddamento misto aria/liquido rimane una caratteristica che collega la 1250 alla 1300, non ci sono altri componenti del boxer che legano direttamente le due moto. L¡¯aumento di cilindrata non ¨¨ stato ottenuto semplicemente incrementando l¡¯alesaggio a 106,5 mm, ma lavorando contemporaneamente sulla corsa, che ¨¨ stata ridotta a 73 mm. Il risultato ¨¨ naturalmente quello di avere ottenuto il boxer pi¨´ potente (non quello di maggiore cilindrata, perch¨¦ il primato rimane saldamente nelle mani del motore della R 18) nella storia Bmw, con 143 CV. A fare la differenza ci sono quindi 9 CV in pi¨´, supportati da una maggiore elasticit¨¤ che deriva da 149 Nm, sei in pi¨´ rispetto al recente passato, disponibili a 6.500 giri. Se si considera il solo motore, il peso ¨¨ stato ridotto di 3,9 kg, che salgono a 6,5 considerando anche gli organi della trasmissione. Restano invece pressoch¨¦ invariati i valori relativi ai consumi di carburante e delle emissioni di CO2, rispettivamente di 4,8 l/100 km e 110 g/km.
quattro riding mode
¡ª ?Un ruolo importante ¨¨ svolto dall¡¯elettronica, presente in tutti i reparti, a cominciare dagli Adas gestiti dal radar (optional) che ha di fatto preso il posto del classico gruppo ottico posteriore, trasferito in quelli che sembrano semplici indicatori di direzione. La dotazione pi¨´ completa di dispositivi per la sicurezza, che comprende tra l¡¯altro il cruise control adattivo, ¨¨ disponibile con l¡¯Innovation Package, uno dei quattro pacchetti predefiniti, declinati anche nelle varianti Dynamic, Touring e Comfort. Per tutte le R 1300 GS sono invece quattro le modalit¨¤ di guida, con il programma Enduro che si aggiunge ai classici Road, Rain ed Eco, della 1250.
Oltre a questi c'¨¨ la possibilit¨¤ di aggiungere i tre ulteriori riding mode Pro che fanno parte del Dynamic Package. Come indica senza possibilit¨¤ di fraintendimenti il nome, il riding mode aggiuntivo ¨¨ espressamente concepito per favorire la guida in fuoristrada in termini di gestione della potenza, della coppia e dell¡¯intervento dell¡¯Abs, che di norma agisce su tutti i dischi, indipendentemente dal comando utilizzato. La dotazione comprende anche il dispositivo di assistenza alla frenata di emergenza, che lavora su tre livelli, prima avvertendo con un segnale sonoro, poi con frenate appena accennate e infine offrendo il massimo potere frenante in presenza di un ostacolo. Ma, a differenza di quanto avviene per le auto, l¡¯elettronica non rimpiazza chi guida se non si agisce su leva o pedale. Sempre in termini di elettronica, Bmw ha scelto di modificare le modalit¨¤ di gestione delle impostazione tramite la manopola e i comandi sul manubrio, con l¡¯obiettivo di rendere pi¨´ intuitiva la scelta delle varie opzioni.
come va offroad
¡ª ?La sorte ci ha offerto di effettuare il primo incontro ravvicinato con la GS dell'ultima generazione su un percorso sterrato, parzialmente ricavato all'interno di una cava, integrato da spettacolari strade sterrate sulle colline andaluse. La moto che Bmw ha scelto di affidare ai giornalisti per il primo contatto era una Trophy equipaggiata con sospensioni Dsa e pneumatici Metzeler Karoo 4. Si tratta sicuramente della configurazione che pi¨´ di altre consente di affrontare la guida offroad poich¨¦ rappresenta il miglior compromesso possibile per chi non si vuole limitare a guidare su semplici strade sterrate. La prima sensazione che la moto trasmette ¨¨ quella di un approccio pi¨´ semplice rispetto al passato, favorito dalle dimensioni compatte. La sella a 850 mm da terra contribuisce a mettere a proprio agio, e se necessario ¨¨ possibile modificare la posizione in sella intervenendo sull'altezza del manubrio, intervenendo sui riser modulari che permettono varie soluzioni.
Il motore sembra avere perso un po' della proverbiale gestibilit¨¤ ai bassi regimi, per guadagnare un'erogazione ancora pi¨´ piena ai medi, senza tuttavia alterare la possibilit¨¤ di muoversi con un filo di gas e garantire se necessario lo spunto che serve per muoversi un single track con fondo sconnesso. Il riding mode enduro ¨¨ stato concepito per un fuoristrada poco impegnativo, rappresentato perlopi¨´ da strade bianche, mentre se ci si vuole avventurare su fondi pi¨´ impegnativi, con pendenze pi¨´ accentuati e con pietre smosse ¨¨ necessario utilizzare la modalit¨¤ optional Enduro Pro. In caso contrario il controllo di trazione taglia troppo presto l'erogazione, soprattutto se si viaggia in prima marcia. Un notevole aiuto arriva dalle sospensioni elettroniche Dsa: l'intervento automatico e personalizzabile sul rapporto della molla garantisce un setup che va ben oltre le aspettative.
come va su strada
¡ª ?La compattezza apprezzabile in fuoristrada ¨¨ un elemento naturalmente gradito anche quando si guida su asfalto, dove la sensazione di confidenza ¨¨ ancora pi¨´ immediata rispetto a quanto accadeva con le serie precedenti, indipendentemente dal tipo di pneumatici montati. Il motore mantiene il caratteristico suono dei cilindri contrapposti, ma ¨¨ pi¨´ ovattato, pi¨´ asettico, al punto da far percepire maggiormente la rumorosit¨¤ che deriva dalla rotazione degli organi interni, soprattutto quando si viaggia a bassa velocit¨¤ con marce alte inserite. Ma il salto generazionale rispetto ai livelli gi¨¤ elevati del recente passato ¨¨ evidente. Il motore ¨¨ molto pi¨´ generoso ai medi regimi e spinge con decisione a partire dai 5.000 giri, una soglia che di norma non si supera quando si viaggia in relativo relax, perch¨¦ l'erogazione piena invita a cambiare prima. E, a proposito di cambio, un miglioramento si percepisce anche nel funzionamento del dispositivo quick shift che ha acquisito maggiore precisione e velocit¨¤, soprattutto salendo con le marce. Tuttavia pi¨´ che l'aumento di potenza e coppia ¨¨ il telaio a offrire la percezione di un importante passo in avanti, perch¨¦ si sente che l'equilibrio generale raggiunto va oltre le aspettative. I 200 km percorsi sono indubbiamente un antipasto, ma la sensazione ¨¨ che la nuova R 1300 GS possa soddisfare chiunque, indipendentemente dall'andatura. Nel misto ci si sente a proprio agio, grazie alla totale assenza di quell'effetto on off che spesso caratterizza le moto con trasmissione a cardano quando in curva si parzializza l'apertura del gas. Se gi¨¤ in modalit¨¤ Road la stabilit¨¤ ¨¨ garantita privilegiando il comfort, basta passare in Dynamic per percepire un deciso cambio di passo, senza che le risposte delle sospensioni possano apparire troppo secche. Le opportunit¨¤ per costruirsi una GS su misura, partendo dai 20.850 euro, non mancano di certo, le soddisfazioni sono garantite, ma per farlo ¨¨ meglio farsi guidare nelle scelte, perch¨¦ le opzioni sono davvero tante e orientarsi non ¨¨ assolutamente semplice, visto che nessuno impedisce (al contrario molti lo richiedono molti clienti lo chiedono) di montare le borse complete di chiusura centralizzata elettrica sulla versione Trophy.
quattro livelli di sospensioni
¡ª ?Sono quattro i livelli che Bmw propone ai clienti della nuova generazione GS in tema di sospensioni: standard, Dsa, Adaptive e Sport. Il primo sfrutta le soluzioni che distinguono le boxer della Casa tedesca da tutte le concorrenti, vale a dire gli schemi Telelever e Paralever, che per l¡¯occasione sono stati ulteriormente evoluti. L¡¯elemento anteriore, ora definito Evo Telelever, ¨¨ ispirato alla soluzione che anni fa era stata applicata alla HP2 Sport, con il ponte superiore della forcella ancorato direttamente agli steli. Anche il Paralever posteriore si ¨¨ evoluto in Evo grazie a una serie di aggiornamenti che prevedono un braccio oscillante pi¨´ lungo, meno inclinato e con un collegamento pi¨´ rigido al telaio, oltre a un¡¯escursione di 200 millimetri. Questa configurazione ¨¨ chiaramente la pi¨´ economica, riservata ai motociclisti pi¨´ ¡°puri¡±, che apprezzano una guida classica e senza interferenze di natura elettronica. Il secondo livello ¨¨ costituito dalle sospensioni Dsa (Dynamic Suspension Adjustment), che fanno parte del pacchetto opzionale Dynamic, in listino a 1.650 euro unitamente al cambio shift assistant Pro, alle tre modalit¨¤ di guida aggiuntive Pro e alla frenata sportiva. Evoluzione del precedente sistema Esa, modifica le dinamiche di funzionamento arrivando a variare il rapporto delle molle delle sospensioni in modo autonomo o secondo le preferenze impostate da chi guida. Gli effetti si fanno sentire su strada, ma soprattutto sui percorsi pi¨´ impegnativi, dove le risposte di una moto che pesa 237 kg in ordine di marcia si avvicinano a quelle di moto professionali. Nuova ¨¨ la funzione adattiva, che prevede un sovrapprezzo di 550 euro, e rappresenta un aiuto nelle situazioni pi¨´ difficili. Il sistema abbassa automaticamente di 3 cm le sospensioni, portando l¡¯altezza della sella a 820 mm, quando la moto ¨¨ ferma o viaggia a bassa velocit¨¤ con il riding mode per il fuoristrada inserito, ma la funzione pu¨° anche essere inserita anche manualmente con le altre modalit¨¤ di guida. L¡¯obiettivo ¨¨ quello di permettere di poggiare pi¨´ agevolmente i piedi a terra in fase di manovra o nei tratti fuoristradistici pi¨´ delicati, dove l¡¯altezza pu¨° rappresentare un ostacolo in pi¨´. Una volta superata l¡¯emergenza, e raggiunta una velocit¨¤ di 50 km/h, l¡¯altezza torna ai livelli standard, recuperando i 3 cm. Questa opzione ¨¨ dedicata a chi ha bisogno di un aiuto aggiuntivo in caso di uso pi¨´ avventuroso, magari con bagagli e passeggero, mentre i fuoristradisti pi¨´ smaliziati continueranno a preferire la taratura offroad pi¨´ sportiva, che costa 360 euro e assicura le maggiori escursioni in ogni condizione di guida.
si parte da 20.850 euro
¡ª ?L¡¯allestimento che consente di accedere alla gamma boxer 1300 GS ¨¨ quello definito Pure, che costa 20.850 euro e comprende tra l¡¯altro i quattro riding mode principali, il proiettore a Led, le manoipole riscaldabili, il cruise control, l¡¯Integral Abs Pro, i sistemi Dtc, Dbc, Msr e Rdc, oltre alla connettivit¨¤ a al sistema di chiamata d¡¯emergenza intelligente. Le colorazioni disponibili sono quattro. Per accedere alla versione Trophy, con cerchi a raggi incrociati e pneumatici tassellati, la pi¨´ fuoristradistica della famiglia, ¨¨ richiesto un supplemento di 850 euro. La stessa cifra ¨¨ richiesta per la variante Triple Black che, come indica chiaramente il nome, sfrutta l¡¯effetto cromatico e il contrasto di tre differenti tonalit¨¤ di nero. Un supplemento maggiore, di 2.800 euro, ¨¨ invece richiesto per il quarto allestimento, denominato Style Option 719 Tramuntana, il pi¨´ esclusivo e curato nei dettagli.
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