Protagonista su ogni campo della Seconda guerra mondiale, la Willys MB, meglio nota come Jeep Willys, fu il mezzo pi¨´ prodotto durante il conflitto mondiale. Considerata come la madre di tutti i fuoristrada, diede il via all'epopea Jeep
Realizzata in pi¨´ di 640 mila unit¨¤, la Jeep Willys ¨¨ il mezzo pi¨´ prodotto della Seconda guerra mondiale. A fare la differenza, nel difficile contesto bellico di met¨¤ novecento, fu la semplicit¨¤ e la praticit¨¤ del prodotto, dall'apparenza esile, non corazzato e neanche armato. La Willys-Overland MB, passata alla storia come Jeep Willys, nacque in seguito al bando, pubblicato dall'US Army, per la creazione di un modello da fuoristrada leggero che potesse muoversi agilmente nei terreni disastrati dal conflitto. Nacque, cos¨¬, un mito senza tempo, ancora oggi considerato il padre dei fuoristrada moderni o, se si preferisce, dei Suv.
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Dal prototipo alla produzione in serie
¡ª ?Il bando per la produzione di un veicolo leggero a trazione integrale fu lanciato dal Quartermaster Corps dell'esercito statunitense, una delle divisioni interne impegnata nella gestione logistica dei mezzi militari, mosso dall'esigenza di dotare le truppe di un veicolo leggero in grado di affrontare tutte le avversit¨¤ di un conflitto. A spuntarla, inizialmente, fu l'American-Bantam, con il veicolo denominato Brc-40 (Bantam Reconnaissance Car). Il mezzo, dal peso inferiore ai 600 kg, venne commissionato inizialmente in 1.500 unit¨¤. Il progetto iniziale, sebbene rispettasse le richieste dell'esercito statunitense, fu da subito rivisto e aggiornato anche dai competitor della Bantam, Ford e Willys-Overland su tutti, migliorandone l'efficienza e la praticit¨¤. Il prototipo prodotto dalla casa di John Willys, dopo accurate valutazioni da parte dell'esercito, fu considerato il mezzo pi¨´ idoneo e completo. Nacque in questo modo la Willys MB (erede del prototipo MA) la cui produzione, in seguito allo scoppio ella guerra, fu allargato anche agli stabilimenti Ford. La casa di Detroit inizi¨° a produrre il veicolo dalla fine del 1941, modificando la sigla identificativa in Gpw.
Efficienza e affidabilit¨¤
¡ª ?L'antenata della Jeep montava il Willys Mod 442, un motore 4 cilindri con testata a "L" da 2.200 cc in grado di sviluppare una potenza di 54 Cv. La coppia massima era di 123 Nm a 2.000 giri/min. Era dotata di trazione prevalentemente posteriore con l'anteriore inseribile, abbinata ad un cambio a tre marce con riduttore. Il tutto, assemblato su un telaio a longheroni e traverse con ponti rigidi (soluzioni che verranno adottate da tutti i fuoristrada successivi). L'abitacolo non aveva spazio per fronzoli e comodit¨¤, sacrificate in virt¨´ di essenzialit¨¤ e, soprattutto, flessibilit¨¤ di utilizzo. Il veicolo, infatti, venne pi¨´ volte adattato alle esigenze del conflitto. Tra gli adattamenti pi¨´ singolari, si ricordano i fari mobili, utili per illuminare il motore in caso di guasto notturno (poi abbandonati per l'alto rischio al fuoco nemico a cui esponevano i militari), i supporti per mitragliatrici e lanciarazzi e la predisposizione per l'utilizzo su rotaie.
Da Gpw a Jeep
¡ª ?La solidit¨¤ del mezzo, dimostrata nelle estreme condizioni e ai differenti terreni in cui venne utilizzata durante la guerra, spian¨° la strada, dopo il 1945, ad un utilizzo civile. La sigla utilizzata da Ford per denominare il veicolo durante il conflitto, Gpw, si prestava a numerose abbreviazioni da parte dei soldati. Fu per semplicit¨¤ linguistica che il veicolo veniva indicato con le sole lettere GP, che nella pronuncia americana diede il via all'espressione Jeep. Il nome, che fu anche al centro di una disputa legale, venne concesso esclusivamente alla Willys-Overland, che a partire dagli anni dagli Anni 50 inizi¨° a produrre veicoli sia per l'esercito statunitense, impegnato prima nella guerra di Corea, poi in quella del Vietnam, sia per uso civile, utilizzando il nome Jeep e mantenendo la solida base ampiamente rodata nei teatri bellici degli anni precedenti. Oggi la Jeep Willys, come viene chiamata dagli appassionati, rappresenta un modello cult per collezionisti, grazie anche ad un florido mercato di pezzi di ricambio, nonch¨¦ una pietra miliare per il mondo dei fuoristrada, che deve i natali proprio al piccolo, grande 4x4 made in Usa.
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