Storiche e moderne, prestazioni da panico e design indimenticabili. Scopriamo cinque fra le supercar da sogno esposte alla manifestazione che si ¨¨ conclusa il 27 settembre
Il sogno di tutti gli appassionati, la supercar. Veicoli per pochi (altrimenti non resterebbero sogni), oggetti che in alcuni casi possono a pieno titolo essere considerati come opere dĄŻarte; uno dei motivi per cui vale la pena visitare esposizioni come Milano AutoClassica ¨¨ proprio la possibilit¨¤ di ammirare da vicino auto che molto raramente si vedono circolare sulle strade; gustare linee ricercate, scorgere dettagli che fanno la differenza tra lĄŻordinario e lo speciale. Elemento aggiuntivo tipico di manifestazioni come quella che si ¨¨ tenuta alla Fiera di Rho nel weekend 25-27 settembre ¨¨ lĄŻaccostamento tra i modelli storici e quelli di produzione attuale o recente. Ecco dunque la personale classifica della Gazzetta, le cinque supercar da ricordare tra quelle viste a Milano AutoClassica 2020.
5) FERRARI TESTAROSSA
ĄŞ ?Uno dei simboli degli anni Ottanta e oltre, un modello dalla vita produttiva insolitamente lunga per una supercar, ben 12 anni, dal 1984 al 1996: la Ferrari Testarossa fu carrozzata da Pininfarina ed eredit¨°, aggiornata, la meccanica della precedente berlinetta 512 BB, quindi uno schema a motore centrale di tipo boxer, tecnicamente un V12 con V da 180Ąă; il propulsore aspirato da 4.934 cc guadagn¨° una distribuzione a quattro valvole per cilindro, potenza di 390 Cv in un corpo vettura da 1.506 kg a vuoto.
Lo scatto 0-100 avveniva in 5,8 secondi, mentre la velocit¨¤ massima raggiungeva i 290 km/h. Il design si allontanava molto dalla 512, in particolare la coda era vistosa e squadrata, i fanali rettangolari erano coperti da una griglia nera che attirava lĄŻattenzione. Mentre allĄŻanteriore si trovavano proiettori a scomparsa. Il dettaglio estetico pi¨´ evidente consisteva tuttavia negli specchietti retrovisori. Anzi, nello specchietto. Perch¨Ś per molti anni fu uno solo e collocato in posizione inconsueta, a circa met¨¤ altezza del montante, proprio perch¨Ś la coda abbondante creava parecchi problemi di visibilit¨¤. Solo verso fine carriera venne sostituito da due specchietti in posizione tradizionale alla base del parabrezza. Il nome del modello era naturalmente un omaggio alle vetture da competizione degli anni Cinquanta, la 250 e la 500 Testa Rossa.
4) PORSCHE CAYMAN GT4
ĄŞ ?Il Ą°caimanoĄą pi¨´ aggressivo: la Porsche Cayman GT4 usc¨Ź nel 2015 (il modello generale aveva esordito invece nel 2005) ed ¨¨ stata lĄŻultima versione ad essere dotata di un motore aspirato, preso in prestito dalla 911 Carrera S; in questo caso il classico 6 cilindri boxer 3.8 fu Ą°rallentatoĄą a 385 Cv, 15 in meno della 911. NellĄŻanno successivo infatti il modello ¨¨ stato radicalmente rinnovato anche nel nome, diventando 718 insieme alla sorella spider Boxster e mosso da un propulsore turbocompresso a quattro cilindri. Sempre naturalmente in posizione posteriore centrale, la differenza pi¨´ evidente con la 911 in cui storicamente il propulsore ¨¨ montato esternamente allĄŻasse. UnĄŻaltra particolarit¨¤ della Cayman GT4 era la trasmissione con il solo cambio manuale a sei rapporti. Tutti i dettagli rendevano questĄŻauto la pi¨´ estrema della serie, anche perch¨Ś prendeva molto in prestito dalla 911 GT3: dallo scarico sportivo allĄŻassetto ribassato di 30 mm, per finire con la grossa ala posteriore fissa e gli altri elementi aerodinamici frontali. Prestazioni al vertice della categoria con lĄŻaccelerazione 0-100 in 4,4 secondi e la velocit¨¤ massima di 295 km/h.
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3) LAMBORGHINI DIABLO ALLESTIMENTO GTR
ĄŞ ?La Lamborghini Diablo aggred¨Ź gli Anni Novanta con uno stile inconfondibile e prestazioni assolute. Fu venduta come il pane, in senso relativo; le forti richieste comportarono la produzione di circa tremila unit¨¤ dal 1990 al 2001. Tra le diverse serie speciali, lĄŻesemplare esposto questĄŻanno a Milano AutoClassica ¨¨ particolarmente raro: si tratta di un allestimento GTR, cio¨¨ una versione stradale dellĄŻauto da competizione GTR del 1999; questĄŻultima fu costruita in 30 esemplari, mentre lĄŻallestimento stradale GTR ne conta solo 15. Stessa configurazione meccanica, il motore V12 6.0 aspirato erogava ben 590 Cv, accelerazione 0-100 in 3,4 secondi e 348 km/h di velocit¨¤ massima (la prima Diablo col 5.7 da 492 Cv ne raggiungeva 325). Al termine della carriera, la Diablo fu sostituita dalla Murcielago.
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2) MCLAREN GT
ĄŞ ?Questa ¨¨ invece unĄŻauto nuova, presentata nellĄŻestate del 2019. Come dice il nome, lĄŻimpostazione di questo modello ¨¨ da gran turismo, quindi il comfort e lĄŻusabilit¨¤ su strade normali hanno ricevuto particolari attenzioni. Intanto cĄŻ¨¨ un bagagliaio vero da 420 litri, coperto dal portellone posteriore in vetro e adatto ad una sacca da golf o attrezzatura da sci; ad esso si aggiunge un vano da 150 litri nel cofano anteriore. LĄŻabitacolo lussuoso propone, oltre ai Ą°solitiĄą rivestimenti in Alcantara o pelle Nappa, anche lĄŻoptional del cashmire. Anche il motore ¨¨ tarato per i viaggi e per unĄŻadeguata circolazione anche in citt¨¤. Ci¨° non toglie che sempre di McLaren si tratta: quindi sportivit¨¤ al top. Motore V8 4.0 biturbo, potenza di 620 Cv, accelerazione 0-100 in 3,2 secondi e 0-200 in 9 secondi, velocit¨¤ massima di 326 km/h. Trasmissione con cambio a doppia frizione con launch control e assetto variabile completano il quadro.
1) PAGANI HUAYRA ROADSTER
ĄŞ ?Anche la Pagani Huayra Roadster ¨¨ formalmente unĄŻauto nuova, sebbene lĄŻintera produzione sia stata gi¨¤ venduta ancora prima che cominciasse, comĄŻ¨¨ normale a questi livelli. La possiamo comunque considerare una classica, o meglio Ą°instant classicĄą, dato lĄŻatto di nascita del 2017. Stampata nella memoria di tutti gli appassionati la celebre frase introduttiva di Horacio Pagani nel descrivere la filosofia creativa per questo modello: Ą°Tutto doveva essere unico, come una macchina ricavata da un blocco di marmo di CarraraĄą. Certo, perch¨Ś la Huayra, come la Zonda prima di lei, ¨¨ una vera e propria opera dĄŻarte. Come la versione coperta, anche la Roadster ¨¨ dotata del motore Mercedes Amg V12 6.0 biturbo; per¨° la potenza ¨¨ salita da 700 a 764 Cv con una coppia massima altrettanto mostruosa, ben 1.000 Nm erogati tra 2.300 e 4.300 giri. La raffinatezza costruttiva di questĄŻauto ¨¨ tale da aver ottenuto un corpo vettura pi¨´ leggero della coup¨Ś da cui deriva: 70 kg in meno, 1.280 totali, grazie allĄŻimpiego di materiali compositi particolarmente evoluti, come il CarboTrax e il carbo-titanio. Le prestazioni sono stimate in 3 secondi netti nello scatto 0-100 e in 360 km/h di velocit¨¤ massima.
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