Ventisette grandi aziende, tra cui anche Enel X, e sei associazioni hanno sottoscritto un documento della ong Transport & Environment in cui chiedono a istituzioni comunitarie e stati di accelerare sull'elettrico anticipando la discussione che si terr¨¤ a Bruxelles in giugno sui nuovi obiettivi del pacchetto normativo Fit for 55. Intanto le vendite di veicoli a batteria crescono
Ci sono anche Volvo ed Enel X tra i firmatari dell'appello rivolto alle istituzioni dell'Unione europea e agli stati membri per chiedere di vietare la vendita di auto con motore termico (diesel, benzina e anche le ibride) non oltre il 2035. Il documento, proposto dalla ong Transport & Environment, ¨¨ stato sottoscritto da 27 aziende (tra cui Coca-Cola European Partners, Ikea Retail, Sky, Uber, Volvo e le italiane Enel X e Novamont) e da sei associazioni di categoria. "Quest'anno i legislatori europei devono concordare una nuova e pi¨´ ambiziosa legislazione sul clima, per garantire che l'Ue faccia la sua parte nel dimezzare le emissioni globali entro questo decennio - si legge nell'appello che da oggi ¨¨ stato reso pubblico ed ¨¨ aperto alla sottoscrizione di qualunque azienda europea voglia unirsi al gruppo - Fissare un obiettivo di CO2 per i costruttori di veicoli a 0 grammi per chilometro entro il 2035 sancirebbe l'eliminazione graduale delle auto a benzina e diesel (compresi gli ibridi)", sostengono le aziende firmatarie. La Commissione proporr¨¤ nuovi obiettivi a giugno come parte del suo pacchetto legislativo Fit for 55, che ha lo scopo di mettere l'Ue sulla buona strada per ridurre le emissioni complessive di almeno il 55% entro il 2030 e raggiungere zero emissioni nette entro il 2050. Il pacchetto ¨¨ inquadrato nel cosiddetto Green deal europeo, una delle sei priorit¨¤ del programma di lavoro di Bruxelles. Tale legislazione "metterebbe in moto una trasformazione sistemica e renderebbe la Ue leader globale in un settore chiave per un futuro a zero emissioni", prosegue l'appello.
emissioni
¡ª ?Il documento redatto da Transport & Environment, e sottoscritto da aziende e associzioni, spiega che autovetture e veicoli commerciali leggeri siano responsabili non solo del 15% di tutte le emissioni di anidride carbonica in Europa, ma rappresentino anche la maggiore fonte (26%) di emissioni tossiche di ossido di azoto, che provocano malattie croniche e la morte prematura di 54 mila europei ogni anno. Per non parlare dei 200 miliardi di euro spesi ogni anno per l'importazione di petrolio. Decretare lo stop alla vendita degli altri tipi di auto, prosegue il documento, fornirebbe un chiaro segnale alle case automobilistiche, ai fornitori di infrastrutture di ricarica, al settore energetico e alle istituzioni finanziarie per fare gli investimenti necessari alla transizione sottolineano i promotori dell'appello alle istituzioni comunitarie.
la posizione di volvo
¡ª ?"Pianificando di diventare un'azienda di auto completamente elettriche entro il 2030, Volvo Cars intende segnare il passo nella transizione verso la mobilit¨¤ a zero emissioni all'interno del proprio settore. Ma per accelerare questa transizione sono necessari anche una chiara direzione e un sostegno da parte del governo - dichiara Anders K?rrberg, responsabile della sostenibilit¨¤ globale di Volvo Cars - Volvo Cars ¨¨ quindi lieta di unirsi a questo appello affinch¨¦ la Commissione europea proponga una data di fine delle nuove vendite di veicoli con motore a combustione interna nell'Ue entro il 2035. Sono inoltre cruciali ulteriori misure per aumentare la domanda dei consumatori europei per i veicoli elettrificati e il rapido sviluppo di un'infrastruttura di ricarica completa".
Le aziende aderenti
¡ª ?Le aziende che hanno aderito all'appello al 26 Aprile 2021 sono: Allego, Ample, Arrival, Chargepoint, Coca-Cola European Partners, Electreon, Enel X, EV Box, Fastned, Greenway, Iberdrola, Ikea Retail, Leaseplan, Leclanch¨¦, Li-cycle, Lime, Metro, Novamont, Novo Nordisk, SAP Labs in France, Schneider Electric, Sky, Uber, Vattenfall, Verkor, Volvo Cars, Vulcan Energy.
i numeri di mercato e lo stato dei punti di ricarica
¡ª ?Per quanto riguarda gli ultimi dati di mercato disponibili di Acea, l'associazione europea dei costruttori auto, nei primi tre mesi del 2021 le auto elettriche immatricolate hanno rappresentato il 5,7% con un crescita del 59,1% rispetto allo stesso periodo del 2020, un dato per¨° viziato dalle chiusure gi¨¤ in vigore nel marzo 2020 a causa della pandemia di coronavirus. Le sole auto a batteria vendute nei primi tre mesi del 2021 sono state 146.185 nei Paesi dell'Unione europea. La Germania ¨¨ la piazza di riferimento con 64.809 vendite. Questo numero va comunque inserito nel contesto generale delle vendite di auto nel primo trimestre 2021 che nel complesso ¨¨ stato di 2.510.626. Per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica i punti pubblici disponibili nell'Unione europea sono 259.591 dei quali 29.322 oltre il 22 kW, secondo i dati dell'Osservatorio sui combustibili alternativi. Attualmente la media europea ¨¨ di otto veicoli (compresi i plug-in) per punto di ricarica. Per quanto riguarda il circolante i dati Acea si fermano al 2019: le auto ricaricabili, quindi elettriche e ibride plug-in, rappresentavano lo 0,4% delle macchine in strada.
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