A sei mesi dall'inizio della guerra in Ucraina i volumi di vendita sono scesi del 63%, con una quota di 85.000 veicoli, e la stop della produzione di modelli strategici come Lada Vesta, Lada X-Ray e Lada Largus. Ma la Russia minimizza la crisi del settore dell'auto
Cosa succede all¡¯industria automobilistica russa a sei mesi di distanza dall'inizio del conflitto? in Ucraina? L'agenzia Reuters cerca di fare il punto in un report, soffermandosi in modo particolare sull¡¯Avtovaz, la pi¨´ grande casa automobilistica della Russia. Secondo la Reuters l¡¯Avtovaz ha riavviato la produzione del suo marchio Lada quest'estate, dopo lo stop deciso nel mese di marzo a causa delle sanzioni occidentali, della carenza di forniture e dell¡¯abbandono da parte del partner francese Renault. Attualmente non ha formalmente licenziato nessuno dei suoi 42.000 lavoratori, tuttavia, la maggior parte dei 3.200 operai attivi nello stabilimento della citt¨¤ industriale di Izhevsk (qui la produzione di automobili non ¨¨ ripresa), ¨¨ stata licenziata, a partire dal mese di marzo. L'azienda ha deciso di pagare i due terzi dei salari e ad alcuni dipendenti ¨¨ stato dato un lavoro temporaneo nei pressi della fabbrica con un orario ridotto. Questo mese, l¡¯Avtovaz ha offerto a tutti gli operai di Izhevsk un pagamento una tantum per licenziarsi, in quanto intende concentrare la produzione presso lo stabilimento principale di Togliatti, a 600 km di distanza. Alla domanda su quanti lavoratori avessero scelto di accettare la liquidazione, la Avtovaz ha risposto alla Reuters che avrebbe reso noto il numero definitivo alla fine di questo mese, aggiungendo che i lavoratori con orario ridotto sarebbero tornati a lavorare cinque giorni alla settimana presso lo stabilimento a partire dal 29 agosto.
LEGGI ANCHE
Lo stabilimento di Izhevsk resta un punto interrogativo
¡ª ?L'azienda non ha fornito dettagli circa i suoi piani per Izhevsk, anche se all'inizio di questo mese ha dichiarato che lo stabilimento sarebbe stato riattrezzato per produrre la prima auto elettrica russa, la Lada e-Largus. "Nell'attuale situazione di pressione delle sanzioni e di un numero crescente di variabili, stiamo adottando misure globali per mantenere l'occupazione", ha dichiarato il presidente di Avtovaz Maxim Sokolov. Ruben Enikolopov, professore di economia presso la New Economic School di Mosca, ha affermato che le difficolt¨¤ del settore automobilistico sono state mascherate dalla "disoccupazione nascosta", in cui i lavoratori non sono stati licenziati ma messi in cassa integrazione a tempo indeterminato. Il professore ha detto di aspettarsi un aumento della disoccupazione verso la fine dell'anno quando, probabilmente, sar¨¤ chiaro che ¨¨ improbabile che le sanzioni vengano revocate nel prossimo futuro.
Il governo russo minimizza la crisi
¡ª ??Questo mese, il ministro dell'Economia russo Maxim Reshetnikov ha respinto tutte le voci circa un drammatico aumento della disoccupazione, che i dati ufficiali hanno fissato al minimo storico del 3,9% a giugno. "Penso che in autunno ci allontaneremo da questi minimi storici, ma non drammatizziamo troppo, la situazione ¨¨ sotto controllo", ha detto durante una conferenza a Ekaterinburg. Il settore automobilistico ha sofferto pi¨´ di tutti la contingenza dovuta alla guerra, con un calo della produzione di autovetture del 62% nella prima met¨¤ dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2021 (dati forniti dall'agenzia statistica statale). Le case automobilistiche mondiali, tra cui Volkswagen, Nissan, Hyundai Stellantis, Mitsubishi e Volvo, dopo che Mosca ha lanciato la sua campagna militare in Ucraina lo scorso 24 febbraio, hanno sospeso le loro attivit¨¤ in Russia e hanno licenziato i lavoratori con i due terzi di stipendio previsti dalla legge. Secondo un'analisi Reuters del settore, l'esodo dall'estero ha messo in congedo pi¨´ di 14.000 lavoratori russi appartenenti al mondo auto. Il futuro di molti di questi lavoratori appare precario con il protrarsi del conflitto. Si tratta quindi di una vera e propria inversione di tendenza per un'industria che per decenni ¨¨ stata un simbolo del successo russo, attirando operatori stranieri e diventando uno dei maggiori datori di lavoro del Paese.
L¡¯importanza del settore dell¡¯auto
¡ª ??Un crollo dell'industria automobilistica potrebbe avere conseguenze economiche di vasta portata; secondo i dati del governo, nel 2020 l'industria impiegava circa 400.000 persone. L¡¯Avtovaz ha cercato di adattarsi da quando le sanzioni occidentali hanno tagliato fuori la Russia da molte catene di fornitura globali e dai mercati di esportazione, lanciando una serie di modelli semplificati con meno componenti stranieri difficili da reperire. Un esempio in tal senso ¨¨ l¡¯avvio della produzione lo scorso giugno di una nuova Lada Granta, con dotazione ridotta all¡¯osso e priva di funzioni come il telecomando e l'aria condizionata, entrambe basate su componenti importati. I volumi di vendita sono scesi del 63% nei primi sette mesi dell'anno, con una quota di 85.000 veicoli, e la produzione dei modelli Lada Vesta, Lada X-Ray e Lada Largus interrotta del tutto. La Avtovaz ha dichiarato che prevede di riavviare la produzione della Lada Vesta (interrotta a Izhevsk) nella primavera del prossimo anno all¡¯interno del suo principale stabilimento di assemblaggio di Togliatti. Tuttavia, non ha specificato come intende assicurarsi le forniture di parti attualmente non disponibili di provenienza estera a causa delle sanzioni.
? RIPRODUZIONE RISERVATA