La componente fiscale si attesta al 58% del prezzo del carburante alla pompa di benzina. Oltre all'Iva al 22%, anche le accise portano a un netto incremento del costo stabilito dal?Platts Cif Med
Da cosa ¨¨ composto il prezzo alla pompa di un litro di carburante, sia benzina, diesel o Gpl? E chi pu¨° variare, e di quanto, il costo che pagher¨¤ il consumatore? Ecco alcune risposte. Un importo netto che, oltre al costo del carburante, comprende anche il guadagno spettante ai gestori delle pompe. Un'imposta sul valore aggiunto applicata sulla base di un'aliquota del 22%. E poi, ancora, un ulteriore onere economico legato alle accise. Sono queste le tre voci di spesa che compongono il prezzo attuale dei carburanti. Nello specifico, per quanto riguarda la benzina la componente fiscale si attesta al 58%, a fronte di un restante 42% che rappresenta il prezzo industriale.
dal margine fisso al mercato internazionale
¡ª ?Un margine "fisso", ovvero un guadagno, di tre centesimi al litro. Un punto di partenza che cresce in maniera proporzionale, a fronte di spese di gestione maggiori, nel passaggio dalle pompe self a quelle servite. A fotografare questa situazione, definita da pi¨´ parti insostenibile, sono soprattutto le principali associazioni di categoria di un mercato che, sempre pi¨´ spesso, viene messo a confronto con il resto d'Europa e del mondo. Un passaggio inevitabile, visto che il prezzo della benzina (e le relative oscillazioni) viene elaborato attraverso il cosiddetto Platts Cif Med,?il mercato internazionale dei carburanti. Al netto delle tasse e delle accise nazionali, che incidono in maniera significativa sul costo finale per l'utente, ¨¨ proprio questo lo strumento principale che regola il prezzo del carburante alla pompa. Sul fronte opposto, invece, i distributori non possono non tenere conto di quel margine lordo teorico che viene calcolato come sottrazione al prezzo praticato dell'Imposta sul valore aggiunto, delle accise e delle?quotazione Cif Mediterraneo del prodotto finito. Secondo i dati forniti dalla Figisc, la Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti, nel periodo compreso fra i mesi di gennaio e di dicembre del 2022 tale importo ¨¨ stato pari a 0,055 euro/litro, ovvero 5,5 centesimi.?
guerre e terremoti, l'elenco delle accise
¡ª ?Per quanto riguarda le accise, attualmente l'onere maggiore ¨¨ rappresentato dalle 205 lire (0,106 euro) per il finanziamento della missione Onu durante la guerra del Libano del 1982. Al secondo posto, per importo, le 75 lire (0,0387 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto dell'Irpinia del 1980. A seguire, sempre per quanto riguarda gli anni Novanta, troviamo le 22 lire (0,0114 euro) per il finanziamento della missione Onu durante la guerra in Bosnia del 1995. In epoca pi¨´ recente, invece, sono stati aggiunti gli 0,02 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004, gli 0,005 euro per l'acquisto di autobus ecologici nel 2005, gli 0,0051 euro per far fronte al terremoto dell'Aquila del 2009 e i fondi (da 0,0071 a 0,0055 euro) per il finanziamento alla cultura nel 2011. Al momento permangono anche gli 0,04 euro per far fronte all'arrivo di immigrati dopo la crisi libica del 2011, gli 0,0089 euro per far fronte all'alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana nel novembre 2011, gli 0,082 euro (0,113 sul diesel) per il decreto "Salva Italia" nel dicembre 2011, gli 0,024 euro per far fronte ai terremoti dell'Emilia del 2012, gli 0,005 euro per il finanziamento del "Bonus gestori" e la riduzione delle tasse ai terremotati dell'Abruzzo e gli 0,0024 euro per il finanziamento di alcune spese del decreto Fare "Nuova Sabatini" (dal 1? marzo al 31 dicembre 2014).
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