Verr¨¤ creato un colosso da 50 miliardi di dollari (45 miliardi di euro), sar¨¤ il quarto gruppo mondiale dellĄŻautomobile con 8,7 milioni di vetture allĄŻanno e 184 miliardi di euro di fatturato
Manca solo lĄŻannuncio ufficiale delle nozze tra Fiat Chrysler Automobiles e Psa Peugeot, che creer¨¤ un colosso da 50 miliardi di dollari (45 miliardi di euro) di valore di mercato e il quarto gruppo mondiale dellĄŻautomobile con 8,7 milioni di vetture allĄŻanno e 184 miliardi di euro di fatturato. Il cda di Psa ha dato il via libera al presidente Carlos Tavares per avviare negoziati esclusivi con Fca e dovr¨¤ ancora decidere su un possibile progetto finalizzato. Questo accordo, in linea di principio, che doveva essere validato anche dal Consiglio di amministrazione della FCA, prevede che il consiglio di amministrazione di un futuro gruppo sar¨¤ composto da 11 membri, di cui sei per il gruppo francese e cinque per il gruppo italiano. Secondo la stessa fonte, le aziende potrebbero formalizzare rapidamente queste trattative esclusive. AllĄŻinizio della giornata, i due gruppi che impiegavano 400 mila lavoratori in tutto il mondo hanno confermato di essere in trattative per creare il numero quattro al mondo nel settore. La direzione del PSA ha comunque convocato i rappresentanti dei sindacati nel comitato di collegamento del gruppo, gioved¨Ź mattina alle 07.50 (06.50 GMT), ha dichiarato il CFDT in una nota. LĄŻidea di questa alleanza sembra per il momento attrarre una vasta gamma di attori. Prima i mercati, dal momento che il prezzo del PSA ¨¨ aumentato del 4,5% sulla Borsa di Parigi e quello della Fiat Chrysler Automobiles (FCA) ¨¨ balzato di oltre il 9% a Milano. I sindacati quindi: Force Ouvri¨¨re, il primo sindacato di PSA, ha messo in evidenza una Ą°dinamica industriale positivaĄą del progetto e il CFE-CGC, numero due, sostiene che non esiste Ą°alcun piano per la chiusura del sito in FranciaĄą.
Il governo francese
ĄŞ ?Il governo francese, cos¨Ź riluttante qualche mese fa, quando FCA ha tentato senza successo di conversare con la Renault, ha dichiarato di essere Ą°particolarmente vigileĄą riguardo al lavoro. Ma lo stato, azionista in circa il 12% di PSA tramite BpiFrance, ritiene anche che le discussioni Ą°confermano il movimento di consolidamento globale dellĄŻindustria automobilistica, che ¨¨ necessario e in cui la Francia vuole prendere il suo postoĄą. Il vice ministro dellĄŻeconomia italiano Antonio Misiani ha affermato che Ą°vitale per preservare i sitiĄą nel suo paese. Ha sottolineato nella stessa ottica che cĄŻ¨¨ stato un Ą°cambio di paradigma nel mercato automobilistico con il passaggio allĄŻelettricoĄą, rendendo Ą°necessari investimenti e consolidamenti pesantiĄą. Questi colloqui arrivano pochi mesi dopo il fallimento di un progetto di fusione tra Fiat Chrysler e Renault, lĄŻauto francese numero uno. Da parte francese, si stima che questo progetto sia diverso, con un Ą°matrimonio con due e non tre, incluso un attore che non voleva lĄŻunioneĄą, in riferimento a Nissan, alleato di Renault, che era scettico. - Fusione tra uguali? - I termini del matrimonio devono ancora essere definiti, anche se una fonte che ha familiarit¨¤ con la questione ha confermato ad AFP le informazioni del Wall Street Journal: vale a dire una fusione tra pari con lo scambio di azioni, pur rilevando che altre opzioni erano anche sul tavolo. La questione potenzialmente spinosa del quartier generale della futura entit¨¤ non ¨¨ stata decisa, ma lĄŻipotesi dei Paesi Bassi ¨¨ sul tavolo, secondo la stessa fonte. Carlos Tavares sarebbe diventato amministratore delegato della nuova entit¨¤, il cui consiglio di amministrazione sarebbe stato presieduto dal capo della Fiat Chrysler (FCA) John Elkann, erede della dinastia Agnelli. Il valore di mercato dellĄŻentit¨¤ risultante dalla fusione ¨¨ stimato in circa 50 miliardi di dollari (45 miliardi di euro).
Tale fusione porterebbe la nuova entit¨¤ nel collegio dei colossi dellĄŻindustria dietro Volkswagen, lĄŻalleanza Renault-Nissan-Mitsubishi e Toyota. Lo scorso anno PSA ha venduto 3,9 milioni di veicoli, per un fatturato di 74 miliardi di euro. FCA ha venduto 4,8 milioni di veicoli, per 110 miliardi di euro. La coppia controlla i marchi Alfa Romeo, Chrysler, Citro?n, Dodge, DS, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot e Vauxhall. In un momento in cui il mercato automobilistico globale si trova ad affrontare unĄŻeconomia lenta e le principali sfide tecnologiche legate allĄŻascesa dei veicoli elettrici, Ą°¨¨ un rimbalzo notevole per PSA, che era arrivato vicino alla morte nel 2012Ąą, osserva Michael Hewson, analista broker CMC. Il costruttore fu salvato dalla bancarotta solo con lĄŻingresso nella sua capitale dello Stato francese e del Dongfeng cinese, accanto allĄŻaltro grande azionista, la famiglia Peugeot. Una fusione consentirebbe a PSA di tornare attraverso la grande porta sul mercato statunitense grazie ai pickup Jeep e Dodge RAM del suo fidanzato. Fiat Chrysler da parte sua consoliderebbe le sue posizioni in Europa, dove il gruppo soffre di non aver sufficientemente rinnovato la propria gamma.
La reazione dei sindacati: la CISL preoccupata dal nazionalismo francese
ĄŞ ?Il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, chiede al governo italiano di tenere alta lĄŻattenzione sulle nozze in arrivo. ?Una dichiarazione di attenzione a questa operazione - afferma Bentivogli - credo che sia fondamentale per fermare il classico nazionalismo industriale francese che lĄŻaltra volta ha fatto saltare la possibilit¨¤ di avere un campione europeo?. Patrick Michel, capo del sindacato Fo di Psa, esprime scetticismo ma afferma che lĄŻaccordo potrebbe dare alla casa francese ?maggiore peso nei confronti di giganti come Toyota o Volkswagen?, oltre allĄŻaccesso a tecnologie avanzate che mancano alla Fiat. Psa ha registrato ricavi per 74 miliardi di euro nel 2018, rispetto ai 110 miliardi di Fca.
La UIL pensa alle regioni
ĄŞ ??La sfida va raccolta da parte di tutti senza esclusione tenuto conto che anche la Regione pu¨° e deve fare la sua parte rilanciando il Campus Tecnologico di S. Nicola di MelfiĄŻĄŻ. Lo afferma il segretario generale della Uil Basilicata Carmine Vaccaro commentando le ultime notizie riguardanti la FCA presente a Melfi con uno degli stabilimenti pi¨´ moderni. ?Non ¨¨ certo la sovrapposizione dei modelli a spaventarci - aggiunge - perch¨Ś ¨¨ ormai ¨¨ un falso problema che appartiene a unĄŻantica logica monobrand. Piuttosto quando negli anni passati abbiamo parlato di joint venture tra Fca ed altre case automobilistiche, per far diventare Melfi un avamposto sperimentale della cooperazione internazionale, siamo stati tacciati di fare i marziani. EĄŻ invece questa che torna di grande attualit¨¤ la moderna sfida per lo stabilimento lucano - sostiene il sindacalista lucano - che pu¨° contare sullĄŻalta capacit¨¤ e professionalit¨¤ dei suoi dipendenti, ingredienti fondamentali per accogliere produzioni diversificate sino a candidarsi a diventare una nuova struttura dellĄŻautomotive mondiale, in grado di accrescere lĄŻoccupazione di giovani e laureati lucani?.
?Date le notizie di possibile fusione fra i due gruppi Fca e Psa, mi auguro che il ministro Patuanelli non sia timido come lo ¨¨ stato Luigi Di Maio quando si erano aperti gli stessi scenari per Renault. Per lĄŻItalia e i nostri lavoratori del settore auto servono garanzie occupazionali, di investimento negli stabilimenti e di mantenimento dei centri di ricerca cuore dellĄŻinnovazione tecnologica italiana?. Lo dichiara la vicecapogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo. ?Non serve avere una partecipazione statale in unĄŻimpresa per fare politica industriale - aggiunge la deputata dem - e non basta dire che osserviamo lĄŻoperazione di mercato, come affermato questa mattina dal ministro. Non possiamo semplicemente `stare a guardare?: la situazione di crisi di tantissime aziende minori della filiera dellĄŻautomotive, da Mahle a Blutec, e i dubbi sul futuro di alcuni stabilimenti ex Fiat, ci impongono un approccio deciso a questa fusione?.
? RIPRODUZIONE RISERVATA