Renault Symbioz, quando il Suv è familiare: la prova dell’ibrida da 145 Cv

L’auto da famiglia nel senso migliore del termine. Design elegante e motorizzazione full hybrid che vengono da un Suv compatto di grande successo come Captur, ma poi 18 cm di lunghezza supplementare per la carrozzeria, giocata tutta in coda, aumentando così lo spazio massimo destinato al bagagliaio da 480 a 624 litri. Renault Symbioz è insieme una novità e anche un ritorno all’idea di vettura di segmento C destinata ai tragitti scuola-ufficio, con buone doti nei viaggi. La notizia non sta nelle qualità tecniche e stradali di un pacchetto meccanico che si conosce, ma casomai nel pragmatismo di un modello che mancava a Renault e che serve nel quotidiano, disponibile da settembre con un prezzo a partire da 33.500 euro.

Renault Symbioz, il design

Symbioz non è semplicemente la versione lunga della Captur, questo va detto subito, a scanso di equivoci e paragoni sulla vecchia tattica di carrozzerie allungate all’inverosimile. Più che in foto, il contatto dal vero con la vettura racconta di proporzioni sostenute benissimo dal nuovo frontale della Captur appena ristilizzata, cioè con i fari full Led più sottili e luci diurne a freccia, prese d’aria aggressive, spigoli e intersezioni che su Symbioz poi si allungano su fiancate più distese.

Dimensioni Renault Symbioz

I 441 cm di lunghezza sembrano perfino più naturali dei 423 cm di Captur, con la distanza tra le ruote anteriori e posteriori che rimane identica a quota 263 cm, dunque con un aumento dello sbalzo posteriore dietro le ruote, ma anche la forma più squadrata del tetto e della coda a fare la differenza. I dettagli sono curati, a partire dal cofano bombato fino alle sottolineature nella zona dei passaruota, o alla forma moderna dei fari posteriori orizzontali. Symbioz ha una sua personalità, non è una riedizione di Captur e questo racconta il buon lavoro di Renault nel mettere in gamma un modello più compatto della Austral, lunga di suo 451 cm. L’altezza di 157 cm è identica a quella di Captur, ma il bordo di uscita del tetto molto ben orizzontale rende la Symbioz un filo più sportiva.

Gli interni

La vera partita di Symbioz si gioca tutta a bordo, abbinando cruscotto e servizi di infotainment già visti su Captur ad un bagagliaio dalle potenzialità ben superiori rispetto a quanto offerto da un Suv di segmento B, compatto o meno che sia. Il sistema multimediale OpenR Link offre un touchscreen verticale da 10,4” di serie e un display da 10,3” destinato alla strumentazione. Il software è completamente basato su Android Automotive, cioè la versione sviluppata direttamente da Google, con la massima integrazione delle app come Maps e Assistant per i comandi vocali, oltre all’accesso al catalogo Google Play. La tecnologia Fota (firmware over the air) permette al sistema operativo di ricevere gli aggiornamenti dalla rete. Guardando poi all’insieme dell’abitacolo, rivestimenti e assemblaggi appaiono curati, l’effetto è moderno e non manca neppure l’optional sfizioso (1.500 euro) del tetto Solarbay con una superficie che si opacizza elettricamente in porzioni, trasformando il cristallo da panoramico a protettivo.

Chiaro però che lo sguardo vero su Symbioz punta al bagagliaio, con portellone motorizzato con apertura e chiusura attivabili premendo il pulsante elettrico, usando la chiave Keyless Entry oppure facendo passare il piede sotto il sensore del paraurti posteriore. Renault ha fatto un lavoro realmente buono, con un piano di carico che ha una soglia di ingresso larga 95 cm ed è totalmente piatto, mentre il divano posteriore scorre in avanti fino a 16 cm, portando la capacità di carico dal minimo di 492 al massimo di 624 litri. Abbiamo così un “tesoretto” di 132 litri di capacità modulare, a cui si può anche rinunciare arretrando il divano e aumentando in modo davvero considerevole la libertà di movimento per i passeggeri posteriori. Ripiegando poi lo schienale del divano si possono caricare oggetti lunghi fino 168 cm, o arrivare a 1.582 litri di capacità massima misurata a filo padiglione.

La prova

In attesa dell’arrivo di altre motorizzazioni nel 2025, Renault Symbioz è disponibile solo in variante E-Tech full hybrid 145 Cv, ovvero la stessa soluzione meccanica adottata su Captur. Al 4 cilindri benzina 1.6?con 94 Cv di potenza sono abbinati due motori elettrici, il primo da 36 kW ed il secondo da 18 kW con funzioni di motorino di avviamento. La potenza complessiva è a quota 145 Cv, mentre la batteria in dotazione è da 1,2 kWh di capacità. Caratteristica del sistema E-Tech è soprattutto la trasmissione multimodale priva di frizione, con 4 rapporti dedicati al propulsore termico e 2 a quello elettrico. Come sempre, l’avvio della vettura è sempre in modalità a zero emissioni, ma ora debutta la funzione E-Save, che permette di mantenere la carica della batteria ad un minimo del 40%, evitando cadute di prestazioni.

Il comportamento dinamico non si discosta affatto da quello di Captur, complice un peso che non supera i 1.500 chilogrammi in ordine di marcia nonostante l’aumento sensibile di lunghezza della carrozzeria. Identiche anche le sensazioni, con l’utilizzo ideale che sta nel comfort anche a ritmi decisi, ma comunque rilassati, con un buon assorbimento delle sospensioni di tipo MacPherson sull’avantreno e a ponte semirigido al posteriore. Nonostante la migliore insonorizzazione dell’abitacolo, quando poi l’andatura si alza, arriva invece dal cambio qualche rumorosità meccanica e un certo ritardo nei passaggi di marcia. Sempre convincente invece la regolazione del servosterzo, con precisione senza eccessiva durezza, mentre anche su Symbioz la guida in città si rivela particolarmente poco stressante, oltre che capace di percorrenze pari o superiori ai 20 km/litro.

Pregi e difetti

Questi sono i riscontri della nostra prova.

• Piace: design aggressivo ed insieme elegante, ma soprattutto con una formula di vettura che va ben oltre il Suv compatto di segmento C, offrendo un bagagliaio che arriva a 624 litri e con la capacità di caricare a bordo oggetti lunghi fino a 168 cm.
• Non piace: Renault ha reso negli anni sempre più silenzioso ed efficiente il cambio multimodale del sistema E-Tech, ma scegliendo una andatura più decisa restano delle incertezze nel passaggi di marcia.

Scheda tecnica

Il riepilogo dei dati forniti da Renault Italia