Alla guida della versione 2.0D Awd First Edition con motore da 180 Cv elettrificato, in listino a 69.720 euro. Comfort ad alto livello, eleganza e tecnologia; pronta anche per il fuoristrada
Se tutto pu¨° cambiare, anche le provocazioni hanno modo di diventare ambizioni. Ecco allora come l'auto capace di inventare nel 2011 l'idea di Urban Suv lussuoso ma grintoso oggi lascia ad altri la sua eredit¨¤, puntando invece sul comfort a ruote alte abbinato a buone qualit¨¤ fuoristradistiche. Abbiamo guidato la seconda generazione di Range Rover Evoque in allestimento First Edition, equipaggiata con motorizzazione 2.0D a gasolio da 180 Cv, trazione integrale e sistema mild hybrid. II prezzo di 69.720 euro la avvicina molto alla sorella maggiore Velar, e non ¨¨ un caso. L¡¯Urban Suv cattivo da vedere e da guidare ¨¨ diventato una vettura elegante nel look e nel comportamento.
RANGE ROVER EVOQUE: COM¡¯? fatto
¡ª ?Dopo 800 mila esemplari venduti e un successo che ha riproposto il marchio Land Rover al grande pubblico, l'alternativa era tra il rilanciare e il cambiare del tutto strada. Le dimensioni pressoch¨¦ identiche rispetto alla prima generazione, per¨°, non ingannano. Nuova Evoque stavolta evoca comfort, non aggressivit¨¤ urbana, anche mantenendo la stessa lunghezza a quota 437 cm, con la larghezza di 199 cm e l'altezza di 165 cm, quest'ultima tre centimetri maggiore della media del precedente modello. Evoque ha identici ingombri, ma ora una personalit¨¤ opposta. Incassa un frontale ancora molto verticale e deciso, certo, ma con uno sviluppo ridotto in altezza dei fari, e quella assenza di spigolosit¨¤ che appartiene alla sorella maggiore Velar, dalla quale letteralmente ¡°spunta¡± la citazione delle maniglie a filo della carrozzeria, che per altro fuoriescono da fiancate ripulite da ogni linea superflua, solo a cinque porte. Nessuna notizia invece di quella a tre, da cui ¨¨ derivata in passato perfino una versione Suv cabrio, ripresa ora e non a caso dal rampante Volkswagen T-Roc. Evoque ora mostra meno rabbia e pi¨´ equilibrio, a cominciare dai finti sfoghi d'aria sul cofano, marchio di fabbrica del modello precedente e che qui sono meno appariscenti, con la stessa inclinazione di tuti i profili laterali che disegnano le portiere e accompagnano fino in coda. Cio¨¨ l'unica porzione della vettura che mantiene lo stesso coefficiente di grinta del passato, con gruppi ottici inseriti in una fascia che attraversa il portellone e, soprattutto, un vistoso scudo paraurti posteriore che ricorda bene la prima Evoque, mentre i veri scarichi inferiori vengono accompagnati da due sfoghi che li sovrastano in funzione esclusivamente estetica, dalla resa trascurabile. Il Dna di Evoque del resto ¨¨ nuovo, tanto che gli pneumatici su cerchi da 20 pollici riempiono passaruota ampi, ma disegnati soprattutto con la praticit¨¤ di consentire comunque un grande raggio di apertura delle portiere, e dunque anche una accessibilit¨¤ migliore, soprattutto al posteriore. Qui, l'aumento del passo della vettura di 2 centimetri e il posizionamento pi¨´ umano del montante centrale hanno permesso di ricavare uno spazio confortevole per tre passeggeri. Ovvero la missione che apparterrebbe ad una berlina di alta gamma, rispetto alla quale offre un bagagliaio da 591 litri di capacit¨¤, anche se con una soglia di accesso piuttosto alta.
Interni Range Rover Evoque: PELLE E MULTIMEDIA
¡ª ?I paragoni possibili tra la vecchia e la nuova Evoque si limitano ai dettagli, come accade anche per gli interni. Resta identica la forma della palpebra strumenti che sovrasta il volante e, sul suo lato destro, si sposta di pochi centimetri pi¨´ in basso il tasto di accensione. Tutto il resto cambia completamente filosofia, a partire dalla qualit¨¤ degli assemblaggi delle plastiche, che su nuova Evoque cedono molto il passo a materiali ecocompatibili e pelle, anche con trama traforata in corrispondenza dei sedili, a loro volta meno estremi nel design dei cuscini di contenimento laterale rispetto a quelli della generazione precedente, ma oggettivamente pi¨´ confortevoli. L'evoluzione pi¨´ netta sta nell'ergonomia perch¨¦, numeri alla mano, il cruscotto della vecchia Evoque ospitava ben 33 pulsanti, quello della nuova nessuno. L'interfaccia d'uso ¨¨ costruita attorno allo schermo da 12,3 pollici dietro il volante che ospita la strumentazione principale, assistito da un head-up display, ma soprattutto abbinato al sistema di infotainment Touch Pro Duo con due display da 10 pollici ciascuno. Quello superiore si solleva all'accensione della vettura e ospita il comparto multimedia o navigazione, mentre quello inferiore fisso ¨¨ dedicato ai servizi della vettura, climatizzazione in testa, con i due pomelli fisici che spuntano direttamente dalla sua superficie. Si tratta della stesa dotazione gi¨¤ vista su Velar, compatibile con le piattaforme Apple CarPlay e Android Auto; essa integra anche uno hotspot wi-fi che permette di connettere fino ad otto dispositivi. Ma non ¨¨ esente da critiche, a partire dalla macchinosit¨¤ dei men¨´ con cui si configura il pannello degli strumenti, fino alla velocit¨¤ di risposta ai comandi, che non raggiunge certo le vette dei pi¨´ recenti sistemi Audi. Sull'esemplare in prova si sono anche manifestati alcuni blocchi del sistema, che hanno portato al totale blackout dei due schermi sulla plancia, ripristinati mediante spegnimento e riavvio della vettura. Sicuramente utile invece il pacchetto ClearSight. Una porzione dello specchietto retrovisore ospita un monitor dedicato alle immagini di una telecamera posteriore, il che aiuta non poco nel recuperare la visibilit¨¤ che toglie la forma del lunotto in coda. Due ulteriori cam sotto gli specchietti laterali e una alloggiata nel frontale permettono poi di costruire una immagine in 3D della vettura e dei suoi ingombri in relazione all'ambiente circostante, visualizzata sullo schermo superiore del sistema Touch Pro Duo.
Range Rover Evoque: UNA GAMMA AVANZATA
¡ª ?Nuova Range Rover Evoque sfrutta come base meccanica la piattaforma Pta, "Premium Transverse Architecture", la stessa su cui ¨¨ realizzato il Discovery Sport. Si tratta di un pianale evoluto, tanto nell'utilizzo di alluminio e materiali leggeri che nella conformazione della struttura, pi¨´ rigida del 13% rispetto alla precedente, ma soprattutto studiata per l'elettrificazione, e l'adozione di uno schema di sospensioni di alto livello, con soluzione MacPherson all'anteriore e Integral Link al posteriore. L'obiettivo dichiarato ¨¨ il comfort. Il sistema Adaptive Dynamics offre poi ammortizzatori a smorzamento variabile e sensori che monitorano le condizioni della strada ogni 100 millisecondi, adattando l'assetto indipendentemente dalle variazioni del terreno o delle superfici. Dalla recente tradizione Land Rover arriva anche il Terrain Response 2, che consente di scegliere tra quattro modalit¨¤ (comfort, sabbia, erba/ghiaia/neve/fango e solchi), ma anche di affidarsi al settaggio Auto, che lascia all'elettronica il riconoscimento del fondo stradale e l'impiego delle regolazioni pi¨´ indicate. Si tratta di una dotazione di serie sulle versioni a trazione integrale, ovvero tutte tranne la turbodiesel da 150 Cv, alla base di una gamma con motori da due litri di cilindrata. A gasolio anche da 180 Cv, oggetto della nostra prova, oltre alla configurazione da 241 Cv; sul versante benzina abbiamo i tagli di potenza da 200, 249 o 300 Cv. Eccetto la 2.0 turbo diesel da 150 cavalli, tutte le altre varianti hanno il cambio automatico a 9 rapporti e un sistema mild hybrid a 48 volt che sfrutta un motorino di avviamento da 15 Cv collegato all¡¯albero motore tramite la cinghia: nelle accelerazioni fornisce una spinta aggiuntiva (fino a 140 Nm), mentre nei rallentamenti viene trascinato dalle ruote e genera corrente per ricaricare una batteria da 0,2 kWh posta sotto il pianale. In listino ¨¨ apparsa anche la motorizzazione plug-in hybrid P300e, che vede l'abbinamento di un propulsore 3 cilindri 1,5 litri a benzina da 200 Cv ad un motore elettrico da 109 Cv integrato nell'asse posteriore, e ad una batteria agli ioni di litio da 15 Kwh.
RANGE ROVER EVOQUE: COME VA
¡ª ?Dimenticare le reazioni nette di sterzo e l'assetto pi¨´ sportiveggiante della vecchia Evoque si pu¨°. Basta non cercare l'erede nella nuova generazione, ma considerarla una vettura nata per viaggiare e contemporaneamente garantire una marcia affidabile in fuoristrada. La fotografia di nuova Evoque ha i toni di una posizione di guida meno affaticante, prosegue con indubbie doti di silenziosit¨¤ meccanica, e poi con quelli della logica. Il sistema Driveline Disconnect disinserisce la trasmissione alle ruote posteriori per ridurre perdite di attrito e consumi, per poi reinnestarla in una frazione di secondo quando le condizioni lo richiedono, evitando perdite di trazione. C'¨¨ pi¨´ la razionalit¨¤, e anche una gestione pi¨´ raffinata del propulsore, con il mild hybrid che non incide in maniera significativa sui consumi, ma trasmette controllo. A velocit¨¤ inferiori ai 17 km/h, quando il guidatore frena, il motore si spegne, mentre in ripartenza l'energia immagazzinata viene riutilizzata come supplemento di spinta, che significa maggiore fluidit¨¤.
range rover evoque: come va/2
¡ª ?Un risultato a cui contribuisce non poco anche il cambio automatico ZF a nove marce con rapportatura e logica all'insegna della progressivit¨¤, esattamente la stessa indole che abbiamo riscontrato nel propulsore 2 litri turbodiesel da 180 Cv. Una personalit¨¤ votata al comfort, con lo sterzo a calibratura elettronica che vale precisione alle medie andature, ma non aggressivit¨¤ che servirebbe alzando il ritmo. Le sospensioni adattative hanno una logica completamente ¡°verticale¡±, cio¨¨ sono molto efficienti nell'azzerare le sconnessioni dell'asfalto, ma non sono mirate affatto alla ricerca di appoggi laterali al limite, tanto che aumentando la velocit¨¤, nei cambi di direzione pi¨´ decisi si avverte nettamente il rollio della carrozzeria, cos¨¬ come il peso, sul filo dei 19 quintali. L¡¯Urban Suv a tutta grinta ¨¨ diventato felicemente pi¨´ maturo, ma anche pi¨´ duttile nell'eventualit¨¤ di un suo utilizzo in offroad. Il Terrain Response 2 fa bene il suo lavoro per quanto riguarda la motricit¨¤, ma dobbiamo segnalare anche qualit¨¤ telaistiche oggettive, come l¡¯altezza dal suolo di 212 mm, o gli angoli di attacco e di uscita rispettivamente di 25 e 30,6 gradi, abbinati alla profondit¨¤ di guado massima che arriva a 600 mm. Numeri superiori a quelli di Discovery Sport e paragonabili a quelli di Velar, due Land Rover non certo di piccolo calibro.
Range Rover Evoque, pregi e difetti
¡ª ?Piace: grande comfort per una vettura che cambia pelle e unisce dimensioni compatte a doti da stradista e qualit¨¤ in fuoristrada, con il vantaggio dell¡¯omologazione ibrida.
Non piace: assetto non adatto alla guida grintosa che concedeva la generazione precedente. Interfaccia d¡¯uso a tre schermi difficoltosa da configurare e non esente da bug.
RANGE ROVER EVOQUE 2.0D 180 CV AWD First Edition, SCHEDA TECNICA
¡ª ?Motore: quattro cilindri turbodiesel, 1.999 cc; potenza massima 180 Cv / 132 kW.
Trasmissione: cambio automatico a 9 marce, trazione integrale permanente.
Dimensioni (mm): lunghezza 4.371; larghezza 1.996; altezza 1.649; passo 2.681; peso 1.891 kg in ordine di marcia; bagagliaio 591 litri.
Prestazioni: accelerazione 0-100 km/h in 9,3 secondi; velocit¨¤ massima 205 km/h.
Consumi: 5,5 l/100 km (ciclo Nedc).
Emissioni CO2: 145 g/km (ciclo Nedc).
Prezzo: 69.720 euro
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