EVOLUZIONE
La storia della Honda GL Gold Wing, dal re dei re ai riding mode
Che la Honda faccia le cose in grande, che sia in grado di far combaciare l'eccellenza tecnologica e la facilit¨¤ di guida, che abbia dato vita a "famiglie" di moto che continuano a evolversi da decenni senza abbandonare mai lo spirito originario, beh queste sono tutte cose talmente note che possiamo darle per assodate. Se, tra i modelli di Tokyo, dovessimo citare quello con la maggior portata simbolica, cio¨¨ rappresentativo del modo in cui la Honda "punta al top", quello non pu¨° che essere la GL Gold Wing, ossia la maxitourer per antonomasia da oltre 40 anni, venduta fino a oggi in oltre 635.000 esemplari e adesso disponibile con l¡¯omolgazione Euro 5.
PROTOTIPO O PRESAGIO?
¡ª ?Curiosamente il precursore della Gold Wing, presentato nel 1972, ¨¨ un prototipo equipaggiato con un motore boxer a sei cilindri. Si chiama M1 King Of Kings (il che la dice lunga sulle ambizioni del marchio, che voleva imporsi in un segmento di mercato dominato fino ad allora da Bmw, Harley-Davidson e Moto Guzzi) e porta all'estremo le caratteristiche prestazionali e di comfort della CB750. Curiosamente, dicevamo: s¨¬, perch¨¦ in realt¨¤ le prime GL Gold Wing saranno a quattro cilindri boxer, mentre il sei cilindri arriver¨¤ davvero, ma solo nel 1988.
GL 1000, CLASSICA BOXER
¡ª ?La prima Gold Wing a entrare in gamma ¨¨ la GL 1000, nel 1975. A spingerla ¨¨ un boxer quattro cilindri di 999 cc raffreddato a liquido accoppiato a un cambio a cinque marce. Dal punto di vista estetico e dell'impostazione generale, si tratta di quella che oggi definiremmo una naked classica, priva di qualsiasi tipo di riparo aerodinamico. La sella ¨¨ molto ben imbottita, il serbatoio piuttosto capiente (19 litri) e le dimensioni decisamente generose: pesa 265 kg.
1100, LA MOTO DEL GUINNESS
¡ª ?Ma ¨¨ nel 1980 che la GL comincia a somigliare davvero alla Gold Wing che conosciamo. Il motore diventa 1100, l'interasse si allunga, arriva l'iniezione elettronica, ma a cambiare le carte in tavola ¨¨ soprattutto l'introduzione della versione Interstate (316 kg a secco), completamente carenata e dotata di impianto stereo-intercom. Proprio con una GL 1100 Interstate l'argentino Emilio Scotto detiene il record del viaggio in moto pi¨´ lungo di sempre: 735.000 km in dieci anni, attraverso 279 Paesi. Noie meccaniche? Praticamente zero.
1200, MADE IN USA
¡ª ?L'evoluzione continua, il successo della GL cresce a livello globale e nel 1984 viene presentata l'opulenta Gold Wing 1200, con tanto di verniciatura bicolore, interasse ancora pi¨´ lungo: un vero incrociatore autostradale costruito nel nuovo stabilimento di Marysville, in Ohio, attivo dal ¡®79. Arrivano le sospensioni pneumatiche (con il famoso anti-dive anteriore), mentre i cerchi assumono misure tipiche di questo periodo: 16" l'anteriore e 15" il posteriore. Scompare la versione priva di carenatura, ormai poco richiesta.
1500, L'ORA DEL FLAT-SIX
¡ª ?Il 1988 ¨¨ l'anno della prima Gold Wing a sei cilindri, la GL 1500. Il "flat-six" di 1.520 cc vibra pochissimo e con i suoi 150 Nm di coppia (100 i Cv di potenza) spinge in souplesse i quasi quattro quintali di una moto che rappresenta ormai il paradigma delle maxitourer. Per la prima volta, questo modello viene venduto anche in Giappone. Nel 1991 esce dallo stabilimento di Marysville la Gold Wing numero 500.000. Sulla base della Gold Wing 1500 compaiono varie versioni e serie speciali: ¨¨ un'epoca d'oro per le custom e non a caso debutta la ciclopica cruiser Valkyrie.
1800, ANCHE BAGGER
¡ª ?La prima Gold Wing 1800 (1.832 cc, la potenza sale a 118 Cv) arriva nel 2001 e alza ulteriormente l'asticella, anche e soprattutto in termini di dinamica grazie al nuovo telaio in alluminio: la GL 1800 si guida straordinariamente bene, piega e frena efficacemente a dispetto del peso. Tra gli optional compare l'Abs. Da allora, sar¨¤ un continuo fiorire di implementazioni tecnologiche: il 2006 sar¨¤ l'anno dell'airbag, il 2009 della radio satellitare. Nel 2011 la produzione viene interrotta ma riprende l'anno successivo - questa volta nello stabilimento di Kumamoto, in Giappone - con un interessante refresh estetico e con l'introduzione della versione F6B, una bagger dal sapore pi¨´ americano, ossia una moto con valigie integrate e coda filante, priva quindi del monumentale top-case.
2018, REGINA ELETTRONICA
¡ª ?Il 2018 ¨¨ l'anno della sesta generazione, declinata in Gold Wing "standard" (cio¨¨ la versione bagger) e Gold Wing Tour, cio¨¨ la versione tradizionale con il baule posteriore. Riveduta e corretta in moltissimi dettagli, per esempio la sospensione anteriore (un sistema tipo duolever prende il posto della forcella tradizionale), ¨¨ proposta anche con il cambio automatico a doppia frizione. Arrivano pure la regolazione elettronica delle sospensioni e i riding mode,indispensabili ormai su una moto di questo livello.
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