Zero emissioni
Moto elettriche: un futuro a due ruote non ancora (pienamente) accettato
Se il mercato dellĄŻauto si tinge velocemente di verde, quello a due ruote non ha ancora preso la scossa. Quella elettrica, sĄŻintende. Mentre lĄŻindustria a quattro ruote spinge con forza verso la mobilit¨¤ pulita, quella motociclistica appare pi¨´ tradizionalista. Non mancano le proposte alternative, scooter soprattutto, ma dal momento che il legislatore sembra guardare da unĄŻaltra parte, e tutti sanno quanto pesino le decisioni politiche in materia, il motociclista si tiene ben stretta la sua moto a benzina. Le moto dĄŻaltra parte godono ancora (ma fino a quando?) di unĄŻimmagine positiva. Inquinano meno, perch¨Ś in linea di massima consumano meno e perch¨Ś sono molte di meno, rispetto alle quattro ruoteĄ Nella lotta alla CO2, insomma, non viene considerato determinante contrastarle e addirittura costituiscono un aiuto. Ci¨° non significa che lĄŻidillio durer¨¤ in eterno.
Un primo sguardo allĄŻelettrico
ĄŞ ?Nel frattempo lĄŻindustria di settore osserva, ogni tanto azzarda un modello per saggiare il terreno, ma il business ¨¨ limitato a piccoli costruttori. I grandi marchi restano apparentemente freddi, tuttĄŻal pi¨´ tiepidi. Piaggio ha lanciato tre anni fa una versione alla spina della Vespa e da poco ¨¨ arrivato anche il piccolo One, Bmw aveva gi¨¤ messo in listino uno scooterone a batteria, persino Harley-Davidson nella sua diversificazione strategica della gamma ha azzardato un modello elettrico (la LiveWire) che per¨° non ha sfondato (ci¨° non toglie che Milwaukee continui a crederci tanto da aver creato una divisione apposita). I giapponesi stanno alla finestra e anche se qualcosa sembra muoversi (si vocifera di uno scooter Yamaha, addirittura di una moto Kawasaki, mentre Honda sta preparando due modelli), il settore ¨¨ ben lontano da un vero e proprio boom elettrico. I costruttori specializzati rappresentano una nicchia e anche se i numeri di vendita crescono (ad aprile + 123% rispetto al 2019) parliamo di poche migliaia di unit¨¤ (2.798 nei primi quattro mesi). Per¨° (cĄŻ¨¨ sempre un per¨°Ą) il futuro ¨¨ tutto da decifrare.
Si crede poco nella moto elettrica
ĄŞ ?La tendenza generale, la ventata ambientalista che soffia da tempo, spinge per una mobilit¨¤ il pi¨´ possibile pulita. Questo comporta la progressiva rinuncia ai motori a combustibile. Le due ruote fino a quando potranno resistere a questo cambiamento? In sostanza che moto guideremo tra ventĄŻanni? Strutturalmente le moto si prestano poco alla motorizzazione elettrica. O meglio, lĄŻelettrificazione si pu¨° senzĄŻaltro fare, ma a scapito del peso dovuto alle batterie, dellĄŻautonomia e anche dellĄŻestetica che non ¨¨ un aspetto secondario considerando la componente prevalentemente ludica della moto. Le moto elettriche esistono, persino da fuoristrada, ma restano oggetti per veri cultori del genere. LĄŻauto, va da s¨Ś, si presta molto meglio, tantĄŻ¨¨ vero che a prima vista ¨¨ difficile accorgersi della differenza tra un modello a batteria e uno tradizionale. Con le motociclette non ¨¨ cos¨Ź.
Largo agli scooter elettrici
ĄŞ ?Ecco perch¨Ś sembra esserci pi¨´ margine di sviluppo con gli scooter, pi¨´ adatti a ospitare gli accumulatori che ancora rappresentano lĄŻingombro principale. E questo spiega la nascita del consorzio giapponese (a cui hanno aderito Piaggio e Ktm) per creare un sistema comune di batterie intercambiabili. Ma ¨¨ lĄŻunico sussulto di un settore che non ha ancora fatto uno vero scatto avanti tecnologico, come ¨¨ avvenuto in campo auto dove gli investimenti stellari del settore hanno prodotto soluzioni e modelli gi¨¤ parecchio avanzati. LĄŻindustria delle due ruote non possiede certo lo stesso potenziale e quindi lĄŻevoluzione, quando sar¨¤ necessaria e non pi¨´ rinviabile, sar¨¤ presumibilmente pi¨´ lenta e limitata. Sperando per allora che anche il pubblico sia culturalmente pronto al passo. Secondo un sondaggio inglese, i biker britannici sarebbero disponibili a comprarsi una moto elettrica, nel 50% dei casi. I francesi sarebbero pi¨´ o meno altrettanto propensi. Tra il dire e il fare, come si suol dire cĄŻ¨¨ di mezzo il mare delle proposte concrete, dei costi (per ora pi¨´ alti per i modelli elettrici) e di una volont¨¤ davvero realizzabile. Per¨°, certo, la disponibilit¨¤ al cambiamento ¨¨ gi¨¤ un primo passo importante.
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