Il "confronto a distanza" tra Lamborghini e Ferrari si protrae da sessant'anni. Una sfida che inizi¨° quasi per caso, con un banale diverbio tra Ferruccio Lamborghini ed il "Drake"...
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Per i fan italiani dell¡¯automotive i due principali costruttori italiani di supercar?sono da decenni la Ferrari e la Lamborghini. Anche se passata?in mani straniere, la casa di Sant¡¯Agata Bolognese ¨¨ riuscita a costruirsi uno zoccolo duro di clienti e di appassionati a livello globale e a consolidare una propria presenza anche nel motorsport, in accesa competizione tanto con la Ferrari quanto con i costruttori internazionali. Un bellissimo traguardo, nato negli anni Sessanta.?Per un litigio.
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LA SFIDA AD ENZO FERRARI
¡ª ?Ferruccio Lamborghini crea nel 1948 a Cento la Lamborghini Trattori, che ben presto diviene uno dei marchi ¡°top¡± nella produzione di trattori e macchine agricole. Conquistata la leadership del settore contro una concorrenza qualificatissima sia italiana che straniera, estende i suoi interessi anche nel settore dei bruciatori e dei condizionatori raggiungendo anche qui una posizione di altissimo prestigio. Ferruccio ¨¨ anche un amante della bella vita e non tarda, grazie alla sua grande disponibilit¨¤ economica, ad assemblare un parco auto di lusso. Una delle sue vetture preferite ¨¨ la Ferrari 250 GT, di cui compra un esemplare di cui va molto fiero e che guida con la grinta di un pilota. La meccanica della 250 GT non asseconda per¨° lo stile garibaldino di Lamborghini, subendo ripetute rotture alla frizione. Ferruccio, stanco dei continui guasti, si reca dunque nel 1963 a Maranello per dare alcuni consigli al ¡°Drake¡± su come migliorare l¡¯affidabilit¨¤ dei suoi mezzi. Enzo Ferrari, con il suo carattere burbero, rifiuta le ¡°dritte¡± e risponde a Lamborghini pi¨´ o meno:?¡°Cosa ne sai di auto di lusso te che guidi trattori?¡±. Lamborghini torna a casa furibondo, ma dopo un consulto con moglie e figlio prende la decisione di sfidare Ferrari sul suo stesso terreno, costruendo una propria gamma di supercar.

NASCE UNA LEGGENDA
¡ª ?Lamborghini non perde tempo a raccogliere accanto a s¨¦ una squadra di tecnici qualificatissimi, tra cui Giotto Bizzarrini e Gian Paolo Dallara, dirotta alla nuova avventura automotive un budget di un miliardo di lire riservato alla pubblicit¨¤ per le macchine agricole e quindi chiede consigli anche a Gianni Agnelli per la sua nuova avventura nell¡¯Automotive. La fabbrica viene costruita a Sant¡¯Agata Bolognese, e come logo si opta per un toro in corsa color oro in campo nero, un animale che d¨¤ una idea di aggressivit¨¤, potenza ed al tempo stesso eleganza. Il primo modello ¨¨ la 350 Gtv - rimasta purtroppo allo stato di esemplare unico - cui seguono la 350 GT e la 400 GT. Questi ultimi esemplari raccolgono un buon successo e la Automobili Lamborghini decide di passare all¡¯offensiva con la Miura. Questo ¨¨ il primo modello Lambo ad utilizzare un nome legato alle razze taurine, in sintonia con il marchio, e riscuote subito un enorme successo grazie alla potenza del suo propulsore, collocato nel vano posteriore della supercar. Disegnata da Bertone e Gandini, la Miura resta in produzione fino al 1973, e nel frattempo arrivano nuovi modelli di successo come la Islero, la Espada, la Jarama e la Urraco.
FERRUCCIO LASCIA MA IL TORO RESISTE
¡ª ?Il successo della Automobili Lamborghini si accompagna purtroppo ad un declino della divisione macchine agricole, e nel 1972 Ferruccio Lamborghini decide di lasciare la dirigenza della sua azienda automotive agli svizzeri Georges-Henri Rossetti e Ren¨¦ Leimer. Nonostante l¡¯arrivo della Countach, modello di estremo successo, la casa di Sant¡¯Agata entra in un periodo di difficolt¨¤ complice anche la crisi petrolifera degli Anni Settanta. Sono diversi a pensare che la Automobili Lamborghini non riuscir¨¤ a sopravvivere senza il suo creatore, invece negli anni Ottanta i fratelli Mimran prendono il timone della azienda al culmine di una procedura liquidatoria, riuscendo a dare nuova linfa alla casa bolognese e creando progetti come la Jalpa e la LM002 basata sul prototipo militare Cheetah, oltre a continuare a sviluppare il validissimo progetto Countach. Sul finire degli anni Ottanta, ai Mimran subentra la Chrysler. Sotto la gestione americana la casa bolognese arriva in F1 sia con un proprio team ¡°semiufficiale¡±, il Modena Team di Mauro Forghieri, sia come motorista per Lotus, Ligier e Larrousse, e soprattutto presenta una Supercar destinata a fare furore come la Diablo. Con questa vettura la casa emiliana pu¨° ¡°vivere di rendita¡± per tutti gli anni Novanta, nonostante la cattiva organizzazione della indonesiana Megatech subentrata nel 1994 sul ponte di comando della Lamborghini.
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LA NUOVA ERA LAMBO
¡ª ?Nel 1998 il "Toro" viene ufficialmente rilevato dalla Audi. La nuova gestione legata al gruppo Volkswagen riesce a potenziare la Lamborghini ed in capo a pochi anni arrivano modelli di enorme spessore come la Murcielago e la Gallardo, con una produzione che, dalle duecentocinquanta auto annue degli anni Novanta, passa alle tremila vetture all¡¯anno. Negli Anni Zero vengono prodotti nuovi modelli come Reventon, Veneno e la stupenda Aventador, e del 2013 ¨¨ il lancio della Huracan erede della Gallardo. Parallelamente, la casa bolognese rilancia anche la sua attivit¨¤ sportiva, specializzandosi nelle gare Gran Turismo e nel monomarca Supertrofeo, che si espande in breve tempo a livello globale. Il sogno di Ferruccio Lamborghini di sfidare la Ferrari sul suo stesso terreno si ¨¨ dunque realizzato. Anche se la propriet¨¤ non ¨¨ pi¨´ italiana e la fabbrica storica di Sant¡¯Agata ¨¨ stata convertita a museo, il Toro continua a stupire i fan delle GT in tutto il mondo.
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