Tre giorni sotto una tra le pi¨´ intense nevicate degli ultimi anni ha fornito l'occasione per verificare come un'auto elettrica si comporta sulla neve e con temperature di diversi gradi sotto lo zero. Se le batterie della Born non sono apparse in difficolt¨¤, la coppia notevole e la trazione posteriore possono creare qualche problema. E suggerire la rinuncia ai controlli di trazione pi¨´ conservativi
Le abbondanti nevicate che hanno interessato le Alpi quando ormai sembrava che il clima fosse avviato verso la primavera, hanno posto le basi per effettuare un test di un¡¯auto elettrica in condizioni invernali non estreme, ma comunque pi¨´ simili a quelle che in altre parti del mondo hanno contribuito a mettere in evidenza alcuni limiti dei veicoli alimentati a batteria. Rispetto ai modelli convenzionali i limiti possono derivare dalla convivenza delle batterie con le temperature pi¨´ rigide, ma anche dalle difficolt¨¤ di gestire l¡¯erogazione della coppia sui fondi innevati. Elementi che abbiamo avuto l¡¯opportunit¨¤ di verificare durante un viaggio in Svizzera con una Cupra Born attraverso il maestoso scenario delle Alpi, durante le recenti nevicate che hanno trasformato il paesaggio alpino in un vero e proprio paradiso invernale.
Indice
La Cupra Born del viaggio
¡ª ?La Cupra Born, nel pi¨´ prestazionale allestimento e-Boost1 utilizzato per questo test invernale, riesce nell¡¯intento di combinare prestazioni sportive e praticit¨¤ familiare, senza compromessi sul comfort o sull'impronta ecologica. Testata sulle strade innevate, questa vettura dimostra come sia possibile combinare una carrozzeria spaziosa, progettata pensando alle esigenze di una famiglia moderna, con un assetto e delle performance che ricordano quelle di un'auto sportiva. La sostenibilit¨¤ ¨¨ un altro pilastro della filosofia della Born: l'impegno verso l'ambiente ¨¨ evidente non solo nella propulsione elettrica, ma anche nei dettagli come i rivestimenti dei sedili, prodotti utilizzando tessuti derivati da plastica recuperata dai mari, e si estende fino alla possibilit¨¤ di integrare la dotazione con una pompa di calore. Quest'ultima, pi¨´ efficiente dei sistemi di climatizzazione tradizionali, ottimizza l'uso dell'energia, preservando l'autonomia del veicolo anche nelle giornate pi¨´ fredde.
Ripartire in salita
¡ª ?Il percorso intrapreso, dalla Valchiavenna fino a Tirano, attraversando la Svizzera, passando dal passo del Maloja, St Moritz, lo Julier Pass, Savognin, Davos, e il passo del Bernina, ha offerto il terreno ideale per mettere alla prova senza preavviso la Cupra Born in condizioni invernali impegnative. Le difficolt¨¤, per ogni veicolo in transito, sono iniziate ben presto, appena superato il confine di Dogana, con un ambiente rapidamente diventato monocolore sotto una nevicata intensa, che nella notte aveva gi¨¤ depositato 60 cm di neve, senza tuttavia incontrare particolari ostacoli grazie soprattutto al traffico non particolarmente intenso. Ma basta veramente poco per vedere cambiare la situazione: un tratto pi¨´ ripido, come quello con gli stretti tornanti che portano al passo del Maloja, le temperature pi¨´ basse che fanno gelare la neve battuta, e la presenza di auto che procedono nei due sensi rappresentano una miscela esplosiva.
Approccio pi¨´ riflessivo
¡ª ?? evidente che in una situazione di questo genere ¨¨ impossibile procedere con i soli pneumatici estivi, ma anche quelli invernali non possono fare miracoli. Se un¡¯auto che procede in salita si ferma per lasciare il passaggio a un bus di linea, il rischio di non riuscire a ripartire ¨¨ concreto. Questo fa parte della normalit¨¤ della guida in montagna su fondi innevati, tuttavia le difficolt¨¤ alla guida di un¡¯auto elettrica possono essere pi¨´ marcate. E, appunto, in questi casi ¨¨ consigliato l¡¯uso delle catene da neve, utili in salita per avanzare, e in discesa per fermarsi. Il test ha messo in luce la necessit¨¤ di adottare un approccio pi¨´ riflessivo alla guida, che prevede la capacit¨¤ di guardare molto pi¨´ avanti rispetto alla norma e la rinuncia ai controlli elettronici pi¨´ invasivi.
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Non solo divertimento
¡ª ?La trazione posteriore della Cupra Born, e di molte auto alimentate a batteria, combinata con la notevole coppia, pu¨° facilmente portare a slittamenti delle ruote motrici se non si gestisce con cura l'acceleratore. Se da un lato l¡¯evidente propensione al sovrasterzo pu¨° risultare divertente quando si percorre un tornante, questa ricchezza di coppia pu¨° ostacolare una ripartenza. Le modalit¨¤ di guida pi¨´ tranquille, come la Eco, che riducono il rischio di perdere in controllo della vettura, non sono compatibili con una partenza da fermi su una salita con neve molto compatta. Se un motore diesel assicura la pi¨´ naturale gestione dell¡¯erogazione, consentendo in teoria di muoversi senza accelerare, semplicemente rilasciando il pedale della frizione, l¡¯esuberanza di un motore elettrico complica tutto.
Difficile ripartire
¡ª ?Al contrario di quanto si potrebbe pensare, in tali condizioni, l'intervento del controllo di trazione risulta spesso controproducente. Questo sistema, progettato per interrompere il movimento delle ruote motrici quando perdono aderenza, ha come effetto l¡¯impossibilit¨¤ di riprendere il movimento. La soluzione pi¨´ efficace ¨¨ rappresentata dalla selezione di modalit¨¤ di guida pi¨´ sportive, che lasciano alle ruote la possibilit¨¤ di pattinare e ai battistrada invernali di svolgere il loro lavoro. Il tutto, ovviamente, richiede un'adeguata abilit¨¤ nel gestire la potenza con sensibilit¨¤ e precisione attraverso l'acceleratore, visto che la motricit¨¤ pu¨° arrivare all¡¯improvviso.
Consumi accettabili
¡ª ?Oltre alle sfide legate alla guida, un altro aspetto cruciale da considerare durante l'inverno ¨¨ l'impatto del freddo sulle batterie dell'auto elettrica. Le basse temperature possono influenzare negativamente le prestazioni della batteria, riducendone l'autonomia e influenzando il tempo di ricarica. Tuttavia, ¨¨ importante sottolineare come la Cupra Born abbia affrontato con successo queste sfide, dimostrando affidabilit¨¤ anche in condizioni climatiche avverse. I consumi si sono mantenuti su livelli accettabili per un percorso di montagna (intorno ai 20 kWh/100 km), anche se nei punti pi¨´ critici il computer di bordo ha raggiunto valori prossimi ai 40 kWh/100 km, tuttavia la presenza della pompa di calore (optional) ha permesso di mantenere temperature confortevoli nell¡¯abitacolo con assorbimenti minimi, nonostante il clima particolarmente rigido.
Ricarica svizzera
¡ª ?Per quanto riguarda le ricariche, ¨¨ stato rilevato un solo inconveniente; l'incompleto "rabbocco" notturno, che pare realisticamente da attribuire a un errore della colonnina dell¡¯hotel che ha fornito il servizio. Un problema risolto la mattina grazie all¡¯efficacia della rete elettrica svizzera, che ha permesso di ricaricare a una potenza compresa tra 46 e 48 kW a una colonnina da 50 kW nominali, una caratteristica non sempre garantita dalle nostre parti. Al termine dei tre giorni trascorsi in un ambiente cos¨¬ impegnativo, si evidenzia non solo la crescente maturit¨¤ delle auto elettriche nel gestire condizioni estreme, ma sottolinea anche l'importanza di un approccio consapevole e preparato alla guida invernale. Quest'esperienza dimostra che, con le giuste precauzioni e la conoscenza del proprio veicolo, le auto elettriche possono offrire prestazioni e sicurezza, anche nelle condizioni pi¨´ rigide.
Scheda tecnica
Cupra Born e-Boost1
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