l'intervento
Carlos Tavares: "In Stellantis fiducia ai marchi auto italiani"
"L'Alfa Romeo ¨¨ una stella polare. Ispira tutta l'azienda". Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, esprime un punto fermo della strategia nei confronti del Biscione. Intervenuto a Como, durante la prima prova stampa del Suv Tonale, il manager portoghese ha rimarcato la grande fiducia che il gruppo ripone sui marchi italiani e si ¨¨ soffermato sulla trasformazione tecnologica del mondo auto e il nodo energia. Alfa Romeo Tonale ¨¨ pronta per la vendita. Come sottolineato dal Ceo della marca tricolore Jean-Philippe Imparato, da quando sono stati aperti i pre-ordini il 31 marzo, gi¨¤ 4.200 persone hanno effettuato il pre-booking e 1.200 hanno confermato l'ordine. Nei prossimi giorni la fabbrica di Pomigliano porter¨¤ la produzione del Suv compatto da 125 a 250 unit¨¤ alla settimana. E nel primo fine settimana di giugno cominceranno le consegne del modello ibrido da 130 cavalli.?
passione e redditivit¨¤
¡ª ?Tonale ¨¨ il primo modello completamente nuovo di Alfa Romeo da quando usc¨¬ lo Stelvio, ormai cinque anni fa. Quali sono quindi le attese sull'Alfa nella strategia globale di Stellantis, non solo in termini di margini di profitto, ma anche di valore del marchio? "Le attese sono molto semplici" - risponde Carlos Tavares - "In cosa contribuisce l'Alfa a Stellantis? E' la dimostrazione perfetta del combinare passione e rigore. L'Alfa sta mostrando come si fa, sta guidando dall'interno questo aspetto in Stellantis. Si pu¨° essere molto redditizi combinando passione e tecnologia. Questo ¨¨ quello con cui Alfa contribuisce a Stellantis. Noi pensiamo che stiamo costruendo il futuro sulla base dell'esperienza passata. L'Alfa ¨¨ un marchio fantastico con enorme emozione. Dobbiamo portare l'Alfa al passo seguente, sulla tecnologia. Questo esempio ¨¨ una stella polare, ispira tutta l'azienda. Da quando abbiamo creato Stellantis, non abbiamo finora lanciato un prodotto nuovo Alfa, ma in 12 mesi siamo passati da un passivo di bilancio all'utile grazie a Jean-Philippe Imparato, anche senza lanciare prodotti nuovi. Significa che il modello di business poteva essere migliorato, ora ¨¨ rigoroso e trasparente. Da qui costruiremo il futuro su nuove tecnologie. E non transigiamo sulla qualit¨¤, avr¨¤ sempre priorit¨¤ sul tempo. I margini Alfa sono gi¨¤ nella fascia giusta per un brand premium, mentre l'anno scorso non lo erano. Possiamo fare soldi con Alfa Romeo".?
i marchi italiani
¡ª ?Quale futuro per i marchi italiani? "Noi amiamo i brand" - sottolinea il Ceo di Stellantis - "Io ho centinaia di persone che mi chiedono: perch¨¦ non elimino qualche brand? La risposta ¨¨: perch¨¦ dovrei farlo? Qual ¨¨ il valore di eliminare il brand? Semplificare il lavoro? Non credo che sia una mossa etica. Ogni brand ha dietro di s¨¨ una lunga storia. Pi¨´ ¨¨ lunga e importante la storia, maggiore ¨¨ la pressione. Credo che sia pi¨´ difficile rivitalizzare un brand che crearne uno da zero. Credo che sia etico rispettare il lavoro svolto dalle persone del passato. Io voglio che tutti i brand, compresi quelli italiani, abbiano una chance. A tutti dar¨° una finestra temporale di 10 anni, finanziare il brand in base alla strategia del gruppo. Perch¨¨ mi impegno in questa finestra? Semplice: io ho una profonda fiducia nel fatto di poter guidare questa azienda in modo che abbia utili ricorrenti, ogni anno, per continuare a finanziare l'attivit¨¤. Se siamo redditizi, in grado di generare utili, allora possiamo impegnarci in strategie di 10 anni. C'¨¨ stato un momento in cui i brand europei e italiani non guadagnavano. E questo ha portato ad una specie di selezione degli ambiti in cui investire. Ma io non la penso cos¨¬. Credo che tutti siano in grado di ottenere utili, purch¨¦ si lavori con rigore. In questi anni i brand italiani non sono stati nutriti. Io sto cercando di dare loro la possibilit¨¤ di esprimere in pieno il loro potenziale e avere un futuro chiaro. L'esempio di Alfa ¨¨ rappresentativo: ora ¨¨ in utile con margini molto sani. Noi siamo entusiasti, amiamo molto i brand italiani. Andremo avanti, continueremo a realizzare utili e dare visibilit¨¤. Certo che amo l'Italia. Ma possiamo anche fare le cose con rigore".?
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il nodo energia
¡ª ?Sul rapporto col mondo politico relativamente alla transizione energetica, Tavares ha puntualizzato: "Per sette anni ho detto ai capi di Stato che si doveva partire dall'energia. Il livello di fiducia sull'auto sette anni fa non era molto alto, a causa dei problemi delle emissioni. Noi non venivamo ascoltati. Le auto elettriche non sono il problema, avevamo promesso che le avremmo costruite, una tecnologia che oggi conosciamo bene e infatti le elettriche sono in vendita. Per¨° c'era un altro punto strategico di lunga prospettiva. Come societ¨¤ occidentali noi avremmo dovuto cominciare dall'energia, come garantire un'energia pulita e sostenibile. Alla luce della guerra in Ucraina la domanda ¨¨ tornata. Come possiamo garantire energia pulita per il futuro? Si riapre anche il dibattito sul nucleare. Questo ¨¨ il tema che ho cercato di spiegare da sette anni. Oggi l'occidente si trova di fronte a una domanda semplice: da dove arriver¨¤ energia? Penso che l'Europa si spaccher¨¤ in due: un gruppo accelerer¨¤ sulle fonti rinnovabili; altri Paesi invece torneranno ai programmi precedenti, ad esempio la Francia sul nucleare. Cosa far¨¤ l'Europa come regione globale? Immagino che accelerer¨¤ sull'elettrificazione, per avere meno dipendenza da fossili".
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