Nota congiunta delle due aziende: ¡°La nuova capogruppo avr¨¤ sede in Olanda con John Elkann presidente e Carlos Tavares ceo. Produrr¨¤ sinergie annuali stimate in circa 3,7 miliardi di euro, senza chiusure di stabilimenti¡±
¡°Fca e Psa progettano di unire le forze per creare un leader mondiale in una nuova era della mobilit¨¤ sostenibile". Ecco l'annuncio congiunto arrivato questa mattina e che avvia ufficialmente le procedure tecniche per la creazione di ¡°nuovo gruppo che nascer¨¤ dalla fusione e sar¨¤ controllato al 50% dagli azionisti del gruppo Psa e al 50% dagli azionisti di Fca¡±. ¡°Entrambi i consigli hanno dato mandato ai rispettivi team di portare a termine le discussioni per raggiungere nelle prossime settimane un memorandum of understanding vincolante¡± prosegue la nota, che informa come ¡°La fusione proposta creerebbe il quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di unit¨¤ vendute (8,7 milioni di veicoli), con ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro e un utile operativo corrente di oltre 11 miliardi di euro, sulla base dell'aggregazione dei risultati del 2018 ed escludendo Magneti Marelli e Faurecia¡±. Le due aziende comunicano che ¡°la nuova capogruppo che nascer¨¤ dalla fusione tra Fca e Psa avr¨¤ sede in Olanda e sar¨¤ quotata su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange e continuer¨¤ a mantenere una importante presenza nelle attuali sedi operative centrali in Francia, Italia e negli Stati Uniti, e che produrr¨¤ sinergie annuali a breve termine stimate in circa 3,7 miliardi di euro, senza chiusure di stabilimenti". La proposta sarebbe sottoposta al processo di informazione e consultazione dei competenti organismi di rappresentanza dei lavoratori¡±. Come passaggio tecnico ¡°Fca distribuir¨¤ ai propri azionisti un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro e la propria partecipazione in Comau. Inoltre, sempre prima del perfezionamento dell'operazione, Peugeot distribuirebbe ai propri azionisti la partecipazione del 46% detenuta in Faurecia¡±.
¡°Nella nuova societ¨¤ che Fca e Psa stanno progettando John Elkann sar¨¤ presidente, Carlos Tavares ceo e membro del consiglio di amministrazione¡± prosegue la nota¡±, mentre ¡°Il consiglio di amministrazione della societ¨¤ Fca-Psa sarebbe composto da 11 membri: 5 saranno nominati da Fca (incluso John Elkann) e 5 nominati da Psa (inclusi il senior independent director e il vicepresidente). Nel board ci sar¨¤ anche il ceo Carlos Tavares che avr¨¤ un mandato iniziale di 5 anni che cos¨¬ commentare l'intesa: ¡°Questa convergenza crea un significativo valore per tutti gli stakeholder e apre a un futuro brillante per la societ¨¤ risultante dalla fusione. Sono soddisfatto del lavoro fatto finora con Mike Manley e sar¨° molto felice di continuare a lavorare con lui per costruire insieme un grande gruppo". Da parte sua, il ceo di Fca ricambia l¡¯entusiasmo: "Sono contento di avere l'opportunit¨¤ di lavorare con Carlos (Tavares, ndr) e il suo team su questa aggregazione che ha il potenziale di cambiare il settore. Abbiamo una lunga storia di cooperazione di successo con Groupe Psa e sono convinto che, insieme a tutte le nostre persone, potremo creare una societ¨¤ leader nella mobilit¨¤ a livello globale".
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Solo ieri in serata la conferma dell'accordo raggiunto, rilanciata dal Wall Street Journal, che anticipava l'approvazione dell'operazione da parte dei consigli di amministrazione di Fca e Psa, rimandando ad oggi l'annuncio ufficiale. Gi¨¤ nella giornata di marted¨¬ il campo era stato aperto ancora dal Wall Street Journal e dalle sue indiscrezioni sul nascere dell'intesa, per altro confermate il giorno seguente da due note ufficiali provenienti da Parigi e Torino, entrambe focalizzate sullo sforzo congiunto di creare ¡°un gruppo tra i leader mondiali¡±. Nella serata di ieri ¨¨ arrivato il via libera all'accordo tanto dal consiglio di sorveglianza Psa che da da quello Fca. Nella seduta di Borsa di ieri i titoli delle aziende interessate hanno registrato incrementi all'insegna dell'entusiasmo. Fca ha terminato le contrattazioni con un balzo del 9,53% a 12,87 euro, mentre la controllante Exor ha guadagnato il 4,6% a 65,02 euro. A Parigi, Psa ¨¨ salita del 4,53% a 26,05 euro. Forte di vendite cumulate per 8,7 milioni di veicoli, quello che nasce ¨¨ dunque il quarto gruppo automobilistico mondiale dopo Volkswagen, con 10,83 milioni di vetture vendute, seguito dall¡¯alleanza Renault - Nissan ¨C Mitsubishi che a quota 10,76 milioni e da Toyota, a quota 10,59 milioni, mentre General Motors con i suoi 8,4 milioni verrebbe retrocessa in quinta posizione. Quindici i marchi sotto controllo, ovvero Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Fiat, Fiat Professional, Jeep, Lancia, Ram e Maserati, a cui si aggiungono Peugeot, Citroen, Ds Automobiles, Opel e Vauxhall. Il nascente Gruppo Fca-Psa potr¨¤ contare su con ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro e una forza lavoro di 400 mila dipendenti nel mondo distribuiti su 147 stabilimenti.
UN PERCORSO LUNGO DIECI ANNI
¡ª ?Per arrivare ad oggi c'¨¨ una data fondamentale da ricordare, e da cui partire per inquadrare il nuovo ruolo di Fca in un gruppo destinato a giocare un ruolo da vero player mondiale. Dopo oltre un anno di estenuanti negoziati, il 30 aprile del 2009 Sergio Marchionne riusc¨¬ a convincere l'allora presidente degli Sati Uniti, Barak Obama, della capacit¨¤ di Fiat di risollevare le sorti di Chrysler che, dopo una bancarotta pilotata, veniva rifinanziata con un programma di 8 miliardi di aiuti statali e l'ingresso di Fiat come partner. Una partecipazione che dal 20% iniziale ¨¨ poi salita fino al 35% e, in base al raggiungimento di obiettivi predeterminati, si sarebbe risolta nell'attribuzione al gruppo torinese del controllo al 51%, liquidando progressivamente la posizione del governo americano. Come poi accaduta il 1? gennaio 2014, con l'acquisizione della totalit¨¤ del pacchetto azionario di Chrysler e la nascita Fiat Chrysler Automobiles. Il passo successivo nella strategia di Marchionne era quella di una ulteriore fusione, per la quale il manager individu¨° come partner ideale nel 2012 proprio il gruppo francese Psa. Senza farne mistero, ma trovando difficolt¨¤ politiche giudicate insormontabili. Ancora Parigi, ma un bersaglio diverso quello scelto da John Elkann il 27 maggio scorso, quando FCA presentava a Renault la lettera di intenti per una fusione, ritirata poi formalmente il 6 giugno per la diffidenza mostrata nell'operazione da parte di Nissan, alleato del marchio della losanga, e da parte del governo francese. Ma i tempi erano maturi per il ritorno al progetto originario, giudicato fin dall'inizio come una sinergia pi¨´ organica. Durante l'estate, riferisce la stampa francese, l'avvicinamento strategico tra Elkann e Tavares e in settembre una serrata serie di incontri per definire i passaggi di un accordo a cui domenica scorsa a Parigi i due manager avrebbero validato in via definitiva prima dei passaggi di rito nei rispettivi consigli di amministrazione.
RITMI DA CORSA
¡ª ?Rispetto ai riti borbonici che hanno accompagnato la mancata fusione Fca-Renault, su tutti un elemento marca la differenza, Carlos Tavares, amministratore delegato designato del nuovo gruppo Fca-Psa e i suoi metodi dalla rapidit¨¤ disarmante. Nato a Lisbona 61 anni fa, si ¨¨ laureato in ingegneria meccanica all¡¯?cole Centrale Paris nel 198i e ha iniziato nello stesso anno la sua carriera in Renault, assumendosi fin da subito la responsabilit¨¤ di due progetti ambiziosi che avrebbero cambiato la storia del marchio, ovvero Clio e la M¨¦gane. Dal 2009 ¨¨ a capo delle operazioni Nissan in America, e poi avvia un vero sodalizio professionale con Carlos Ghosn fino a diventare il numero due dell'alleanza, che abbandoner¨¤ nel 2013, per assumere il comando del gruppo Psa l'anno successivo. Un vero ¡°Car Guy¡± per l'abitudine a considerare l'auto una passione oltre che un lavoro. Collezionista di vetture d'epoca, tra cui una Peugeot 504 V6 Coup¨¦ del 1979, una Alpine A110 del 1976 e una Porsche 912 del 1966, ha gareggiato nei rally agli ini degli anni novanta e ancora oggi si presenta alla pista di prova Psa di Sochaux per testare di persona ogni nuovo modello. E convivendo con la sua fama proverbiale di tagliatore di costi, di ¡°ottimizzatore¡± dell'offerta del suo gruppo.
SINERGIE MILIARDARIE
¡ª ?Gi¨¤ ieri l'agenzia di rating Standard & Poor's aveva ha valutato molto positivamente l'intesa, arrivata "al momento giusto" e capace di gettare le basi per un progetto che "potrebbe avere conseguenze positive a lungo termine sul profilo creditizio delle due case automobilistiche". Una analisi finanziaria positiva che per¨° ¨¨ figlia di prevedibili sinergie industriali dal valore oggettivo. E innanzitutto geografico, Fca che guadagna una presenza nei mercati asiatici ma soprattutto con Carlos Tavares che centra l'obiettivo a lungo inseguito di un ingresso in quello automobilistico statunitense, e dalla porta principale, considerando l'acquisizione nel nuovo gruppo di marchi forti come Jeep, Chrysler e ancora Ram, un tassello cruciale nel settore dei pick-up. Tutto questo bypassando ogni eventuale misura protezionistica da parte dell'amministrazione Trump, con un vantaggio competitivo immediato che viene perfino moltiplicato dal bagaglio tecnologico attualmente a disposizione di Psa sul fronte dell'elettrificazione e della riduzione dei costi. Il gruppo guidato da Carlos Tavares infatti ha investito pesantemente negli ultimi cinque anni nello sviluppo di piattaforme modulari, le uniche in grado di sostenere la realizzazione non di una singola vettura, ma di intere famiglie di veicoli. La pi¨´ recente ¨¨ la piattaforma CMP destinata alle citycar come Peugeot 208 e Opel Corsa, ma gi¨¤ predisposta varianti a completa trazione elettrica. Perfino nei segmenti superiori Psa pu¨° contare su soluzioni solide, come la piattaforma Emp2, destinata a berline e Sport utility di taglia media e grande, segmenti dove per altro non manca di alternative di motorizzazioni ibride. Tutti elementi che vanno ora favore dei marchi che facevano capo al gruppo torinese. Un volano tecnico per un nome prestigioso come Alfa Romeo, ma anche a Fiat, che vedrebbe finalmente la possibilit¨¤ di trasformare 500 in un marchio premium e autonomo, seguendo l'esperienza di Mini. E poi Maserati, brand premium che troverebbe un assist fenomenale per rilanciarsi in una nuova chiave di sportivit¨¤ elettrificata elettrificata.
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