viaggiare in moto
Viaggiare all'estero con la patente moto italiana, la validit¨¤ ¨¨ una questione di date
Quello a cavallo tra la primavera e l'estate ¨¨ uno dei periodi migliori per viaggiare in moto, per puntare ruota e manubrio di l¨¤ dalle Alpi e assaporare paesaggi mozzafiato da una sella. E almeno fino a met¨¤ luglio viaggiare in moto pu¨° essere confortevole (bello, invece, lo ¨¨ sempre), poi inevitabilmente le temperature saliranno e molti preferiranno rimandare a settembre, quando il clima torner¨¤ favorevole. Al di l¨¤ delle temperature per¨° la domanda chiave ¨¨ una: con la mia patente moto, la A, posso andare anche all'estero?
La domanda, legittima, anzi doverosa, non ha una risposta univoca, o meglio ce l'ha ma ¨¨: dipende. Se la patente moto ¨¨ recente e si rimane in Ue non c'¨¨ alcun problema, se invece si va su due ruote da sempre e la patente moto ha pi¨´ di trent'anni allora qualche problema potrebbe sorgere. Ma scacciare ogni dubbio (e preoccupazioni annesse) ¨¨ "solo" una questione di date. Ecco quel che c'¨¨ da sapere sulla patente moto all'estero.
CON L'EUROPEA NESSUN PROBLEMA
¡ª ?La patente moto europea ¨¨ un documento valido, dunque spendibile, in tutta l'Unione europea. Nello specifico la patente A (AM, A1 e A2 incluse) ¨¨ riconosciuta in tutta Europa, e con lei B, BE, B1, C1, C1E, C, CE, D1, D1E, D e DE. Valgono naturalmente limiti e prescrizioni italiani per ciascuna categoria.
Con la patente italiana in formato europeo si pu¨° viaggiare anche in Svizzera senza limiti di permanenza (a patto di non essere residenti, ma ¨¨ un'altra storia). Nel caso in cui invece la patente non fosse in formato europeo, quindi per intenderci cartacea e non plastificata come una carta di credito, vanno fatte delle distinzioni in base alla data di conseguimento della patente stessa.
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occhio alla data
¡ª ?Chi ha conseguito la patente A:
- prima dell'1¡ã gennaio 1986: pu¨° guidare qualsiasi moto o scooter;
- nel periodo compreso tra?il 1¡ã gennaio 1986 e il 25 aprile 1988: pu¨° guidare qualsiasi moto o scooter in Italia, mentre per farlo anche all'estero deve superare l'esame pratico;
- dopo il 25 aprile 1988: pu¨° guidare qualsiasi moto o scooter, sia in Italia che nei Paesi Ue.
Per completezza aggiungiamo che chi ha conseguito la patente B dopo il 25 aprile 1988 pu¨° guidare qualsiasi moto o scooter solo in Italia, a patto che sia di cilindrata non superiore ai 125 cc e con potenza fino a 11 kW (15 Cv).
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le ragioni della confusione
¡ª ?Le date sono sempre foriere di confusione, e chi ha preso la patente tra fine Anni 80 e inizio Anni 90 rischia grosso a confondersi coi numeri, sia pure in assoluta buona fede. La "colpa" ¨¨ del ritardo con cui in quel periodo l'Italia recep¨¬ le direttive dell'allora Comunit¨¤ economica europea (Cee), oggi Unione europea (Ue).
Prima del gennaio 1986 non era necessaria la prova pratica per avere la patente A in Italia, bastava superare l'esame teorico oppure ottenere qualsiasi altra patente di categoria superiore, come la B. Il primo gennaio dell'86 scatt¨° l'obbligo comunitario della prova pratica per la patente A, solo che l'Italia recep¨¬ la normativa Cee oltre due anni dopo, il 26 aprile 1988.
Ecco la ragione per la quale chi ha conseguito la patente A nei quasi due anni e mezzo di "buco" tra l'86 e l'88 pu¨° andare liberamente su due ruote solo fino ai confini italiani. A meno che nel frattempo non abbia sostenuto - o non decidesse adesso di sostenere - l'esame pratico.
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