Sull¡¯onda della ¡°turbomania¡± di fine Anni 70, le Big Four giapponesi lanciarono sul mercato proprie proposte sovralimentate. Ma la moto turbo fu un fallimento
Digione, 1¡ã luglio 1979: Jean-Pierre Jabouille su Renault trionfa nel Gran Premio di Francia di Formula 1, in un¡¯edizione passata alla storia soprattutto per il mitico duello Arnoux-Villeneuve per il 2¡ã posto. Quella data, per¨°, ¨¨ storica anche per un altro motivo: la RS10 ¨¨ la prima monoposto spinta da un motore turbocompresso a vincere una gara di F1. In un certo senso quella domenica d¡¯estate di quarantuno anni fa apre l¡¯era turbo, un¡¯epoca che in campo automobilistico ¨C pur tra alti e bassi - perdura ancora oggi. E nelle moto?
in principio fu renault
¡ª ?Nel campo delle quattro ruote il turbo non solo ha riscosso un successo travolgente, ma nell¡¯ultimo decennio sta vivendo una seconda primavera grazie al downsizing, quella tendenza a ridimensionare le cilindrate delle automobili ¨C abbassando dunque anche le emissioni ¨C adottando per¨° la sovralimentazione. Un modo relativamente semplice, e dunque anche economico, di mantenere inalterate le prestazioni a fronte di una riduzione della cubatura. Dall¡¯altra parte della barricata, per¨°, questa tecnologia non ha avuto uguale fortuna: ed ¨¨ piuttosto strano, perch¨¦ di moto turbo si parla fin da fine anni 70, proprio da quando Renault inizia a schierare in Formula 1 vetture motorizzate con propulsori caratterizzati da questo tipo di sovralimentazione.
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turbomania
¡ª ?Proprio mentre sui circuiti della massima serie a quattro ruote debutta la RS01, prima auto a ruote scoperte a impiegare un turbocompressore, in Giappone si inizia a sondare la possibilit¨¤ di percorrere questa strada anche nel campo delle due ruote: il mercato mostra un sempre maggiore apprezzamento per le ¡°maxi¡± ad alte prestazioni, ed ecco che la sovralimentazione appare alle Big Four del Sol Levante come una soluzione molto allettante. Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki si mettono al lavoro per rimaneggiare dei modelli preesistenti e presentano in sequenza le proprie creature sovralimentate. Anche l¡¯italiana Moto Morini, sotto la guida tecnica dell¡¯ingegner Lambertini, si adopera per modificare il suo bicilindrico 500, ma le ristrettezze economiche in cui versa il marchio bolognese tarpa presto le ali a un progetto promettente.
moto turbo alla giapponese
¡ª ?All¡¯inizio degli anni 80 la Honda lancia prima la CX 500 Turbo e poi la sorella da 650 Cmc, entrambe alimentate a iniezione, mentre Yamaha sceglie la via dei carburatori con la XJ 650 T. Presto, da Suzuki e Kawasaki arrivano anche la XN 85 e la GPZ 750 Turbo: con i suoi 109 cavalli la Kawa ¨¨ la pi¨´ potente di tutte e anche la pi¨´ sportiva, con le concorrenti che mantengono un¡¯impostazione maggiormente turistica. A dispetto di una buona potenza specifica, per¨°, le nipponiche sovralimentate non riscuotono il successo sperato: la turbomania che impera tra gli automobilisti sportivi non riuscir¨¤ mai a contagiare anche i colleghi centauri.
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un flop
¡ª ?L¡¯impossibilit¨¤ tecnica di progettare compressori a geometria variabile ¨C una delle tecnologie che rende il turbo cos¨¬ popolare ai giorni nostri tra le auto ¨C fin¨¬ per rendere le moto turbo scorbutiche e poco godibili nell¡¯utilizzo quotidiano: i ridotti volumi di gas di scarico generati da motori di cilindrata relativamente piccola rendevano fastidiosamente ampio il turbo lag, cio¨¨ il ritardo nella risposta del gas che finisce per amplificare l¡¯effetto ¡°interruttore¡± (la potenza, pressoch¨¦ assente ai bassi regimi, viene erogata improvvisamente in un ridotto intervallo di giri). Il carattere nervoso dei propulsori e la destinazione tendenzialmente turistica dei modelli turbo in gamma si rivelarono inconciliabili, contribuendo a raffreddare il gi¨¤ tiepido entusiasmo del pubblico per la novit¨¤. Il turbo non si era rivelato l¡¯uovo di Colombo sperato, e per aggiungere vigore ai propulsori si ritorn¨° presto al caro vecchio aumento di cilindrata.
turbo o centrifugo?
¡ª ?Negli anni pi¨´ vicini a noi, come detto, questa tecnologia ¨¨ tornata alla ribalta tra le quattro ruote, ma l¡¯universo delle moto ¨¨ sembrato rimanere immune alla nuova ondata di turbomania. Forse scottati dal flop di inizio anni 80 i costruttori si sono mossi con particolare cautela limitandosi ¨C almeno per ora ¨C a qualche concept da salone e poco pi¨´, come la Suzuki Recursion. Parlando di modelli di produzione la sovralimentazione ¨¨ stata s¨¬ reintrodotta da Kawasaki con la serie H2, ma in quel caso il compressore centrifugo ¨¨ azionato meccanicamente e non dai gas di scarico: il termine ¡°turbo¡±, se utilizzato come spesso avviene per descrivere le ultime verdone sovralimentate, ¨¨ assolutamente errato.
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torneranno?
¡ª ?Rivedremo i turbocompressori sulle moto? Le tecnologie per ovviare ai problemi riscontrati a cavallo degli anni 70 e 80 non solo ci sono ma sembrano perfettamente applicabili anche alle moto. Inoltre l¡¯elettronica prepotentemente sviluppatasi nel corso degli ultimi due decenni, pu¨° dare una grossa mano a rendere percorribile una strada che in passato si era rivelata fallimentare, imbrigliando i bollenti spiriti della sovralimentazione via turbo.
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