Ha superato i due miliardi di dollari di fatturato l'ultima stagione delle grandi aste internazionali di auto d'epoca. Un mercato che si conferma un' ottima opportunit¨¤ per gli investitori, e che punta sempre di pi¨´ a modelli rari ed extra lusso. I modelli del Cavallino rimangono i pi¨´ ambiti, con una quota di vendite pari al 27,63%, seguita da Porsche, con il 13,1%.
Ha superato i due miliardi di dollari di fatturato l'ultima stagione delle grandi aste internazionali di auto d'epoca. Dai dati riportati dall¡¯ultimo Classic Car Auction Yearbook 2022-2023 di Adolfo Orsi, edito da Selecta, punto di riferimento nel mercato delle auto da collezione, la casa del Cavallino rimane sempre in testa all'indice di gradimento delle auto battute all'asta, con una quota di vendite pari al 27,63% rispetto al fatturato totale di tutte le marche vendute, seguita da Porsche e Ford, che rappresentano rispettivamente il 13,1% e il 6,92%.? L'analisi di Orsi riporta i risultati di 109 aste tradizionali, svoltesi tra il primo settembre 2022 e il? 31 agosto 2023; a novembre ¨¨ arrivata, come una meteora a scuotere ulteriormente il mercato, l'asta milionaria di New York, che per¨° non ha cambiato la sostanza della casa del Cavallino superstar dell'anno, con? il premio "top lot" del 2023 conquistato dalla Ferrari 330 LM / 250 Gto del 1962 carrozzata da Scaglietti venduta per 51,7 milioni di dollari, corrispondenti a 48.335.982 euro.?
oltre due miliardi di dollari
¡ª ?Aumentano le auto in vendita e aumenta l¡¯impatto delle youngtimer e delle instant classic. I dati riportati dal Classic Car Auction Yearbook?indicano una crescita del fatturato del 5% rispetto allo scorso anno, parzialmente attribuibile per¨° ad un 27% in pi¨´ di auto messe in vendita. Quello che emerge dall'andamento delle grandi aste internazionali degli ultimi mesi, ¨¨ per¨° un mercato sempre pi¨´ selettivo e proiettato verso l'alto. L'anno si chiude con un fatturato che supera i due miliardi di dollari e che conferma il crescente interesse da parte di appassionati ed investitori per le auto come alternativa rispetto alle asset class tradizionali, una domanda che potrebbe continuare a crescere, sostenuta dall¡¯aumento del numero dei cosiddetti - in termini finanziari -? "High Net Worth Individuals" e "Ultra High Net Worth Individuals" (individui con patrimoni netti molto elevati) a livello globale, a fronte, invece, di una offerta che resta per sua natura limitata.? Scorrendo l'andamento degli ultimi anni, si nota un leggero indebolimento del mercato, con il 73% di lotti venduti rispetto all¡¯82% del boom post-Covid dell¡¯anno scorso; tuttavia, il 73% rimane ancora stabile rispetto alle sei stagioni precedenti. "In generale il mercato oggi ¨¨ pi¨´ riflessivo e selettivo - spiega lo storico Adolfo Orsi -. I prezzi record, la guerra in Ucraina, le prospettive economiche stagnanti, l¡¯inflazione crescente, la paura della depressione e l¡¯aumento dei tassi di interesse: tutti questi fattori contribuiscono al rallentamento di ogni mercato degli oggetti da collezione, comprese le automobili, e proprio come altri, il mercato delle auto da collezione sperimenta i suoi alti e bassi".? ?
FERRARI, PORSCHE, FORD IN TESTA
¡ª ?Le aste statunitensi, come di consueto, rappresentano la maggior parte delle vendite, con quasi il 70% del fatturato totale, seguite dal mercato britannico e da quello francese al secondo e terzo posto. La Ferrari ¨¨ la regina assoluta dell'ultima stagione, con una quota di vendite pari al 27,63% rispetto al fatturato totale di tutte le marche vendute. Seguono Porsche e Ford, che rappresentano rispettivamente il 13,1% e il 6,92%. Ma proprio perch¨¦ le aste in America? guidano le vendite mondiali, ¨¨ anche interessante notare come i marchi americani Plymouth, Dodge, Chevrolet, Ford, Cadillac e Duesenberg siano in testa alla classifica generale quando si guarda la percentuale di vendita per marca; quindi, anche se non rappresentano la maggior parte del fatturato durante l¡¯anno, questi marchi vendono in modo costante e pi¨´ spesso nel mercato americano, rispetto ad altri marchi internazionali. Si conferma anche nell¡¯ultimo anno la sempre pi¨´ chiara tendenza da parte dei collezionisti pi¨´ giovani ad acquistare auto pi¨´ recenti, con il massimo storico della stagione di 2.320 auto con meno di 20 anni. Le vendite di auto costruite a partire dal 2000 hanno rappresentato oltre il 30% del fatturato totale della scorsa stagione, relegando ad un 6% invece le vendite delle cosiddette vetture post vintage dal 1931 al 1945, e al 22% le Classic dal 1946 al 1964.? ?
IL PODIO DELLE PI? COSTOSE
¡ª ?Come detto il premio Top Sale della stagione va alla Ferrari 330 LM /250 Gto del 1962 venduta a New York da Sotheby's, a novembre, per 51,7 milioni di dollari, corrispondenti a 48.335.982 euro, seguita dalla Ferrari 412 P del 1967 passata di mano in California a 30.255.000 dollari, e al terzo posto dalla Mercedes F1 W04 del 2013 quarta al mondiale con Lewis Hamilton, venduta per 18,8 milioni di dollari.?Rifinita in vernice "Rosso Cina" e livrea da corsa n. 7, la? 330 LM /250 Gto salita sul podio delle pi¨´ costose del 2023, ¨¨ considerata dagli esperti del marchio uno degli esempi di Gto pi¨´ autentici e originali, unica Gto Tipo 1962 di fabbrica ad aver corso con la Scuderia Ferrari. Proprio nel 1962, infatti, questo modello venne iscritto come auto ufficiale del Cavallino alla 24 Ore di Le Mans, con al volante Mike Parkes e Lorenzo Bandini. Spettacolare anche la?412 P Berlinetta del 1967, salita sul secondo gradino del podio delle pi¨´ costose del 2023,? passata di mano in California a 30,25 milioni di dollari - 27,72 milioni di euro: una vettura da corsa bellissima nelle sue forme plasmate da Fantuzzi sulla base di un telaio tubolare in acciaio, con? telaio, motore, cambio e carrozzeria originali,? matching numbers, guidata da piloti del calibro di Richard Attwood, a Lucien Bianchi, Piers Courage, David Piper e Jo Siffert.??
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