Il passato
Salone di Francoforte, una storia lunga 122 anni. Tutto ci¨° che c'¨¨ da sapere
I Saloni dell'auto nel mondo corrono come gli atleti che si danno il cambio in corsa. Adesso i riflettori si stanno accendendo su Francoforte, che lo si pu¨° paragonare a una cittadella per la vastit¨¤ dei padiglioni e delle strutture occupando uno spazio di 225.000 mq. In Germania la prima rassegna dedicata all'auto si svolse nel 1897 a Berlino. Da allora ad oggi sono trascorsi 122 anni. Rassegna che, nel corso degli anni, fece tappa in diverse citt¨¤ tedesche per poi stabilirsi definitivamente a Francoforte.
Una storia lunga 68 anni
¡ª ?L'International Automobil-Ausstellung (IAA), ora alla 68¡ã edizione, dal 12 al 22 settembre, ebbe cadenza annuale sino al 1991. Poi divenne biennale per l'alternanza con il "Mondial de l'Automobile" di Parigi aprendo i battenti, negli anni dispari ma organizzando uno show riservato ai veicoli industriali ad Hannover. A differenza dei Saloni odierni, inizialmente era catalogata come una manifestazione d'elite tanto ¨¨ vero che nella prima edizione le auto presentate erano appena otto, un numero comunque considerevole per l'epoca. Nel 1921 gli espositori raggiunsero quota 67, mentre nel 1939 furono registrati 825.000 spettatori. La star di quell'anno fu il Maggiolino (Kafer) Volkswagen, auto leggendaria rimasta in produzione fino al 2003 e prodotto in pi¨´ di 21 milioni di unit¨¤. In realt¨¤ la KdF-Wagen, cio¨¨ "auto della Forza attraverso la Gioia" era gi¨¤ pronta nel '39. I modelli che pi¨´ attirarono l'attenzione furono Bmw 501 nel '51 (soprannominata Barockengel, l'angelo barocco, firmata dallo stilista Schimanowski), la DKW F91 nel ¡¯53, Bmw 1500 e Volkswagen 1500 nel 61'. Due anni dopo, Alfa Romeo Giulia Sprint GT Bertone, Porsche 911 (per la progettazione della nuova, Ferry Porsche si occup¨° della parte tecnica, affidando lo stile al figlio Ferdinand Alexander soprannominato "Butzi" ), Glas GT e NSU Wankel Spider. Poi furono esposte nel ¡¯65, Audi 72, Bmw Coup¨¨ 2000 e Porsche 911 Targa, battezzata cos¨¬ per il record di undici vittorie nella corsa siciliana inventata da Vincenzo Florio ma anche per il giro pi¨´ veloce in 33'36" del finlandese Leo Kinnunen quando era valida per il Mondiale Sport Prototipi.
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La Panda prima citycar premiata
¡ª ?La Panda ¨¨ stata la prima citycar ad aggiudicarsi il titolo di ¡°Auto dell'anno¡± nel 2004 e la prima vettura a raggiungere il campo base dell'Everest a 5.200 metri nel 2004 con una versione 4x4. L'avv. Agnelli ne aveva a sua disposizione addirittura undici e di queste, sceglieva di volta in volta, quella per raggiungere St. Moritz, spesso innevata. Altre sue passioni la Croma V6 e la Fiat 131 S. Nel 2009 Mercedes ha presentato delle proposte interessanti nel settore della mobilit¨¤ ecologica come Classe B F-Cell ed il concept BlueZERO della Classe B E-Cell Plus. Nel segmento delle supercar si faceva ammirare il concept di AMG a trazione elettrica. Ma in vetrina c¡¯erano anche la Vision S 500 Plug-in HYBRID con un consumo di 3,2 litri x 100 km, con batteria che regalava una autonomia di 30 km. ¡°Tirando le somme, nessun¡¯altra casa automobilistica dispone di cos¨¬ tante buone premesse per soddisfare le aspettative dei clienti legate alla mobilit¨¤ individuale e sostenibile del futuro, per questo continuiamo ad investire forti somme nel lavoro di ricerca e sviluppo. Disponiamo della strategia e delle appropriate tecnologie per raggiungere il nostro obiettivo ed abbiamo sul mercato un gran numero di vetture affascinanti¡± ¨C osserv¨° Dieter Zetsche, presidente del comitato direttivo della Daimler AG e Responsabile della Divisione Mercedes-Benz Cars. Delle ultime edizioni dal 2011 al 2017 ricordiamo Ferrari Portofino Cabrio e 488 Spider, De Tomaso Pantera da 600 cv, Alfa Giulietta TD 2000, Bugatti Veyron, Lamborghini Huracan LP, Rolls-Royce Phantom, Bentley Bentayga, Bmw X1, VW Tiguan e Golf TGI, Lexus RX, Giulia Quadrifoglio, Ford Evos concept. Nel 2005 il Salone ha occupato uno spazio di 225.000 mq ed ha vantato per la prima volta la presenza di espositori cinesi, con un "pieno" di 1000 espositori provenienti da 45 Paesi, con 80 anteprime mondiali, per un pubblico di oltre 940.000 unit¨¤ provenienti da 97 Paesi. Numeri in costante aumento. Nel 2013 la Mercedes alzava i veli alla GLA con pi¨´ spazio per i passeggeri posteriori, con schermo centrale che esce fuori dalla plancia e quattro motori, due benzina e due diesel.
La richiesta della Merkel
¡ª ?Nel 2015 la cancelliera Angela Merkel al Salone di Francoforte ha chiesto all'industria automobilistica "di intensificare gli sforzi per accogliere chi scappa dalla guerra in Siria". Nell'ultima edizione, nel 2017, la cancelliera Angela Merkel nel suo discorso sottoline¨° che "Tutti i Paesi devono impegnarsi sul fronte emissioni, sui software dei diesel, come stanno facendo Mercedes e VW e garantire incentivi per pensionare i vecchi modelli. L'industria dell'auto deve riguadagnare fiducia e credibilita". Ovvio che sono i marchi tedeschi a farla da padrone e il palazzo Mercedes Benz, composto da una struttura a pi¨´ piani unita alla vecchia architettura del padiglione pi¨´ antica lo conferma. Quest'anno saranno presenti Audi, Bentley, Bmw, Citroen, Dacia, Ferrari, Ford, Honda, Hyundai, Kia, Lamborghini, Land Rover, Lexus, Maserati, McLaren, Mercedes Benz, Mini, Nissan, Porsche, Renault, Seat, Skoda, Smart, Ssangyon, Subaru, Suzuki, Volkswagen. Ben venti le defezioni: mancheranno il Gruppo Fca, il Gruppo PSA (ad eccezione di Opel) e l'intera alleanza Renaulkt-Missan-Mitsubishi ed ancora Aston Martin, Cadillac, Chevrolet, Mazda, Rolls-Royce, Toyota e Volvo. Per gli amanti delle auto storiche nell'Hall 4.0 si potranno ammirare la 300 SL Gullwing, la Brabus Classic, la 300 SL Roadster, la Ford GT40, ed ancora la Potomac Classics, l'Amphicar 770 degli Anni 60 e perfino una Jaguar XK 140 SE. MW Sportive presenter¨¤ auto esotiche firmate Ferrari, Porsche, Mercedes-Benz, Brabus, Bmw e Wiesmann, una Ford Model A del 1930. Non ci saranno quest'anno molti dei personaggi che animavano il Salone tedesco come Ferdinand Piech e Sergio Marchionne, prematuramente scomparsi. Ma anche le assenze di Carlos Ghosn (Renault e Nissan), Rupert Stadler (Audi), Dieter Zetsche (Daimler), Harald Kruger (Bmw) che per scadenza dei mandati o allontanamenti forzati non sfileranno sul red carpet tedesco.
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