anteprima
Byd Atto 3, la prova del crossover elettrico per l'Italia
Atto 3. Tre come le carte di un gioco a cui l'auto elettrica cinese ancora ci costringe. Abbiamo tre scelte, scommettere sul fatto che sar¨¤ estremamente economica, oppure puntare sul vantaggio tecnologico che la Grande Muraglia gi¨¤ vanta nel settore delle batterie, o ancora fidarsi della carta pi¨´ paradossale, che i costruttori della Repubblica Popolare vogliano sfidare chi ha inventato l'auto del popolo, che insomma in Europa vogliano davvero vedersela fin da subito con Volkswagen. Dunque, Atto 3, come il crossover compatto con motorizzazione ad emissioni zero che Gazzetta Motori ha provato in anteprima. E' firmato dalla Byd, quinto costruttore cinese di autoveicoli e primo nel settore di quelli elettrificati, ma anche terzo produttore al mondo di batterie. I manager dell'azienda di Shenzhen non hanno dato indicazioni sull'arrivo in Italia, e dunque neppure sul prezzo, ma nel gioco delle tre carte a volte si vince seguendo le mani, e le mosse. Atto 3 ¨¨ il gemello del modello venduto in Cina con il nome di Yuan Plus, che nella sua versione base ha un prezzo base corrispondente a 20.500 euro, ben diverso dalle intenzioni espresse a Gazzetta Motori dai rappresentanti di Byd. Chiunque per¨° pu¨° tenere nascosto l'asso.
il design
¡ª ?Un breve test su strade non aperte al pubblico sono l'occasione giusta per mettere a fuoco esattamente ci¨° che importa, rispondere alla vera domanda sulle auto cinesi, quella sulla qualit¨¤. Atto 3 ¨¨ lungo 446 cm, largo 188 cm e alto 162 cm, dunque con ingombri inferiori alla ID.4 e maggiori di ID.3, proprio la coppia di Volkswagen elettriche contro cui Byd sembra voler posizionare in Europa la vettura. Non a caso.
A capo del del team di designer dell'azienda cinese c'¨¨ il tedesco Wolfgang Egger, con un solido passato in Lamborghini e Audi, ed ecco che l'impronta continentale si nota nelle proporzioni tra cofano basso e abitacolo, con la curvatura del tetto spiovente verso la coda, tutto questo con linee piuttosto pulite che raccordano bene il frontale con le fiancate alte, i cerchi da 18 pollici e i fari posteriori a sviluppo orizzontale. Piace davvero molto l'accuratezza negli assemblaggi dei vari elementi della carrozzeria, perfettamente allineati tra loro anche nei punti meno visibili.
gli interni
¡ª ?Se gli esterni trasmettono una personalit¨¤ attraverso tratti puliti, degli interni si pu¨° dire altrettanto guardando alla qualit¨¤ delle plastiche e dei materiali utilizzati, compresi i rivestimenti in ecopelle per la fascia centrale del cruscotto e per i sedili, con quelli anteriori molto avvolgenti e con poggiatesta integrato. L'effetto complessivo ¨¨ gradevole, fin troppo caratterizzato dalle plastiche ad effetto cromato scelte per le bocchette di aerazione a lamelle e per la leva del cambio, con un gusto vagamente aeronautico. Piace meno il piccolo display solidale con il piantone dello sterzo, mentre a suo modo sorprende la soluzione del display centrale da 12,8 pollici che, con una pressione su un pulsante della razza sinistra del volante, ruota di 90 gradi, passando da una visualizzazione panorama ad una verticale, replicando le abitudini di uso degli smartphone.
Curata l'interfaccia grafica del sistema, basato su Android e con una risposta assai rapida ai comandi. Il bagagliaio di 440 litri di capienza ha una forma regolare, ma anche una soglia di carico piuttosto elevata da terra, mentre la distanza tra i due assi di ben 272 cm ha consentito di ricavare uno spazio pi¨´ che adeguato per il passeggeri posteriori. L'effetto complessivo, insomma, non ¨¨ affatto quello di una vettura economica.
la piattaforma
¡ª ?Dopo un primo sbarco in Norvegia nel 2021, Byd si appresta nei prossimi 18 mesi ad entrare nel mercato di Olanda, Danimarca, Svezia, Germania, Spagna e poi Italia. Le vetture protagoniste di questa prima ondata saranno tre, la berlina sportiva Han e il Suv familiare a sette posti Tang, ma soprattutto la Atto 3, unica del terzetto ad essere realizzata sulla nuova piattaforma modulare e-Platform 3.0. Si tratta di un pacchetto che comprende in primo luogo la Blade Battery, batterie di tipo cell-to-pack, ovvero non realizzate in moduli da assemblare, ma in forma di lame, da collocare all¡¯interno del vano accumulatori e con il massimo guadagno teorico in termini di capacit¨¤ di carica in relazione allo spazio. Utilizzano una chimica al litio-ferro-fosfato e sono riscaldate attraverso una pompa di calore dedicata che le porta in modo pi¨´ rapido alla temperatura di esercizio ideale.
Nella e-Platform 3.0 rientra anche il primo propulsore elettrico 8 in 1 al mondo, cio¨¨ che integra l¡¯unit¨¤ di controllo del veicolo, il sistema di gestione della batteria, l¡¯unit¨¤ di distribuzione dell¡¯alimentazione, il motore propriamente detto, il controller, la trasmissione, il convertitore DC-DC e il caricatore di bordo. Byd ¨¨ una azienda totalmente verticale e realizza in proprio tutti i componenti della piattaforma. Basandosi sulle parziali informazioni concesse, Atto 3 utilizza una batteria da 60,5 kWh nominali di capacit¨¤ e un motore elettrico da 204 Cv abbinato alla trazione anteriore, per una autonomia di 420 km nel ciclo combinato Wltp. La potenza massima di ricarica ammessa ¨¨ di 88 kw in corrente continua. Utile ricordare poi che la e-Platform 3.0 fa anche da base alla Byd Dolphin, una compatta a zero emissioni paragonabile ad una nostra citycar di segmento B, con batteria da 30,7kWh e autonomia di 301 km, ma venduta in Cina a partire da un corrispettivo di 14.500 euro. Quanto sia ampia la strategia dell'azienda di Shenzhen ci vuole poco a capirlo: sul mercato australiano la Dolphin viene venduta come Atto 2.
come va
¡ª ?Alcuni giri su un circuito ricavato all'interno dell'aeroporto di Valkenburg, a 50 km ad ovest di Amsterdam, valgono il primo contatto con Byd Atto 3. Poco significativo in senso assoluto per quanto riguarda la dinamica di guida, ma molto indicativo per fotografare la qualit¨¤ costruttiva della vettura, che ¨¨ buona, va detto chiaramente. Una volta a bordo, si nota subito l'inclinazione del piantone dello sterzo, che non permette una posizione realmente verticale del volante, ma risponde alle abitudini di guida di un crossover, e anzi sfodera un allineamento centrato con i pedali. La posizione di guida ¨¨ corretta, la visibilit¨¤ buona in tutte le direzioni eccetto che al posteriore, dove le manovre sono da intendersi con l'esclusivo ausilio della telecamera. La percezione degli ingombri ¨¨ invece molto buona in movimento, con poche distrazioni derivanti dalla strumentazione e soprattutto una buona silenziosit¨¤ di marcia anche in partenza o in ripresa.
I materiali fono assorbenti fanno un lavoro egregio, con nessun rumore proveniente dal fondoscocca anche su superfici non regolari. Piace e convince la frenata, con un impianto a dischi anteriori e posteriori (non una banalit¨¤ rispetto alla concorrenza tedesca ) dove l'accoppiata tra componenti Brembo e Bosch porta sensibilit¨¤, senza quel mordente inadatto ad una vettura per famiglie. Stesso discorso per il comportamento del motore, con la trazione anteriore che trasmette alle ruote solo qualche lieve incertezza nel momento della massima richiesta di spinta, ma poi la possibilit¨¤ di regolare la risposta in modalit¨¤ comfort o pi¨´ dinamica. Come per lo sterzo, che invece dal setting pi¨´ dinamico non incassa affatto maggiore precisione in inserimento di curva, ma casomai un filo di nervosismo nei ritorni in uscita, tenendosi troppo lontani comfort e dallo spirito di guida in relax che appartiene naturalmente alla Atto 3. Risultato non trascurabile, quest'ultimo, per una vettura cinese in Europa.
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