Mostrata al Museo storico di Arese nella versione Gtam in occasione dei 110 anni del Biscione. Design aggressivo, sound cattivo e tecnica raffinata
110, 24, 500, 55, 540: diamo i numeri? S¨¬, diamoli. Perch¨¦ sono cifre che contano. I 110 anni di storia dell¡¯Alfa Romeo, celebrati il 24 giugno con la riapertura del Museo storico di Arese, hanno rappresentato una cornice perfetta per mostrare in anteprima, in lamiera, carbonio e pistoni, il nuovo modello che evolve in senso contemporaneo ci¨° che le auto con scudettone e trilobo hanno sempre incorporato: lo spirito della sportivit¨¤ autentica. Il quale s¡¯incarna oggi nella superlativa Alfa Romeo Giulia Gta, produzione prevista di 500 esemplari, oltre a quelli in egual numero della Gtam, gemella da corsa ma ¡°street legal¡± (omologata per la circolazione stradale). Una sigla che torna dopo 55 anni; nel lontano 1965 infatti esord¨¬ la Giulia Sprint Gta, la splendida coup¨¦ che per circa un decennio dett¨° legge nelle corse Turismo di tutta Europa. Con una ¡°raccomandazione¡± da cotanta antenata le premesse non potrebbero essere migliori per la nuova scatenatissima Gta, a cominciare dai 540 cavalli pronti per galoppare a briglia sciolta nelle ideali ¡°praterie¡± asfaltate dei circuiti pi¨´ esigenti.
GIULIA GTAM: LEGGERA PER VOLARE
¡ª ?Tuttavia la potenza ¨¨ solo parte dell¡¯equazione: sono capaci tutti di gonfiare un motore di kilowatt per andare forte solo sul dritto. Altra storia ¨¨ quando il rettilineo finisce e la scelta ¨¨ tra un ottimale ingresso in curva o un incontro ravvicinato con la via di fuga diabolicamente sogghignante. Cosa diceva il grande Colin Chapman, creatore della Lotus? Una frase ormai universalmente nota: ¡°Aumenta la potenza e sarai veloce in rettilineo; alleggerisci la macchina e andrai forte ovunque¡±. Lezione che all¡¯Alfa conoscono benissimo, quindi per la Gtam (questa ¨¨ la versione mostrata ad Arese il 24 giugno) sono stati tolti cento chili dalla massa della Giulia Quadrifoglio, il modello da cui si ¨¨ partiti. A proposito: la famosa squadra di giovani ingegneri che venne riunita in un luogo segreto qualche anno fa quando si doveva progettare la nuova Giulia, tra le numerose idee messe sul tavolo abbozz¨° proprio l¡¯attuale Gta come Quadrifoglio effettiva, solo che le sue caratteristiche l¡¯avrebbero resa troppo esclusiva per i volumi di produzione che l¡¯azienda intendeva raggiungere. Invece come serie limitata ¨¨ assolutamente perfetta ed ora eccola tra noi.
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Leggera, dunque. Come? Innanzitutto estendendo l¡¯uso del carbonio a diverse parti della carrozzeria (oltre all¡¯albero di trasmissione, gi¨¤ in questo materiale per tutte le Giulia); poi utilizzando per finestrini laterali e lunotto il Lexan, un policarbonato molto diffuso nelle competizioni; il nuovo scarico Akrapovic in titanio ¨¨ integrato nel diffusore in carbonio, stesso materiale usato per l¡¯ala posteriore. Anche negli interni la dieta ¨¨ stata attenta, scegliendo Alcantara per tutti i rivestimenti (questo tessuto ¨¨ pi¨´ leggero della pelle), oltre alla rimozione dei sedili posteriori e all¡¯installazione di sedili monoscocca da corsa per guidatore e passeggero. Anche i cerchi da 20 pollici sono dedicati, tra l¡¯altro fissati al mozzo tramite bullone monodado. Il conto totale fa circa 1.520 kg, un rapporto peso/potenza di 2,82 kg/Cv.
LA POTENZA NON E¡¯ TUTTO...
¡ª ?Quando il gioco si fa duro, cio¨¨ quando le velocit¨¤ nella guida in pista diventano molto elevate, prima di tutto la macchina deve restare incollata all¡¯asfalto. Sui lunghi rettilinei, Monza ad esempio, il fattore stabilit¨¤ diventa primario. Per questo motivo il diffusore anteriore della Gtam ¨¨ stato maggiorato, oltre ad essere attivo e regolabile longitudinalmente. Si pu¨° regolare anche l¡¯inclinazione dell¡¯ala posteriore (esclusiva per la Gtam), manualmente nella parte centrale. La cura aerodinamica ¨¨ completata dalle minigonne realizzate in collaborazione con Sauber Engineering, derivazione dalla monoposto di Formula 1, quindi. La tenuta in curva migliora anche grazie all¡¯allargamento delle carreggiate di 50 mm, senza dimenticare molle, ammortizzatori e boccole di nuovo sviluppo.
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...MA I CAVALLI SONO SEMPRE TANTI
¡ª ?Trenta cavalli in pi¨´ rispetto alla Quadrifoglio non sono stati ottenuti esclusivamente ¡°pompando¡± l¡¯elettronica. Ci sono stati diversi interventi sul¡¯impianto di lubrificazione del motore e sul raffreddamento, per non compromettere l¡¯affidabilit¨¤ sul lungo periodo. Anche qui ¨¨ il risultato d¡¯insieme ci¨° che conta. I numeri dichiarati dalla casa indicano 3,6 secondi per coprire l¡¯accelerazione 0-100, mentre la velocit¨¤ massima si presuppone sensibilmente superiore ai 307 km/h della Quadrifoglio. Possono bastare.
ALFA ROMEO GIULIA GTA, DESIGN AGGRESSIVO
¡ª ?Soprattutto in un¡¯auto sportiva estrema, la forma segue la funzione. Significa che l¡¯estetica deve mettersi al servizio delle prestazioni. Il design della Giulia Gta, come ancora pi¨´ quello della Gtam, quindi soddisfa l¡¯idea di bellezza tipica delle Alfa nel modo pi¨´ confacente alla destinazione corsaiola di tale modello: ha l¡¯aspetto cattivo, cattivissimo. Sono naturalmente le appendici aerodinamiche ad esaltare tali caratteri. Nemmeno vanno trascurate le pi¨´ che abbondanti e maggiorate prese d¡¯aria per i freni, per non parlare della griglia di raffreddamento compresa nel paraurti, maledettamente ingigantita. Dietro, alettone a parte, lo scarico centrale integrato nel paraurti urla anche da spento. Quando ¨¨ in funzione, poi, ¨¨ tutta una sinfonia. Bella e decisa, la Gta. Quindi per pochi: 175.000 euro da sborsare per quei 500 fortunati, mentre sono 180.000 per i 500 che mirano alla Gtam. I bei sogni costano.
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