Via libera al riconoscimento anche della nuova categoria di veicoli a carburante sintetico come richiesto dalla Germania. Italia sconfitta sui biocarburanti, si ¨¨ astenuta nel voto del 28 marzo
A Bruxelles ¨¨ stato uno scontro frontale tra Italia e Germania. Prima ¨¨ arrivato il via libera del Comitato dei rappresentanti permanenti dei 27 Paesi Membri all¡¯intesa che vede riconoscere la posizione di Berlino, ovvero l¡¯inclusione nel bando sulla vendita di vetture con motore termico nel 2035 della eccezione per le vetture alimentate con e-fuel. Non ¨¨ stata neppure presa in considerazione invece la richiesta di Roma, che prevedeva la stessa esenzione per i modelli a bio combustibile. Il passo successivo ¨¨ stato quello dell¡¯approvazione formale nel Consiglio Energia proprio dello stesso pacchetto Fit for 55,?su cui il primo marzo scorso il Comitato dei rappresentanti permanenti aveva deciso di non procedere al voto, complice l¡¯opposizione di Germania, Italia, Polonia e Ungheria. Ma dopo il rovesciamento della situazione, il regolamento ¨¨ stato approvato definitivamente col voto favorevole di Germania e Ungheria, mentre l'Italia si ¨¨ astenuta, come la Bulgaria. La Polonia ¨¨ stata l'unica ad esprimere un voto negativo.?
intesa tra i cavilli
¡ª ?Gi¨¤ a margine del summit europeo del 24 marzo scorso le posizioni erano sembrate molto concilianti, con il cancelliere tedesco Olaf Scholz che sottolineava come ci fosse "gi¨¤ consenso in Ue sul fatto di consentire l¡¯utilizzo delle auto con motore a combustione interna dopo il 2035 utilizzando gli e-fuel". Gli faceva eco la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che si diceva altrettanto "fiduciosa" del fatto che "troveremo presto una buona soluzione". La riunione del Comitato dei rappresentanti permanenti di oggi ha messo a punto esattamente "quella soluzione", con il ricorso ad una via di uscita legale che permette di reinserire il tema degli e-fuel in una discussione formalmente gi¨¤ chiusa, facendo leva sulla loro menzione nel "considerando 11" della norma in approvazione, ovvero un allegato richiesto nel giugno 2022 dalla Germania. Finora la Commissione non aveva ritenuto affatto di doverlo prendere in considerazione, almeno fino al clamoroso blocco della procedura di approvazione causato da Berlino il primo marzo scorso, con una prova di forza a cui evidentemente Ursula von der Leyen ha dovuto cedere. Secondo indiscrezioni raccolte dall¡¯agenzia Reuters, la Commissione si ¨¨ vista costretta a promettere alla Germania, in cambio dell¡¯approvazione pacchetto Fit for 55, la presentazione di un atto specifico destinato ad istituire la nuova categoria di vetture alimentate a e-fuel, oltre a riconoscergli un valore nella lotta alle emissioni di CO2. Ma c¡¯¨¨ di pi¨´. Se questo secondo atto non dovesse venire approvato, si seguirebbe un diverso percorso legislativo per assicurarsi la sua entrata in vigore. Una resa su tutta la linea che crea perplessit¨¤ tanto sul piano giuridico che politico.
l'italia non conta
¡ª ?Formalmente, il Comitato dei rappresentanti permanenti ha dato il via libera all¡¯intesa con i voti contrari di Italia e Polonia, le astensioni di Romania e Bulgaria e i voti favorevoli dei restanti Paesi membri. Una opposizione dunque che, venuta meno la Germania, non raggiunge la minoranza di blocco del 35%. Per l¡¯approvazione serve infatti il voto favorevole del 55% degli Stati membri, cio¨¨ 15 su 27, ma che possano anche rappresentare il 65% della popolazione totale della Ue. Allo stato attuale, il regolamento Fit for 55?si d¨¤ quindi serenamente per approvato dal Consiglio Energia del 28 marzo, nonostante non rappresenti affatto il senso della procedura legislativa ordinaria di cui ¨¨ il frutto. I successivi passaggi in Parlamento e Consiglio sono stati pensati per costruire quella unanimit¨¤ che dovrebbe esserci in ogni atto comunitario ¡°di indirizzo politico¡±, cio¨¨ di grande rilevanza per il futuro, quello dal quale la posizione dell¡¯Italia ¨¨ stata esclusa. A quanto si apprende dalle agenzie, nel corso della riunione del Comitato dei rappresentanti permanenti, il nostro Paese avrebbe sottolineato come una interpretazione restrittiva dei carburanti neutri in termini di CO2, che include cio¨¨ e-fuel ma esclude altri carburanti rinnovabili come i bio carburanti, sarebbe non accettabile in quanto non in linea con il principio di neutralit¨¤ tecnologica. L'Italia, con altri Stati membri, avrebbe fatto poi notare che lo sviluppo del negoziato del fine settimana e la dichiarazione che ne scaturiscono hanno implicazioni sostanziali sull'interpretazione e attuazione del regolamento.
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