Yamaha ha depositato nuovi brevetti per un motore turbo tre cilindri in linea da 847 cc: i test sono gi¨¤ iniziati e si parla di 180 Cv, 180 Nm di coppia e consumi ridotti grazie all¡¯iniezione diretta
I motori turbo in campo motociclistico sono stati oggetto di grande interesse negli anni ¡¯80 e, solo nel 2015 con l¡¯arrivo della potentissima ed esclusiva Kawasaki H2 R, sono tornati sotto i riflettori. Il bombardone di Akashi non ¨¨ stato un semplice esperimento, infatti la Casa giapponese ha dato vita ad una vera e propria famiglia di motociclette: la sportiva H2, la granturismo H2 SX e la maxinaked Z H2. La sovralimentazione, quindi, sembra tornata di grande interesse anche nel mondo delle due ruote e anche altri Marchi giapponesi si potrebbero lanciare in questo segmento. Negli anni passati, si sono gi¨¤ visti numerosi concept e brevetti ma Yamaha ¨¨ gi¨¤ passata alla fase di collaudo.
TURBO E INIEZIONE DIRETTA
¡ª ?Le immagini e i disegni depositati mostrano un nuovo motore tre cilindri in linea da 847 cc derivato da quello della MT-09, ma con valori di alesaggio e corsa leggermente differenti: si passa da 78x59,1 mm a 73x67,5 mm, quindi con una corsa maggiore per favorire la coppia e con un alesaggio minore per utilizzare valvole pi¨´ piccole (compensate dalla presenza del turbo). La particolarit¨¤ di questo motore, per¨°, ¨¨ la turbina che, a differenza della soluzione di Kawasaki, ¨¨ azionata dai gas di scarico. Questa scelta ha obbligato a montare anche un intercooler per raffreddare l¡¯aria in aspirazione e, in aggiunta, c¡¯¨¨ anche l¡¯iniezione diretta, tecnologia che permette di gestire meglio il carburante ma obbliga a tenere pi¨´ bassi i regimi. Infatti, i primi dati dicono che la potenza massima sar¨¤ di circa 180 Cv a 8.500 giri/min, un valore per niente male considerando che corrisponde a oltre 212 Cv/litro (rapporto raggiunto dalle supersportive 1000 pi¨´ moderne a regimi di rotazione sopra i 14.000 giri/min). Sorprende anche la coppia, di circa 180 Nm tra i 3.000 e i 7.000 giri/min, merito della fasatura variabile sia sulle valvole di aspirazione che su quelle di scarico. Per quanto riguarda il temuto ¡°turbo lag¡± (cio¨¨ la risposta ritardata degli effetti di intervento della turbina), i tecnici hanno sviluppato un nuovo sistema elettronico per ridurlo al minimo.
PERCH? UN MOTORE TURBO?
¡ª ?Tanta potenza, tanta coppia, meno cilindrata e tecnologia all¡¯avanguardia. Questi indizi portano in una sola direzione: minori consumi e minor emissioni. Infatti, l¡¯iniezione diretta permette di abbassare del 30% i valori di CO2. Quindi le Case automobilistiche si stanno portando avanti per affrontare il prossimo step di omologazione Euro5 Plus. Le ipotetiche prestazioni fanno capire che questa unit¨¤ affiancher¨¤ o sostituir¨¤ gli attuali 1.000 cc aspirati: in foto, questo motore tre cilindri 850 turbo in fase di test ¨¨ stato montato sulla ciclistica di una MT-10, ma molto probabilmente debutter¨¤ in un futuro prossimo su un nuovo modello dal Dna turistico (a giudicare dai primi disegni).
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