SALONE DI GINEVRA
Un Suv elettrico tuttoterreno per sei, la provocazione dello Ied
In mezzo alle concept dei colossi dellĄŻauto e a show car dallĄŻincerto avvenire di nuovi brand, al Salone di Ginevra (5-15 marzo) cĄŻ¨¨ un italianissimo prototipo di cui andare orgogliosi, visto che ¨¨ stato realizzato dagli studenti dello Ied di Torino. Si chiama Tracy ed ¨¨ lĄŻultimo lavoro dei ragazzi che stanno seguendo il Master in Transportation Design: un veicolo elettrico, all-terrain, a sei posti, funzionale a un utilizzo pubblico o privato. Un mezzo quindi che accorpa insieme i concetti di micro mobilit¨¤, mobilit¨¤ privata, pubblica e condivisa con un motore elettrico alimentato da una doppia batteria sulla quale non sono state fornite indicazioni. Ą°Abbiamo puntato su una ricerca libera dai vincoli del mercato, con lĄŻintento di intercettare nuovi target, anticipando soluzioni coraggiose per nuovi sistemi di trasporto intelligente del futuroĄą spiega Paola Zini, direttore dellĄŻIstituto Europeo di Design a Torino.
PICCOLo SUV
ĄŞ ?Tracy ¨¨ una concept dalle dimensioni compatte (lunghezza 374 cm, larghezza 220, interasse 289 e altezza 208 cm) che si presenta come un piccolo Suv a sei posti con spiccate caratteristiche da fuoristrada, dotato di trazione integrale. LĄŻescursione delle sospensioni ¨¨ ampia e le ruote sono separate dalla carrozzeria. Su una sezione inferiore robusta e grintosa, dai passaruote pronunciati che lasciano intravedere gli ammortizzatori, si innesta una porzione superiore pi¨´ morbida e sofisticata. Le superfici, lavorate con dinamismo, sono alleggerite dallĄŻutilizzo di pareti e tetto vetrati, per ridurre la distanza con lĄŻambiente circostante e creare unĄŻatmosfera di completa immersione nellĄŻesperienza del viaggio.
ASIMMETRIA
ĄŞ ?In coerenza con il linguaggio stilistico, anche lĄŻabitacolo ¨¨ particolare con un layout che definisce due aree funzionali: la prima dedicata al driver, in posizione pi¨´ centrale rispetto al tradizionale assetto di unĄŻauto; la seconda, posteriore, riservata a cinque passeggeri, con una configurazione lounge-couch. E in coerenza con il concept, si ¨¨ optato per lĄŻasimmetria nellĄŻaccesso allĄŻabitacolo: sul lato sinistro lĄŻingresso per il solo driver; sul lato destro lĄŻaccesso per tutti i passeggeri. LĄŻattenzione allĄŻambiente si esprime nelle scelte dei colori e dei materiali, con palette ispirate a cornici cittadine o a scenari off-road anche estremi, come nella selezione di pigmenti naturali e fibre biodegradabili per i rivestimenti interni.
versatilit¨¤
ĄŞ ?Non mancano davvero le idee su Tracy: anteriormente e posteriormente, due roll-bar avvolgono e proteggono lĄŻabitacolo, elementi funzionali che diventano caratteristiche di stile grazie a materiali e colori in contrasto con la carrozzeria. Inoltre, con un sistema di ganci e corde, ideato per il frontale e il posteriore della vettura, i portapacchi permettono il trasporto di zaini e sacche, in numero e tipologia variabile a seconda delle necessit¨¤, enfatizzando la duttilit¨¤ del veicolo. A rendere facilmente gestibile la concept cĄŻ¨¨ unĄŻapplicazione mobile connessa alla vettura, con cui lĄŻutente pu¨° programmarne lĄŻutilizzo. In base a necessit¨¤ o desideri, impegni o interessi, lĄŻapp consente un uso funzionale o di evasione, immediato o a lungo termine, attraverso la selezione di destinazioni, contesti e modalit¨¤ di fruizione.
VIRTUAL REALiTY
ĄŞ ?Interessante anche il metodo di lavoro: 21 studenti hanno lavorato sinergicamente in cinque gruppi, come dei centri di competenza specifici, ciascuno concentrato sullo sviluppo di soluzioni rispetto a un ambito specifico: esterni, interni, esperienza dellĄŻutente, colour and trim, modellazione 3D con verifica immediata attraverso la realt¨¤ virtuale. Fin dalle prime fasi, i giovani designer hanno portato avanti in parallelo la progettazione in 2D e 3D, sfruttando le potenzialit¨¤ della realt¨¤ virtuale per individuare e risolvere eventuali problematiche nel minor tempo possibile, assicurando un processo pi¨´ efficace ed efficiente. Il risultato, sorprendente solo per chi non conosce lĄŻattitudine storica alla sperimentazione e allĄŻinnovazione degli studenti del Master in Transportation Design dello Ied torinese, merita un applauso.
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