Il 46¡ã presidente alla prese con la richiesta di una data certa per la svolta verde, cancellando il piano energetico di Donald Trump, ma c'¨¨ incertezza: la crisi sta mettendo a rischio decine di migliaia lavoratori nel settore petrolifero
Ad oltre due mesi dal suo insediamento alla Casa Bianca, Joe Biden (in foto con la Corvette Stingray) non ha ancora preso nessuna decisione, lasciando esterrefatti. Inevitabile, come riferisce l'agenzia Reuters, che ricevesse una lettera formale di invito dai senatori democratici Alex Padilla e Dianne Feinstein, un vero sollecito ¡°a fissare la data oltre la quale non consentire pi¨´ la vendita di nuove vetture con motori a combustione¡±, facendo cos¨¬ seguito a quello che era parso un orientamento politico evidente durante la campagna elettorale di novembre. Ad oggi, infatti, il 46¡ã presidente degli Stati Uniti non ha ancora fatto nessuna delle scelte strategiche necessarie al rilancio dell'industria automobilistica statunitense, sospesa tra il bisogno di mantenere la produzione di modelli di successo sul mercato interno, ma con motorizzazione tradizionale, e l'esigenza di rinnovare completamente l'orizzonte tecnologico, mettendo le proprie aziende in grado di competere a livello mondiale sul fronte dell'auto elettrica.
Ritardo
¡ª ?Cos¨¬ facendo, Joe Biden non ha dettato neppure la linea che interessa da vicino anche consumatori e aziende europee, lasciate da sole oppure no nella rincorsa della mobilit¨¤ ad emissioni zero. Secondo gli esponenti del suo stesso partito, il nuovo inquilino al 1600 di Pennsylvania Avenue sta tardando inspiegabilmente anche a ripristinare l'autorit¨¤ dello Stato della California nel fissare standard vincolanti di emissioni per le vetture in vendita sul suo territorio, una prerogativa soppressa da Donald Trump e che ha invece sempre consentito al Golden State di fare da forza trainante per l'intero movimento ambientalista statunitense, tanto da veder applicate le normative californiane in altri 13 Stati e nel distretto della Columbia, ovvero sul 40% della popolazione Usa. Biden viene anche invitato a rivedere il piano energetico nazionale imposto da Trump nel marzo 2020, ovvero una crescita annuale nell'efficienza dei veicoli pari a 1.5% fino al 2026, ben lontana dal precedente piano dell'amministrazione Obama, che prevedeva una percentuale del 5%.
ZERO ULTIMATUM
¡ª ?Sulla richiesta di spiegazioni da parte del Partito Democratico, la Casa Bianca non commenta e non anticipa nessun tipo di dichiarazione. L'amministrazione Biden si ritrova per¨° platealmente in difficolt¨¤ nei confronti dell'opinione pubblica, alla quale l'attuale presidente aveva fatto da candidato promesse molto ben circostanziate, ancora oggi rintracciabili sul sito web della sua campagna elettorale. ¡°Creare un milione di nuovi posti di lavoro per mettere in condizione l'America di vincere la sfida del 21¡ã secolo in fatto di materiali, energia pulita e produzione di batterie¡±, aveva scritto in settembre, anticipando un stanziamento 450 miliardi di dollari per incentivare gli automobilisti statunitensi all'acquisto di vetture a batteria con sconti a partire da 3.000 dollari rottamandone una con motorizzazione tradizionale. Ad elezioni avvenute il cambiamento di rotta, con il recupero dell¡¯iniziativa da 3 miliardi di dollari dell'amministrazione Obama, che nel 2009 proponeva sconti governativi per l'acquisto di vetture semplicemente pi¨´ efficienti, dunque a benzina e rigorosamente ¡°Made in Usa¡±.
Un settore in ginocchio
¡ª ?Solo lo scorso gennaio Biden annunciava l'acquisto di 650.000 vetture e mezzi pi¨´ ecologici tassativamente di produzione nazionale, da destinare all'intera filiera delle istituzioni federali. Oltre l'inevitabile richiamo protezionistico, delle commesse pubbliche non si ha traccia. Contano invece le insistenti previsioni degli analisti delle maggiori banche d'investimento statunitensi, concordi nell'indicare come il settore petrolifero Usa abbia raggiunto il ritmo pi¨´ forsennato di perdita di posti di lavoro mai registrato nella storia dell¡¯industria. Dopo l'innalzamento dell'estrazione di greggio del 66% durante l'amministrazione di Obama, tra il 2011 e il 2019 gli Stati Uniti sono riusciti ad azzerare quasi del tutto la loro dipendenza energetica, fino a trasformare gli States nel primo produttore al mondo di petrolio e gas naturale. Si tratta di un fattore competitivo clamoroso rispetto all'Europa e alla Cina avviate sulla strada dell'auto elettrica. Badando a questo, il silenzio di Biden pu¨° essere comprensibile.
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