AUTOVELOX
Autovelox, Maddalena Corvaglia: "In moto sono una monster"
Si pu¨° dire che Maddalena Corvaglia sia nata sulla moto. ¡°Mia mamma si chiede ancora dove abbia sbagliato¡±, ci dice sorridendo la storica velina di Striscia la notizia, da nove anni mamma di Jamie e recentemente tra i concorrenti di Game of Games, il programma di Rai2 condotto da Simona Ventura. La donna strong che ama le due ruote da quando aveva 11 anni parla di s¨¦ e della sua passione ad Autovelox.
Da dove nasce l¡¯attrazione sfrenata per le motociclette?
"A Presicce (in provincia di Lecce, ndr) dove sono nata. A 11 anni chiesi a mio padre una Vespa HP bianca. Gli avevo giurato di non uscire dal cortile e invece dopo tre settimane ero una scheggia impazzita. Ha dovuto pregare il maresciallo del paese di non farmela sequestrare. Ho dovuto aspettare i 14 anni per avere la Red Rose 50 dell¡¯Aprilia".
Ti immaginiamo tra le vie di Presicce che sgasavi¡
"Nel mio paese mi chiamavano "lu zinzale" (la zanzara, ndr): giravo con la marmitta bucata, mi credevo una fuorilegge (sorride). Ero un tipino in sella con la tutina nera. A 16 anni ho preso la Classic 125 dell¡¯Aprilia e poi finalmente a 18 anni l¡¯Honda Shadow 600, anche se volevo l¡¯Harley, ma costava troppo. Ai tempi la Shadow si avvicinava molto all¡¯Harley-Davidson".
Che tipo di guidatrice sei diventata?
"Il bravo guidatore ¨¨ quello che si adegua al contesto. Con il mio lavoro sono riuscita a girare in pista e a provare molte moto, quello ¨¨ il momento in cui il motociclista pu¨° divertirsi perch¨¦ non deve pensare a nulla se non a godersi il mezzo. Per le strade di Milano sono una guidatrice molto attenta, che ha duecento occhi. In questo periodo, poi, si sono aggiunti i monopattini, quindi figurati, servono altro che duecento occhi".
Che guidatrice eri?
"Ero un po' stizzosa. Sono sempre stata sulle due ruote a Presicce, i miei amici mi conoscevano bene, mi consideravano un maschio come loro. Quando sono arrivata a Milano e chiedevo di provare una moto mi guardavano col terrore negli occhi: all¡¯inizio ci rimanevo male, poi tutto ¨¨ rientrato. ? pericoloso se cucino, ma non se guido: posso guidare qualsiasi cosa".
Conquistavi gli uomini in sella?
"Una donna sulle due ruote spaventa un po'. Diciamo che non ho mai usato la moto come arma di seduzione, mi sento pi¨´ cool coi tacchi, che ho imparato a mettere pi¨´ tardi. La moto ¨¨ il mezzo che ho sempre utilizzato per fare qualsiasi cosa: fa parte di me, ¨¨ il mio prolungamento".
Che cosa cerchi in una moto?
"Cerco la coppia e la ripresa, non la velocit¨¤. Mi piace la moto allegra e non troppo alta. Le moto da cross sono bellissime, ma l¡¯unico mio problema ¨¨ la partenza e l¡¯arrivo".
Ci puoi raccontare il tuo viaggio pi¨´ particolare?
"Una volta mi ero messa in testa di fare un bellissimo viaggio con il Monster da Milano a Presicce, avr¨° avuto 20, 21 anni. Tutti me lo sconsigliavano. Non mi piacciono i salotti viaggianti, sono pi¨´ per le moto prestanti, ma scomode. Dico solo che al ritorno ho fatto riportare il Monster in camion. ? stato un viaggio eterno: quando sono arrivata a Foggia credevo di essere arrivata a casa e invece no, ci sono volute altre quattro ore".
Qual ¨¨ invece il viaggio che sogni di fare?
"Con mio pap¨¤ abbiamo fatto moltissimi viaggi in auto. Prendevamo la cartina e sceglievamo al momento un posto da raggiungere: siamo stati in Francia, Spagna, Portogallo e Inghilterra. Mi piacerebbe fare la stessa cosa in moto con mia figlia".
Qual ¨¨ la moto dei desideri?
"Da quando ho scoperto Ducati devo dire che mi ha dato sempre grandi soddisfazioni. All¡¯inizio quando ho visto la Diavel non ero convinta, aveva una forma strana e pensavo non fosse un granch¨¦. Poi l¡¯ho provata per qualche mese e mi ha inebriato. La Diavel ha il baricentro basso e una guida morbida. L¡¯ultima ¨¨ pazzesca".
Sappiamo che hai appena provato il nuovo Monster.
"S¨¬, appena uscita dal forno¡ ? pazzesco! A livello di guida vola, ¨¨ bellissimo e leggero. Chi non guida le moto mi chiede sempre: ?Come fai a reggerla??. Non ¨¨ che la carico in spalla (ride) ¨¨ tutta questione di baricentro".
Che colore preferisci?
"Qui viene fuori la donna che ¨¨ in me: il nero per un motivo semplice, ¨¨ pi¨´ facile da abbinare ai vestiti. Ho avuto diversi Monster: il 696, il 750 che ho preso quando sono arrivata a Milano e che mi hanno rubato, e il 900. Ne ho avute un po' di moto e grazie ai programmi tv ho avuto la fortuna di provare molti modelli".
Tra questi modelli qual ¨¨ quello che ti ha fatto venire i brividi?
"Come guida da citt¨¤ e non la Diavel. La prima volta l¡¯ho provata in America. All¡¯epoca ero a San Francisco e usavo il Forty-Eight dell¡¯Harley-Davidson. Quanto ho provato la Diavel non riuscivo pi¨´ a stare in sella all¡¯Harley, mi sembrava un pezzo di metallo, la sentivo pesante e scomoda. Anche l¡¯Agusta Brutale ¨¨ tanta roba".
Con tua figlia vai in moto?
"Inizio a capire mia madre, mi manca la frase: ?Questa casa non ¨¨ un albergo? e sono diventata come lei. Fino allo scorso anno aveva paura, invece ora le piace. Mi chiede spesso: ?Mamma, andiamo in moto??. E quando accelero mi dice: ?Vai pi¨´ veloce!?. Sono i primi sintomi, e a 9 anni ¨¨ pericoloso. Sono contenta, ma sarei falsa nel dire che non ¨¨ rischioso guidare una moto. Ci sono tante incognite che non gestisci direttamente tu. Un bravo guidatore infatti non ¨¨ quello capace di correre, ma quello che riesce a prevedere o evitare un imprevisto".
Se tra un po' tua figlia ti venisse a chiedere la moto, come reagiresti?
"Meglio che abbia una moto tutta sua piuttosto che andare su quella di qualcun altro. A quel punto mi metterei l¡¯anima in pace e la seguirei ad ogni angolo senza essere scoperta", dice a bassa voce per non farsi sentire in casa dalla figlia.
Hai qualche suggerimento di guida per i giovani che non vedono l¡¯ora di salire in sella?
"Per quanto riguarda la citt¨¤, ci sono tanti scooteristi che non hanno la cultura delle due ruote, ma dell¡¯arrivare subito in ufficio: spesso li vedo cadere sull'asfalto alla prima pioggia. Il primo consiglio che do ¨¨ utilizzare sempre il casco allacciato, tanti lo mettono slacciato, ma a quel punto ¨¨ meglio non averlo. Quando si fa la gimcana tra le macchine c¡¯¨¨ sempre chi taglia la strada. Occhio! E attenti anche alle rotaie del tram quando piove. Ecco, sembro mia madre¡".
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