l'intervista
Giorgio Lumini, il "guru" delle testate motore dal tocco magico
Con oltre quattro decadi di onorata carriera alle spalle, Giorgio Lumini ¨¨, a buona ragione, considerato uno dei massimi esperti di testate attualmente in circolazione.?? uno di quei classici tecnici "vecchio stampo" dalla profonda preparazione e dalla grande sensibilit¨¤ nel lavoro, doti preziosissime per un preparatore che lo hanno portato a collezionare innumerevoli e prestigiose collaborazioni. La sua personale avventura nel mondo nei motori ebbe inizio a met¨¤ degli anni Sessanta come pilota di enduro, sulle gloriose Gilera 125 cc gi¨¤ a 4 tempi, per poi proseguire nel motocross, disciplina nella quale ha gareggiato fino ai 35 anni. La conclusione della parentesi agonistica non scalf¨¬ minimamente la sua grande passione per i motori, anzi, scand¨¬ l¡¯inizio di un nuovo ed entusiasmante capitolo che nel tempo lo ha portato a diventare un autentico "mago" nella lavorazione delle testate. E non solo nel campo delle due ruote, ma anche in ambito automobilistico, nella motonautica e pure per i tosaerba da competizione.
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Gli inizi e il suo "tocco magico"
¡ª ?La sua nuova vita da tecnico inizi¨° sui 2 tempi, ma all'inizio degli anni Ottanta ci fu il passaggio ai?4 tempi, con un particolare focus sulla parte fluidodinamica dei condotti. Per comprenderne al meglio il comportamento, Lumini si costru¨¬ un particolare dispositivo in tubi d'acqua con cui poteva letteralmente visualizzare i flussi interni. Applicando di conseguenza il suo "tocco magico", riusciva cos¨¬ ad ottenere colonne pi¨´ veloci a parit¨¤ di pressione. Da allora il suo lavoro si ¨¨ sempre sviluppato in quest'ottica, senza badare troppo alla potenza - valore, comunque, estremamente importante -, quanto piuttosto al perfezionamento della?fruibilit¨¤?del motore. In altre parole, per ottenere una miglior spinta ai bassi e una certa generosit¨¤ anche agli alti regimi. Questo approccio, poi, ha trovato molti proseliti, concordi nel rinunciare a un pizzico di potenza agli alti in favore di una maggiore guidabilit¨¤ che, a titolo di esempio, si pu¨° tradurre anche in una pi¨´ efficace uscita di curva rispetto a propulsori pi¨´ "nervosi".
Le collaborazioni di prestigio
¡ª ?Nel corso della sua lunga carriera, Lumini ha lavorato sia con costruttori di assoluto livello sia con alcuni fra i preparatori e team, di auto e moto, pi¨´ importanti fra quelli in circolazione.?Tra gli altri, ha collaborato con l'indimenticato ingegner?Mauro Forghieri, con Oral Engineering, con Bimota e con Yamaha Belgarda. E ha lavorato su motori di praticamente tutti i generi, dalle Bentley alle Mini Cooper, passando per i motori Ferrari Gt del gruppo Kessel, gli Honda da 600 e 1.000 cc per le corse motociclistiche, i bicilindrici di sviluppo Bmw per la Formula 1 e anche sul progetto, poi accantonato, di un prototipo della casa bavarese per la MotoGP. Negli anni Novanta, inoltre, ha collaborato direttamente con Lamborghini sull¡¯ultima fase di sviluppo del suo propulsore V12 da 8,2 litri per l¡¯offshore, un'unit¨¤ accreditata di oltre 1.000 Cv di potenza. "Sono stato piacevolmente fortunato ¨C chiosa Lumini con un sorriso ¨C nella mia carriera ho lavorato con tante case e conosciuto tante persone in gamba, oltre che tecnici bravissimi. Ormai inizio ad avere qualche anno e adesso faccio un po' di fatica a lavorare, ho acciacchi tipici della mia et¨¤, ma a me piace ancora tantissimo il mio lavoro e ogni volta che prendo un impegno sono sempre determinato a portarlo a termine. E il grande entusiasmo che provo alla fine di ogni lavoro ¨¨ sempre lo stesso, qualunque sia il progetto".
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La perizia nel lavoro
¡ª ?Il campo di competenza di Lumini e della sua Lumini Engineering si concentra quindi sulle testate, elemento complesso e sempre centrale nel determinare le caratteristiche di qualsiasi propulsore. Pi¨´ precisamente, le camere di scoppio, le sedi delle valvole e i condotti di aspirazione e di scarico sono gli abituali bersagli delle sue amorevoli cure. A seconda dell'obiettivo prefissato, il suo lavoro si pu¨° comporre di varie fasi, dall'aggiustamento e allargamento di sedi e condotti alla pallinatura, dalla raccordatura dei componenti fino alla finitura delle superfici, senza trascurare il ricondizionamento per motori d¡¯epoca e cos¨¬ via. Il tutto effettuato manualmente, perch¨¦ anche i propulsori pi¨´ moderni e complessi possono beneficiare enormemente del tocco artigianale di mani esperte. Nel caso di Lumini quasi magiche. "Faccio solo il mio lavoro relativo alla parte fluidodinamica ¨C risponde con modestia ¨C non vado oltre. Quando un committente viene da me, mi dice il tipo di intervento che vuole fare e il tipo di utilizzo a cui ¨¨ destinato il motore. In funzione di ci¨°, sulla base della mia esperienza, io rispondo fino a dove ¨¨ possibile arrivare".
gli attrezzi del mestiere
¡ª ?Per ottenere il risultato desiderato, Lumini si avvale di diversi utensili, molti dei quali confezionati da lui stesso. Ne sono un fulgido esempio i suoi calibri sfera, cruciali nell¡¯assicurare dimensionamenti perfetti e omogenei, ma anche gli alberini con tela smeriglio della grana opportuna fissata alle loro sommit¨¤, per effettuare lavorazioni ad hoc negli spazi solitamente angusti dei condotti. Strumenti appositamente creati a parte, nel know-how di Lumini non mancano neppure le malizie maturate con l¡¯esperienza, vedasi l¡¯impiego delle vecchie valvole del motore a protezione dell¡¯appoggio valvola durante le lavorazioni nella camera di combustione. Tuttavia, la prima regola del "maestro" ¨¨ quella di usare "sempre la massima prudenza" perch¨¦ un singolo errore potrebbe portare al cestinamento dell¡¯intera testata. Non sarebbe quindi affatto un errore di poco conto.
un 'toccasana' per qualsiasi motore
¡ª ?I vantaggi che il lavoro di Lumini accorda ai propulsori da lui trattati sono facilmente intuibili. A titolo di esempio, ci ha raccontato di un lavoro effettuato sui motori Ferrari per la University Motors di Genova negli anni Novanta. "Facevano gi¨¤ i trofei Ferrari e le teste dei loro motori mi arrivavano gi¨¤ sistemate internamente da loro, ma non era la stessa persona a farlo. Mi portavano coppie di teste, che erano a 5 valvole, ed io verificavo quali fossero i condotti d'aspirazione pi¨´ larghi utilizzando i calibri a sfera. Una volta aggiustati questi, di solito con lavorazioni minime, solo per perfezionarli, poi replicavo la stessa misura nei condotti dell¡¯altra testa. In questo modo i flussi sarebbero stati perfettamente uguali ovunque. Cos¨¬ facendo, loro hanno poi misurato un guadagno di quasi 11 Cv. E sul lungo rettilineo di Monza riuscivano a inserire le marce in anticipo, tanto da arrivare a sfruttare l'ultima marcia per un paio di secondi in pi¨´. Io per¨° non avevo fatto altro che aggiustare quello che c'era gi¨¤".
una passione senza et¨¤
¡ª ?Oggi Lumini collabora a stretto contatto con la brianzola VeryWell Motorsport e si occupa anche di motori Honda che partecipano alla classe Superbike del Civ, il campionato italiano velocit¨¤. La sua maestria continua per¨° a essere richiesta nei campi pi¨´ svariati, ovunque ci sia un motore bisognoso dei suoi servigi. "Mi d¨¤ ancora grande emozione affrontare lavori che non ho mai fatto ¨C ha spiegato ai microfoni di Gazzetta Motori ¨C sia che si tratti di motori nuovi, quindi di nuove generazioni di propulsori, sia che si tratti di moto d'epoca, di motori per le gare di accelerazione e pure dei rasaerba ultraleggeri da corsa. Anche quello mi ¨¨ capitato!". E non ¨¨ che l'ennesima dimostrazione che la sua passione per i motori non conosce davvero confini. "Devo dire che tutto quello che mi capita lo faccio sempre volentieri, con passione, sempre in funzione dell'uso finale a cui un motore ¨¨ effettivamente destinato. E poi, vedere pilotini vincere in gare locali con motori su cui ho lavorato mi d¨¤ ancora la stessa gioia di quando contribuivo a vincere i titoli mondiali".
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