cosa dice la legge
In moto, scooter e motorino senza casco: cosa si rischia
Qualche settimana fa era stato il?video del cantante Ultimo, che su TikTok lo ritrae con due amici tra le vie di Napoli in sella a uno scooter, tutti a capo scoperto. Oggi ¨¨ invece la tragica notizia della scomparsa di una bimba che viaggiava, senza casco in compagnia di due persone a richiamare lĄŻattenzione su un'abitudine molto rischiosa. Il?1986 e il 2000 sono le date che hanno decretato lĄŻinizio dellĄŻobbligo di indossare un casco omologato alla guida di veicoli a motore a due ruote. Nel primo caso il Codice della strada ha introdotto lĄŻobbligo per tutti i minorenni e per conducenti e passeggeri in sella a motocicli, mentre il 30 marzo 2000 lĄŻobbligo ¨¨ stato esteso a tutti, con pochissime deroghe. Sono trascorsi molti anni, e dopo le iniziali resistenze il casco ¨¨ ormai utilizzato da tutti, o quasi.
l'infrazione ¨¨ sempre in classifica
ĄŞ ?Fortunatamente questa non ¨¨ la regola, come non lo ¨¨ pi¨´ lĄŻuso frequente di caschi non omologati, o con omologazione Dgm, le cosiddette Ą°scodelleĄą, il cui uso era consentito nella seconda met¨¤ degli anni Ottanta limitatamente alla guida di ciclomotori. Tuttavia le sanzioni amministrative (il termine multa comunemente usato non ¨¨ corretto, in quanto ¨¨ una condanna legata a un reato, quindi al codice penale) figurano sempre in classifica, anche se meno numerose rispetto alle pi¨´ frequenti infrazioni legate ai limiti di velocit¨¤, ai divieti di sosta e alle mancate precedenze. Giusto per dare unĄŻidea delle dimensioni del fenomeno, negli ultimi tre mesi del 2022 in provincia di Catania i carabinieri hanno sanzionato 85 motociclisti senza casco.
l'articolo 171
ĄŞ ?Le norme che regolano lĄŻuso del casco sono contenute nellĄŻarticolo 171 del Codice della strada. Non stabiliscono solo che debba essere omologato in Europa e indossato da conducente ed eventuali passeggeri (oltre alle moto classiche, lĄŻobbligo vale anche per i sidecar, omologati per tre o quattro persone), deve essere anche correttamente allacciato. LĄŻeventuale violazione ¨¨ punita con una sanzione pecuniaria minima di 83 euro, che pu¨° arrivare a 332 euro. Anche per lĄŻarticolo 171 ¨¨ previsto il pagamento in forma ridotta a 58,10 euro se effettuato entro cinque giorni, mentre al contrario lĄŻimporto sale a 166,50 dopo il sessantesimo giorno.
punti e sequestro
ĄŞ ?Ma non basta, si aggiunge la decurtazione dalla patente (o titolo abilitativo) di 5 punti per i conducenti esperti, che salgono a 10 per i neopatentati, vale a dire per chi ¨¨ abilitato alla guida da meno di tre anni. Infine, come sanzione accessoria, ai sensi dellĄŻarticolo 214, ¨¨ previsto il fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni. Ma salgono a 90 se lĄŻinfrazione ¨¨ reiterata in un biennio. Durante il periodo del fermo, il veicolo non pu¨° circolare, in caso contrario ¨¨ prevista unĄŻulteriore sanzione, non pu¨° essere demolito, e non pu¨° nemmeno essere esportato allĄŻestero. Se dopo il fermo ¨¨ ceduto a un nuovo acquirente, deve comunque rimanere inutilizzato fino al termine del periodo previsto. LĄŻunica eccezione ¨¨ prevista nel caso il ciclomotore o la moto siano un bene strumentale, per esempio, di un professionista. In questo caso ¨¨ possibile presentare opposizione e ottenere lĄŻannullamento del provvedimento.
nessuna esenzione medica
ĄŞ ?Per quanto riguarda lĄŻesenzione dallĄŻuso del casco, bisogna innanzitutto sottolineare che, al contrario di quanto pu¨° avvenire per le cinture di sicurezza in auto, nessun certificato medico ha il potere di liberare un conducente o un passeggero dallĄŻobbligo. ? la giurisprudenza a escludere questa possibilit¨¤, in quanto lĄŻeventuale impedimento fisico rappresenta un ostacolo al rilascio di un permesso di guida per un veicolo a due ruote. Ci¨° significa che se non si pu¨° indossare un casco non si pu¨° nemmeno ottenere una patente.
le deroghe sono poche
ĄŞ ?Le vere esclusioni sono determinate da due particolari categorie di veicoli: ciclomotori e motoveicoli a tre o a quattro ruote dotati di carrozzeria chiusa, e di ciclomotori e motocicli a due o a tre ruote dotati di cellula di sicurezza a prova di crash. Nel primo gruppo rientrano i quadricicli, leggeri o pesanti (con motori convenzionali o elettrici), vale a dire le cosiddette vetturette, che per il Codice sono classificate nelle categoria a due ruote, e di queste condividono le targhe. La precisazione che la carrozzeria debba essere chiusa esclude i quad, che in passato erano guidabili senza casco. La seconda tipologia ¨¨ invece praticamente ristretta a un modello non pi¨´ prodotto e commercializzato. Era il C1, lo scooter prodotto da Bmw dal 1999 al 2003 nelle cilindrate 125 e 200. Prodotto espressamente per non richiedere lĄŻuso del casco, era dotato di una cellula di sicurezza allĄŻinterno della quale il conducente doveva obbligatoriamente allacciare le cinture. Per lĄŻeventuale passeggero era previsto un alloggiamento optional allĄŻesterno dellĄŻabitacolo, ma non lĄŻesenzione dellĄŻobbligo del casco. Non apparteneva invece alla stessa famiglia lo scooter Adiva di Benelli, contemporaneo del C1 e disponibile nelle versioni 125 e 150. Il parabrezza alto e il tetto retrattile avevano lo scopo di proteggere dalle intemperie, ma non costituivano una cellula di sicurezza.
pagano tutti, conducente e passeggero
ĄŞ ?UnĄŻultima precisazione riguarda le sanzioni che interessano un passeggero che viola le norme stabilite dallĄŻarticolo 171. La Legge 156/2021, convertita con nel D.L. 121/2021, stabilisce che anche chi ¨¨ alla guida sia responsabile del mancato uso del casco da parte del passeggero. In questa situazione lĄŻinfrazione sar¨¤ contestata a conducente e trasportato, con due verbali distanti, da pagare entrambi. E il pagamento di uno non estinguer¨¤ lĄŻillecito nei confronti dellĄŻaltro. Il Codice punisce, naturalmente, anche chi commercializza caschi non omologati. Oltre alla confisca dei prodotti si rischia una sanzione di 866 euro.
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