Uno studio commissionato dai costruttori europei infiamma la polemica: i costi industriali di adeguamento delle auto alla n uova normativa sono molto superiori a quelli previsti da Bruxelles, con i consumi di carburante potrebbero salire del 3,5%
Mancano circa due anni alla prevista entrata in vigore della normativa sulle emissioni Euro 7, ma fino al 1Ąă luglio 2025 ¨¨ facile ipotizzare una discussione molto feroce sui maggiori costi di fabbricazione delle autovetture che le nuove regole paiono destinate a comportare. Costi che si preannunciano clamorosamente superiori rispetto alle previsioni fatte dallĄŻUnione europea e rischiano di portare ad una impennata ancora superiore dei listini dei listini finali per gli automobilisti. Acea, l'associazione europea dei costruttori di auto, ha commissionato a riguardo uno studio alla societ¨¤ di analisi Frontier Economics: porta a risultati sconfortanti. LĄŻindagine calcola un aumento dei costi industriali di 1.900 euro per le vetture a benzina, di 2.600 euro per quelle diesel, ed in entrambi i casi molto oltre le ottimistiche dichiarazioni della Commissione europea, che ha stimato lĄŻincremento al massimo nei 450 euro. Per quanto riguarda il trasporto pesante, camion e autobus, si passerebbe dai 2.800 euro stimati a ben 12.000 euro. "LĄŻindustria dellĄŻauto europea ¨¨ impegnata a ridurre ulteriormente le emissioni a beneficio dellĄŻambiente e della salute - commenta Sigrid de Vries, Direttore generale di Acea - ma lĄŻEuro 7 semplicemente non ¨¨ la strada giusta, avr¨¤ un impatto molto ridotto e porter¨¤ costi davvero molto elevati".
spese pazze
ĄŞ ?Lo studio commissionato a Frontier Economics ¨¨ stato realizzato interpellando da professionisti a manager delle case automobilistiche, ma anche della filiera delle aziende componentistica, oltre ad esperti indipendenti. Il risultato ribalta piuttosto nettamente le previsioni economiche che hanno accompagnato la proposta di regolamento Euro 7 presentata dalla Commissione il 10 novembre scorso. I costi industriali reali dellĄŻadeguamento allĄŻEuro 7, destinati a loro volta a ricadere sui prezzi finali in modo ragionevolmente totale, sono molto pi¨´ elevati di quanto dichiarato allora dal Commissario per il mercato interno Thierry Breton. Gli analisti di Frontier Economics entrano nel dettaglio di tutte le voci di costo, tra le quali vale certamente la pena sottolineare per¨° le pi¨´ rilevanti. La maggiore voce singola ¨¨ rappresentata dallĄŻadeguamento del sistema di catalizzazione allo scarico, che graver¨¤ per 800 euro sulle auto a benzina e circa 1.100 per quelle diesel. LĄŻistallazione di componenti destinate a ridurre le emissioni di particolato dagli impianti frenanti peser¨¤ per 300 euro sulle vetture a benzina e per 500 euro su quelle a gasolio. I costi di monitoraggio delle emissioni a bordo, che includono sostanzialmente l'installazione di sensori aggiuntivi, sono compresi tra i circa 75 euro per i veicoli a gasolio e i 200 per quelli a benzina. Infine, gli investimenti in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e l'aggiornamento degli impianti di fabbricazione esistenti rappresentano un aggravio di circa 400 per ogni auto a benzina e circa 900 euro a diesel.
consumi che salgono del 3,5%
ĄŞ ?Disarmante il risultato finale, con costi totali incrementati di 1.900 euro per le auto a benzina e che salgono del 40% per quelle a gasolio, fino a quota 2.600 euro. In questo ultimo caso caso almeno esiste una minima correlazione con le maggiori dimensioni del mezzo, che badando ai mezzi a a benzina sono giudicate invece addirittura irrilevanti, e quindi molto penalizzanti per citycar e vetture compatte. Ancora pi¨´ sorprendente per¨° la conclusione dello studio di Frontier Economics che considera come la Commissione abbia sottostimato perfino lĄŻaumento dei consumi dei veicoli adeguato allĄŻEuro 7, che potrebbero salire addirittura del 3,5%.
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