Il pieno di carburante costa sempre di pi¨´ e le ragioni sono note: i prezzi di petrolio e gas si sono impennati e sembra impossibile fermarli. Andiamo alla base di questo fenomeno e cerchiamo di capire se e quando ne usciremo
I prezzi dei carburanti stanno raggiungendo il massimo da oltre vent¡¯anni a questa parte, un trend iniziato un anno fa che non sembra voler invertire la rotta. Benzina, gasolio e Gpl seguono l¡¯andamento delle quotazioni del petrolio, in costante ascesa, ma non si salva neppure il metano. Anzi, il gas naturale ¨¨ quello che ha registrato l¡¯aumento pi¨´ marcato e repentino, arrivando a raddoppiare il prezzo in pochi mesi e rendendo il pieno pi¨´ caro rispetto al diesel. Cosa ha provocato tutto questo? ? possibile dire se e quando i prezzi si stabilizzeranno? Facciamo il punto sul presente e capiamo cosa prevedono gli esperti. Con una premessa: in ogni caso, il rischio di costi elevati e crisi energetiche non ¨¨ da escludere.
L¡¯IMPENNATA DEL PETROLIO
¡ª ?L¡¯aumento dei prezzi dei carburanti, gas inclusi, ha inizio alla fine del 2020, con la ripresa della produzione globale dopo gli stop imposti dal Coronavirus. Se durante i lockdown, con le attivit¨¤ produttive ferme, si erano accumulate grandi quantit¨¤ di petrolio, una ripartenza decisamente rapida ha bruciato gli stock e aumentato la fame di greggio. Quando la domanda cresce e l¡¯offerta non ¨¨ in grado di tenere il passo, i prezzi aumentano. Nello specifico, il Brent europeo da inizio ottobre 2020 ad oggi ¨¨ passato da 41 a 85 dollari al barile; discorso simile per il Wti americano, passato da 39 a 84 dollari negli ultimi dodici mesi. Di conseguenza, seppur con una progressione meno spedita, anche benzina, gasolio e Gpl si stanno riposizionando su livelli toccati solamente nel 2012.
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METANO A LIVELLI RECORD
¡ª ?Anche il prezzo del metano ha preso a salire dalla fine del 2020, al pari del petrolio c¡¯entra la ripresa post pandemia e in particolare quella cinese, che sta assorbendo quantit¨¤ crescenti di gas naturale. Ci sono poi fattori come le riserve europee particolarmente basse, tagli di forniture verso l¡¯Europa dalla Russia a causa di manutenzioni programmate; ritardi nelle autorizzazioni a esercire nuovi metanodotti di importazione e trasporti marittimi rallentati. Il 1 ottobre ¨¨ iniziato quello che viene definito l¡¯ ¡°anno termico¡±, che chiude con relativi bilanci il 30 settembre successivo. L¡¯attuale si ¨¨ aperto con un costo del gas di 100 euro per Megawattora (MWh) in Europa, un prezzo mai raggiunto che ¨¨ cinque colte quanto registrato ad inizio 2021.
PREZZI AI MASSIMI, DISCESA LONTANA
¡ª ?Queste le ragioni, che hanno portato i carburanti a livelli record, con prezzi medi rilevati nella prima met¨¤ di ottobre rispettivamente di 1,827 euro/litro per la benzina, 1,688 euro/litro per il diesel, 0,745 euro/litro per il Gpl e 1,631 euro al kg per il metano. Siamo vicinissimi alle vette toccate nove anni fa, cosa dobbiamo aspettarci? Una settimana fa, Goldman Sachs ha stimato che il prezzo del petrolio potrebbe raggiungere stabilmente gli 85 dollari per i prossimi anni, ipotesi nella quale potremmo dover pagare i carburanti anche qualcosa in pi¨´ di quanto fatto oggi. Ma le previsioni sono discordanti: alcuni operatori vedono il greggio oltre quota 100 dollari al barile entro fine anno, con il conseguente costo del pieno ancora crescente. Molto dipender¨¤ dall¡¯equilibrio domanda-offerta. La Cina sta acquistando grosse quantit¨¤ di gas e petrolio per risolvere la crisi energetica che l¡¯attanaglia, ma l¡¯economia del dragone sta rallentando e una riduzione della domanda potrebbe calmierare i prezzi del petrolio. Ma i tempi non sarebbero brevi: dopo i picchi, le discese sono sempre molto graduali.
FUTURO INCERTO: IL RISCHIO DI CRISI ENERGETICHE
¡ª ?Nel lungo periodo, per¨°, c¡¯¨¨ da mettere in conto gli effetti della transizione energetica, in nome della quale stanno diminuendo gli investimenti nei nuovi giacimenti. Un recente rapporto della Iea (l¡¯Agenzia internazionale dell'energia) rileva che, per essere ¡°carbon neutal¡± entro il 2050, gli Stati Uniti dovranno raggiungere il picco massimo di consumi di greggio entro il 2025. Ma in base agli investimenti attuali in energia verde la stima si sposa al 2035. Fenomeno che riguarda anche l¡¯Europa, forse troppo convinta di poter fare a meno dei combustibili fossili in breve tempo. Senza nuovi impianti di produzione di gas e petrolio, c¡¯¨¨ il rischio concreto di future crisi energetiche e picchi dei prezzi, come Gazzetta Motori aveva evidenziato un anno e mezzo fa.
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